Ma in amore vince chi fugge o chi resta? Innanzitutto il concetto di vincita in amore appare alquanto paradossale. L’amore è per definizione un gioco di squadra piuttosto che di competizione.
Coltivare il rapporto di coppia, esattamente come se fosse un giardino segreto, è la strategia migliore per vivere amori longevi, ma per farlo è necessario restare in quel giardino e prendersene cura. Anche le piante sempre verdi necessitano di essere curate. Questo viene spesso confuso quando si parla di dipendenza affettiva, che per antonomasia, è un tipo di relazione disfunzionale.
Quindi il motto è un po’ “resta per chi resta”. Le relazioni sane sono equilibrate, nessuno rincorre nessuno ma entrambi scelgono con gioia di stare affianco all’altro. Sembra difficile comprendere e soprattutto realizzare un concetto del genere, per questo, proverò ad utilizzare le Terapie Brevi.
Imparare ad amare è “un gioco da ragazzi”
Voglio fare un gioco con te, un gioco che sicuramente avrai fatto da bambino: il gioco dei contrari, partiamo da qualcosa di difficile… Qual è il contrario dell’amore? L’innamoramento. Vuoi sapere perché?
L’innamoramento è una fase, di completa follia, destinata a finire. L’innamoramento ha una durata. Di solito un anno e mezzo, due e dopo l’innamoramento dovrebbe arrivare l’amore.
L’innamoramento si subisce. L’amore si sceglie. Anche ogni giorno. Amore significa scegliere di stare con una persona, nonostante tutto.
L’amore pensa al futuro. Fa progetti. L’innamoramento vive il momento senza pensare ad altro. L’amore può avere dei dubbi, ma riesce sempre a trovare il modo di superarli. L’innamoramento non prevede nemmeno domande.
Nell’innamoramento tutto ci sembra sempre bello, poi ci svegliamo e non capiamo più lo sguardo e le carezze dell’altro. Qui inizia il lavoro dell’amore. Un lavoro lungo volto a ricercare un nuovo modo di parlare, di guardarsi e di accarezzarsi, un nuovo modo, condiviso tra due persone, che in realtà sono diverse tra loro. E’ un lavoro complesso e, a volte, sembra impossibile. Ma poi arriva il giorno che dici “ne vale la pena”…questo è l’amore.
Amori consapevoli
Ma, ora che sai questo, come si esce dalla dipendenza affettiva? Bisogna attraversare il sentiero di un percorso psicologico per poter contenere ansia e disturbi ossessivi, costruendo invece autostima ed autonomia.
Lo psicologo può aiutare in queste situazioni a ritrovare una propria dimensione, a incrementare l’autostima, facendo sì che la persona diventi importante per se stessa.
Ognuno di noi costituisce l’asse centrale della propria vita e la nostra più grande responsabilità è quella di scegliere di agire, rispondere, avverare sogni e adottare strategie, ricordando che ieri non importa, importa cosa farai oggi, qui ed ora. Riparti da oggi, riparti da te.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Borchard, T.J. (2013). Are You Codependent or Compassionate?
Nardone, G. (2013). Psicotrappole. Milano: Ponte alle Grazie.
Rampin, M. (2014). Nel mezzo del casin di nostra vita? Milano: Ponte alle Grazie.
von Foerster, H. (1987). Sistemi che osservano. Roma: Astrolabio.
Watzlawick, P. (a cura di). (1988). La realtà inventata. Contributi al costruttivismo radicale. Milano: Feltrinelli.