Il diario dell’ansia per (non) averla sempre a portata di mano

Cos’è il diario di bordo?

Secondo la tradizione marinaresca, in tempi passati, il diario di bordo serviva per tenere traccia di tutto ciò che succedeva su una nave e serviva ai comandanti e agli ufficiali per ricostruire tutti gli avvenimenti a bordo.

 Infatti la navigazione nei secoli passati, quando ancora non era nato il GPS, si basava su rilevamenti costieri ed astronomici e quando questi riferimenti venivano meno si presentava un vero e proprio pericolo.

Seguire rigorosamente le indicazioni tratte dal diario di bordo significava, dunque, acquisire esperienza per limitare i danni derivanti da qualsiasi evento imprevisto.

Ma quindi cosa c’entra tutto questo con la Terapia Breve?

Non si può negare che la vita quotidiana sia come un viaggio, d’altronde fin dall’antichità il viaggio è stato spesso usato come una metafora della vita. Ma a volte, nel viaggio della nostra vita, si possono incontrare eventi burrascosi, come ad esempio gli attacchi di panico.

Cime tempestose: riconoscere gli attacchi di panico per vincerli

Per attacchi di panico il DSM-V intende quella sensazione di perdita di controllo o sensazione di impazzire e paura di morire, che si può tradurre a livello fisico in un battito cardiaco accelerato, sudorazione, mancanza di fiato, iperventilazione, sudori freddi, nausea, vertigini, debolezza e vampate di calore.

Mentre viaggiamo nella vita d’ogni giorno, può succedere che il cuore batta all’impazzata, il respiro divenga affannoso, che il corpo venga attraversato da una corrente elettrica ad alto voltaggio e che la mente corra veloce, sobbalzata da quelle onde impetuose, alla ricerca di una soluzione a quelle sensazioni che non si sa spiegare.

E si cerca aiuto e di protezione, si tenta di fuggire da quella situazione, che si desidera solo che cessi, ma tutto ciò impedisce qualsiasi intento di riuscire a controllare se stessi e le proprie reazioni. Poi, all’improvviso, si rivedere terra all’orizzonte, e tutto finisce, lasciando la stessa sensazione di devastazione prodotta da uno tsunami. Fino alla prossima volta.

Il problema, in questi casi, sorge quando ciò che spaventa di più comincia a non essere più la paura in se stessa, ma la reazione di perdita di controllo dell’organismo, che porta la ragione a cercare di controllare, e più cerca di controllare più ne perde il controllo, fino al tilt fisiologico dell’attacco di panico.

Cavalcare l’onda del panico: vincere gli attacchi

Diceva il filosofo Kierkegaard: “Succede a volte che la nave della nostra esistenza è in mano non al capitano, ma al cuoco di bordo e che le informazioni che ci accompagnano nel nostro viaggio sono spesso superflue, secondarie, effimere. Questo accade quando l’uomo viaggiatore non comprende dove sta andando, quando arriverà, se la nave è capace di affrontare l’oceano con sicurezza. Il primo passo per viaggiare bene è passare dall’esteriore all’interiore, dal superfluo all’essenziale. Perché la nostra nave non sia in mano al cuoco”.

Quindi ti chiedo di riprendere il controllo della tua nave per vincere la tempesta degli attacchi di panico:

Prendi un foglio, che riporta delle voci ben precise (ora, luogo, persone, situazioni…) le volte in cui sperimenta un attacco di panico, e portalo con te, questo foglio ti sarà utile proprio nel momento dell’attacco, nel quale dovrai compilarlo con esattezza, per avere un quadro chiaro delle situazioni in cui si manifestano.

L’azione dello scrivere ti libererà dal controllo disfunzionale del tuo stato psicofisiologico e permetterà ai tuoi sintomi ansiosi di rientrare in parametri accettabili. Questo avviene grazie a quei pochi minuti di concentrazione impiegati sullo svolgimento di un compito specifico.

Perché in fondo si sa, il mondo è pieno di viaggiatori, c’è chi viaggia per perdersi e chi per ritrovarsi. E tu che viaggiatore scegli di essere oggi?

Bibliografia

Bergstrom, J. et. al. (2009). An open study of the effectiveness of Internet treatment for panic disorder delivered in a psychiatric setting. Nordic Journal of Psychiatry, 63, 44-50.
Fiorenza, A. & Giovannini, C.
 (2015). Stop al panico. La terapia strategica breve per gli attacchi di panico. Ravenna: Giorgio Pozzi Editore.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

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