La fobia sociale richiede un trattamento diverso rispetto a quello delle forme di paura pura, poiché in questi casi è necessario lavorare sia sulla convinzione di essere giudicati e rifiutati dagli altri, oltre che nel superamento del timore di affrontare situazioni vissute come spaventose. Per questo può essere utile seguire la logica del creare dal nulla, una delle 9 logiche delle Terapie Brevi.
Ne avevo già parlato negli articoli “Che ansia la gente: cos’è la fobia sociale” e “Come vincere la Fobia Sociale con la Terapia Breve Strategica”, ma adesso lascia che ti presenti un caso di fobia sociale.
Risolvere la fobia sociale dalla prima seduta
Questa persona* venne da me per un’intensa fobia sociale, che la investiva fin da adolescente.
E sin dalla prima seduta crepammo in modo preciso e definitivo il muro della fobia sociale. Infatti, facendo leva sulle sue risorse, le proposi di fare immediatamente una cosa, proprio mentre eravamo in seduta: le chiesi di scendere giù di sotto al mio studio e di incontrare una persona, iniziandoci a parlare, chiedendogli informazioni, cosa che fino a quel momento aveva pensato impossibile da fare.
Da lì la fobia sociale fu praticamente demolita. Tuttavia, però, dovevamo ancora spazzare le macerie. E per macerie intendo che avrebbe dovuto iniziare a riorganizzarsi la vita, cioè allenarsi verso quelle competenze sociali, sviluppando ed aumentando quelle capacità relazionali che negli anni si erano atrofizzate o non aveva mai allenato.
È per questo che la terapia andò avanti per altre 8/9 sedute, però non per i sintomi della fobia sociale, ma piuttosto per aiutarla ad allenare le sue competenze sociali.
La ripartenza dopo il blocco della fobia sociale
Dopo che il problema è stato risolto, dopo che l’ostacolo è stato rimosso, puoi iniziare a riorganizzare la tua vita. È come se prima devi sostituire la ruota sgonfia e dopo devi aiutare a imparare a guidare.
A volte, però, devi farlo mentre il problema lo stai risolvendo, come se le due cose fossero talmente legate insieme che mentre fai una devi fare anche l’altra. Ad esempio se la fobia sociale è associata a dei sintomi depressivi, bisogna riattivarsi nella propria vita, per sentirsi meno depressi, e quindi non si può aspettare di risolvere la depressione per far sì che ci si senta meno depressi e si cominci a riattivarsi nella propria vita.
Altre volte il concetto di riorganizzarsi la vita devi farlo addirittura prima, come una volta in cui venne da me una persona con attacchi di panico, con la quale ci rendemmo conto che se non avesse cambiato certi ritmi all’interno della sua vita gli attacchi di panico non si sarebbero mai risolti, o probabilmente sarebbero diminuiti ma non sarebbero mai arrivati a una perfetta conclusione, una perfetta estinzione.
Ad ogni modo una cosa è certa: prima, dopo o durante, la ricostruzione è un passo inevitabile dopo che la fobia sociale ha bloccato la persona per tanto tempo…
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Nardone, G. (2003). Non c’è notte che non veda il giorno. Milano: Ponte alle Grazie.
*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.