Nel mio articolo “Studio matto e disperatissimo: l’ansia degli esami”, ho ampiamente approfondito i meccanismi, che vengono messi in atto dagli studenti, che si trovano a dover fronteggiare alcuni, tra i molteplici, esami della vita. Insomma tutti quei meccanismi che nelle Terapie Brevi si chiamano tentate soluzioni disfunzionali e che, anziché ridurre, alimentano il problema.
Negli esami ad ingigantirsi non è solo la mole dello studio, che con lo scorrere del tempo, anziché ridursi sembra crescere, ma anche la nostra percezione della sfida da fronteggiare. L’ansia da esame è un tipo specifico di ansia da prestazione in cui puoi “cadere” ogni qual volta ti trovi ad affrontare una situazione nella quale ti senti giudicato e messo alla prova.
Gli esami devono essere superati: ecco come fare
In queste situazioni hai una percezione ingigantita della reale importanza di ciò che affronti e questo ti getta nel “panico”. Nel caso di un esame ti sembra che ad essere valutata non sia solo la tua preparazione, ma anche la tua intelligenza, le tue capacità in generale.
Proprio per questo, a prescindere dall’esito, favorevole o meno, gli esami vanno superati, non nel senso che si intende comunemente, ma nel senso che bisogna imparare ad affrontarli.
Per questo motivo una delle prime cose da fare è ridimensionare sia la mole di lavoro che la percezione della non fattibilità di tale esame. Ma partiamo dal concreto, per arrivare all’astratto:
- Evita di ricercare informazioni online durante la preparazione.
Il pericolo è quello di incappare nell’information anxiety e nell’information overload, cioè nella difficoltà a elaborare un numero potenzialmente infinito di informazioni su un argomento. Teste diverse danno definizioni diverse, quindi è normale che su un altro libro o in rete qualcuno citerà qualcosa che ti sembra di non conoscere, o un dettaglio che hai trascurato. Sapere tutto di un argomento non è possibile, perché quel tutto non è definibile a priori.
- Evita di metterti alla prova costantemente o l’ansia da prestazione finirà per farti cortocircuitare.
Uno studio sano deve essere concentrato sul presente anziché focalizzarsi sul futuro: il rischio, altrimenti, è quello di un controllo costante che ti fa perdere il controllo.
- Evita di dire a tutti quanto sei in ansia per questo esame.
Con la paura le cose funzionano così: più ne parli, più la tieni in testa e le dai modo di sembrare una spaventosa ombra notturna. Se ti controlli e non ne parli il pensiero ansiogeno comincia a diminuire di forza. Provare per credere.
Conclusione
“Gli esami sono terribili anche per i meglio preparati, perché il più stupido fra gli stupidi può fare domande a cui il più saggio fra gli uomini non è in grado di rispondere” dice una citazione di Charles Caleb Colton.
Forse ti sarai chiesto tante volte a cosa servono queste proforme, questa burocrazia… Potrebbero essere infinite le risposte, e tutte valide, ma ce n’è una che mi piace darmi e che mi piace regalarti: “Soltanto chi osa spingersi un po’ più in là scopre quanto può andare lontano, soltanto chi segue il proprio cammino ha delle possibilità”, conosci te stesso, sempre, anche in quello che, a volte, sembra non avere un vero senso per te.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Alessandro Bartoletti – Lo studente strategico (Ponte alle Grazie)
Rampin, M. (2013). Come imparare a studiare. Milano: Salani.