Ecco qui la trappola della vulnerabilità.
Che cos’è?
Adesso te lo spiego.
Di solito capita all’improvviso, senza alcun motivo, di essere assaliti da un presentimento, un presentimento davvero brutto e spiacevole.
Il cuore inizia a battere più veloce, il respiro si fa più affannato, una gocciolina di sudore scende dal viso, la testa inizia a girare e tutto intorno a te sembra ovattato e confuso.
Iniziano a farsi largo una infinità di pensieri: forse ho un tumore al cervello? No…sicuro mi sta venendo un infarto. Un aneurisma celebrale? Devo andare al pronto soccorso.
Queste paure ti stanno davvero sfuggendo di mano e ti causano non pochi problemi nella vita di tutti i giorni, sia a casa che a lavoro: limitazioni, conflitti, malesseri fisici.
Ed immagino che situazioni catastrofiche come quelle descritte poco sopra non ti siano accadute mai davvero. Ma la paura che stiano per accadere è sempre lì presente. E funziona da catalizzatore in quei momenti lì.
Ed è proprio la paura o l’ansia la sensazione maggiormente associata alle esperienze di vulnerabilità
Qual è l’oggetto di queste paure?
L’oggetto della paura può variare a seconda del periodo, della situazione e può cambiare all’infinito.
Generalmente possiamo far rientrare queste paure in 4 categorie:
1. Salute e malattia
Nonostante i numerosi consulti medici, test, analisi, screening abbiano confermato la tua perfetta salute, tu non ti fidi del tutto. Sei ancora convinto di avere una malattia non diagnostica, della quali i medici non si sono accorti e, quindi, devi continuare ad indagare per scoprila.
Quello che fai è avere un’attenzione costante ad ogni piccola variazione del tuo corpo: caldo, freddo, un movimento, un battito leggermente accelerato dopo una camminata…ogni cosa può potenzialmente generare ansia, paura e panico.
2. Pericolo
Il mondo è pieno di pericoli!
Potrebbe succedere qualunque cosa a te o ai tuoi cari.
Al di fuori delle mura domestiche senti un grande senso di insicurezza e appari sempre “in difesa” rispetto agli altri o al mondo in generale.
Hai la sensazione che da un momento all’altro possa accadere qualcosa di catastrofico: un incidente, un disastro, un terremoto.
E sei convinto che, oltre ogni ragionevole probabilità accadrà quella cosa proprio a te.
Con il risultato che sei sempre in allerta, sempre in tensione, pronto a scattare qualora ce ne fosse bisogno.
3. Povertà
Il denaro è la tua più grande fonte di preoccupazione!
Anche se le tue finanze sono stabili e buone, il cruccio di essere sull’orlo della rovina non ti abbandona. Così, continui a mettere da parte i soldi e vai in ansia se spendi qualche risparmio. Se alla tv ci sono notizie di crisi economiche, recessione o simili, tu li prendi come segnali per confermare che stai facendo bene a preoccuparti delle tue finanze. La preoccupazione non riguarda solo te, ma anche i tuoi familiari o gli amici più stretti. E può darsi che hai diverse assicurazioni contro infortuni o simili.
Tieni le spese sotto ferreo controllo nel desiderio di riuscire, prima o poi, a spendere tutto il denaro accumulato…ma questo si verifica raramente. La tua idea è “metto i soldi da parte nel caso in cui dovesse succedere qualcosa”.
4. Perdita di controllo
E se perdessi totalmente il controllo e impazzissi?
Non è raro in questi casi che tu abbia sperimentato un vero e proprio attacco di panico, che, tra l’altro, si autoalimenta con pensieri catastrofici di questo tipo.
La maggioranza delle persone che hanno questa paura, evitano un grandissimo numero di situazioni, proprio perché credono (erroneamente) che evitando le situazioni la paura cesserà di esistere.
In realtà funziona esattamente al contrario: più eviti e più confermi a te stesso che non sei in grado di affrontare la situazione e questo prepara il terreno per l’evitamento successivo.
Come fare per iniziare a superare da soli la trappola della vulnerabilità?
Ecco 3 suggerimenti:
1. Metti in ordine le situazioni e le attività di cui hai paura
Fai una vera e propria lista di tutte quelle situazioni o attività che in questo momento ti spaventano, ad esempio: prendere l’ascensore, guidare da solo, spendere denaro, viaggiare.
Metti in ordine queste paure da quella più semplice da superare a quella più difficile per te. Per ogni situazione o attività che hai scritto, adesso individua delle azioni concrete che la caratterizzano e che potrebbero aiutarti ad affrontare la paura a piccoli passi: ad esempio per la situazione “prendere l’ascensore”, puoi iniziare con “prendere l’ascensore fino al primo piano con qualcuno”, proseguire con “prendere l’ascensore fino al secondo piano da solo” e così via. L’importante è che tu riesca a trovare delle azioni concrete e ben definite.
2. Scrivi un promemoria per ciascuna paura
Nel promemoria ricorderai a te stesso in che modo puoi affrontare quella paura senza farla vincere su di te e senza farti evitare quella situazione. Ogni volta che senti che quella paura si sta attivando, utilizza il tuo promemoria per contrastare la tua tendenza a catastrofizzare ed entrare nel panico.
3. Aiutati con l’immaginazione
L’immaginazione può tornarti davvero utile per iniziare ad affrontare le tue paure. Ti chiedo però di usarla in un modo un po’ particolare: ogni giorno dai un contenitore alle tue paure.
Ogni giorno alla stessa ora e nello stesso posto prenditi uno spazio per evocare volontariamente tutte le tue paure: pensieri, immagini, sensazioni fisiche. Dovrai ogni giorno rinchiudere le tue paure peggiori all’interno di quel tempo. Ti consiglio di impostare una sveglia a 15 minuti e di interrompere immediatamente l’esercizio una volta suonata.
In conclusione…
La vera ricompensa per superare questa trappola sarà il tuo arricchimento: pensa a quante cose stai rinunciando a causa delle tue paure!
Se ti accorgi, però, di non essere in grado di superarle da solo, rivolgiti ad un professionista che anche in tempi brevi può aiutarti a superare queste difficoltà bloccando i meccanismi che le tengono in vita.
Ricordati che puoi usufruire anche della terapia online.
Bibliografia
Young J.E., Klosko J.S. (2004). Reinventa la tua vita. Scoprite come modificare voi stessi e liberarvi dalle trappole che vi impediscono di cambiare la vostra vita. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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