Tutti noi facciamo pensieri negativi di tanto in tanto, soprattutto guardando il mondo che ci circonda… Gli esseri umani tendono a pensare in negativo per istinto di autoconservazione.
La psicologia parla di bias-negativo, cioè la nostra tendenza non solo a fare più caso al negativo che al positivo, ma anche a soffermarci molto di più su eventi e situazioni negative.
Come esseri umani, tendiamo a:
– Ricordare meglio le esperienze traumatiche di quelle positive.
– Ricordare di più gli insulti rispetto alle lodi.
– Reagire con più forza agli stimoli e agli eventi negativi.
– Pensare alle cose negative più frequentemente di quelle positive.
Tuttavia per alcuni di noi questo comportamento potrebbe intensificarsi, fino a far entrare in un circolo di negatività, fino ad esprimere e formulare, in modo sistematico, profezie di tipo catastrofico. Non solo per sé ma anche per gli altri. E, a lungo termine, questo atteggiamento, reiterato nel tempo, può portare la persona a disinvestire sempre più nell’impegno, a non rischiare, percorrendo abitudini sicure e note.
Per questo oggi voglio aiutarti ad uscire dal circolo vizioso del catastrofismo attraverso le Terapie Brevi.
“Andrà tutto male…”
“Sicuramente non riuscirò a farcela”, “Questo impegno è troppo gravoso per me”, “Certamente qualcosa andrà storto”. Quando entri in modalità catastrofismo comincerai a pensare continuamente che la possibilità più casuale e remota sia in realtà una certezza, che poi innesca le tue paure e insicurezze, che poi alimenta l’intera catastrofe che ti gira in testa, che poi crea un circolo vizioso di paura e negatività, che inizia a nutrirsi di se stesso, e prima che tu te ne accorga ti ritrovi avvolto nel buio più totale della tua mente, all’erta per la prossima catastrofe in arrivo.
Non per essere catastrofici, ma dal catastrofismo a stati d’ansia o forme di depressione, come si suol dire, “è un attimo”… Per questo quando una persona convinta di poter (o di dover) controllare i propri pensieri li incontra – specialmente quando sono paurosi, brutti, poco edificanti, in altre parole “negativi” – applica la Tentata Soluzione Disfunzionale del controllo, e cerca di scacciarli ed eliminarli.
Quando entriamo nel catastrofismo dimentichiamo completamente il concetto di “possibilità contro certezza”: tutto nella vita è possibile , ma le uniche certezze sono la morte, le tasse e il cambiamento.
I suggerimenti delle Terapie Brevi per gestire il catastrofismo
- Metti ciò che ti turba per iscritto, perché altrimenti la tua ansia ed il tuo nervosismo gireranno e rigireranno nella tua testa. Se ci pensi l’energia deve andare da qualche parte, quindi o la lasci rimanere nella tua mente a girare e rigirare sempre più velocemente, rendendoti sempre più ansioso e nervoso, oppure la lasci uscire scrivendo ciò che ti rende così (e quando dico “scrivendo” intendo effettivamente scrivere, con carta e penna).
- Azione ritardata, perché potresti essere tentato ad agire in base alle tue paure o insicurezze o ad affrontare un problema per cercare di risolvere la situazione, ma dato che in quel momento, probabilmente, sei emotivamente coinvolto, sarai guidato da pura emozione ed è molto improbabile che includa qualsiasi tipo di processo decisionale logico o razionale . Le emozioni sono importanti e svolgono un ruolo importante nelle nostre vite, ma quando prendiamo decisioni basate esclusivamente sulle emozioni, non siamo in grado di pensare al quadro più ampio o alle potenziali conseguenze delle nostre scelte, quindi, le cose possono finire proprio “come avevi previsto”.
- Concentrati sulle soluzioni, perché sia che cerchi problemi o soluzioni, trovi ciò che stai cercando. In ogni situazione in cui ti trovi bloccato, sarà incredibilmente utile concentrare la tua attenzione su possibili soluzioni a un problema, perché ciò creerà un focus più positivo e ti aiuterà anche a trovare un modo per andare avanti alla ricerca di opportunità. Come si fa a farlo? Guarda cosa è sotto il tuo diretto controllo, perché molte delle cose di cui ci preoccupiamo sono completamente al di fuori del nostro controllo. Hai il controllo diretto su ciò che fai e dici, così come su ciò che scegli di fare con le tue emozioni.
- Sii consapevolmente presente, perché molte delle nostre preoccupazioni e paure sono focalizzate sul futuro o su eventi passati, ma la vita viene vissuta qui e ora, quindi rivolgere la tua attenzione al presente ti aiuta a trovare maggiore calma e pace
E non dimenticare mai la riflessione di Rudyard Kipling: “Di tutti i bugiardi del mondo, a volte, i peggiori sono le tue stesse paure”.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Nardone, G. (1993). Paura, Panico, Fobie. La terapia in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie.
Watzlawick, P., Weakland, J., Fisch, R. (1974). Change. La formazione e la soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio, 1975.