Cos’è e come si manifesta la cardiofobia
La cardiofobia rappresenta una forma particolare di fobia: la persona vive nel timore costante di morire per una malattia fulminante che riguarda in maniera specifica l’apparato cardio-circolatorio, ad esempio a seguito di un infarto.
Questa fobia persiste nonostante i numerosi e ripetuti controlli medici, i quali escludono qualsiasi tipo di patologia organica a carico del cuore.
Grazie alla Terapia Breve è possibile superare questa difficoltà in tempi brevi, a volte anche in un unico incontro, sfruttando strategie e stratagemmi che intervengono fin da subito per bloccare quei comportamenti che mantengono in vita il problema, ovvero le tentate soluzioni.
Quali sono questi comportamenti?
1. Ascolti il tuo battito cardiaco
Questa è la tentata soluzione più frequente, ovvero focalizzare in modo ossessivo la propria attenzione sull’ascolto del cuore per cercare di controlla il ritmo del battito.
E così ti preoccupi se il ritmo è troppo accelerato – tachicardia – sia se è rallentato – bradicardia – o per eventuali dolori al petto, alla zona toracica.
Ma quello che succede è che più controlli…e più perdi il controllo! Producendo di conseguenza un effettivo cambio del tuo battito cardiaco.
2. Richiedi spesso il parere dei medici
Per tenere a bada la paura di morire, spesso ti rivolgi al medico pensando (erroneamente) di avere un problema al cuore. E così fai visite specialistiche, misuri spesso la pressione, ricorri all’elettrocardiogramma.
I risultati che derivano dagli accertamenti clinici, però, non danno l’effetto desiderato e, anziché placare la tua preoccupazione, la alimentano spingendoti a fare nuovi controlli, magari da altri medici o magari ancora più approfonditi e specifici.
3. Farmaci ansiolitici
Apparentemente i farmaci potrebbero sembrare la soluzione e, forse, almeno in un primo momento potrebbero esserla. Nel senso che, nel momento in cui inizi a prendere i farmaci potresti effettivamente trovarne beneficio.
Ma i farmaci agiscono sui sintomi e, proprio per questo, a lungo andare se presi da soli e non accompagnati da un percorso di terapia, non danno i risultati che speri.
Infatti, bloccano il sintomo ma non ciò che mantiene in vita il problema, ovvero pensieri e comportamenti.
4. Evitare delle situazioni
Per non mettere a rischio la tua salute e, in particolare, per non fare cose che potrebbero affaticare il tuo cuore, hai iniziato ad evitare di fare attività fisica, sforzi, fare le scale, correre…
Oppure cerchi di affrontare queste situazioni prendendo delle precauzioni: fai le scale, ma ti riposi a metà scalinata, ti fermi mentre stai facendo un’attività quando senti che il ritmo cardiaco sta accelerando troppo.
E quindi, per il timore di sentirti male, rinunci a fare delle cose che ti piacciono.
5. Parli della tua paura
Ingenuamente pensiamo che parlare di qualcosa sia sempre utile, perché ci libera, ci fa “svuotare” di tutte quelle preoccupazioni che ci appesantiscono.
In realtà questo non è sempre vero.
Infatti, parlare continuamente con gli altri rispetto alle paure o ai dubbi che ci tormentano la mente, paradossalmente, invece che aiutarti peggiora il tuo problema.
Più ne parli e più diventa reale. Più ne parli e più ti convinci di avere un problema. Più ricevi rassicurazioni dagli altri, più confermi di aver bisogno di aiuto.
Come può aiutarti la Terapia Breve?
In Terapia Breve, proprio per la sua efficacia riconosciuta nel trattamento in particolar modo di disturbi fobici e ossessivi, mi ritrovo spesso a trattare con successo ed in tempi ridotti questa tipologia di problema.
Dopo aver indagato il funzionamento del tuo problema e individuato le tentate soluzioni fallimentari che lo mantengono in vita, inizieremo subito ad agire per spezzare il circolo vizioso.
Solitamente vengono usate particolari manovre terapeutiche che seguono la stessa logica del problema e che sono in grado di portarti al cambiamento in tempi rapidi: da un lato ad interrompendo l’ascolto costante e disfunzionale del cuore, dall’altro modificando delle modalità di vivere e percepire i segnali del tuo corpo.
Bibliografia
Nardone G. (2016). “La Terapia degli attacchi di Panico. Liberarsi per sempre dalla paura patologica”. Ponte alle Grazie, Milano
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Vuoi rimanere aggiornato su tecniche, strategie e informazioni di Terapia Breve?
Oppure cerchi uno psicologo a Roma, Monterotondo o online?
Compila il modulo qui sotto:
compila la parte “Come posso aiutarti” se vuoi un appuntamento, o lasciala vuota per iscriverti alla mia newsletter.