La decisione di iniziare una convivenza è una tappa importante in una relazione di coppia. Fino a trent’anni fa alla “conoscenza” e al “fidanzamento” seguiva il matrimonio e successivamente la convivenza.
Oggi, invece, sembra che la convivenza sia una “sperimentazione” pre-matrimonio o in altri casi un’alternativa allo stesso.
Quando entrambi i partner percepiscono un clima positivo nella coppia, nasce il desiderio di condividere il quotidiano. E non solo. Si vogliono realizzare progetti insieme, mettere a disposizione dell’altro le proprie risorse e questo è reso possibile grazie alla convivenza.
Se siete indecisi rispetto a questa scelta, potete prendervi del tempo per riflettere e valutare la situazione, oppure potete chiedere un aiuto ad uno specialista in Terapie Brevi, che anche in un singolo incontro può permettervi di fare la scelta più giusta e consapevole.
Quando andare a convivere?
La prima regola di una sana convivenza è quella di saper individuare bene il tempo e le motivazioni che ti spingono a fare questa scelta. Non dovresti andare a convivere perché ti conviene, perché le spese sono dimezzate o perché il tuo partner è in un momento di difficoltà e tu vuoi stargli accanto per più tempo.
Oltre a questo, che a mio avviso è il punto principale, viene poi la parte delle scelta della casa:
Dove andrete a vivere? Il tuo partner ha una casa di proprietà? Volete un appartamento in affitto o vorreste comprare una casa?
La scelta del luogo dove vivere può essere spesso molto semplice, ma alcune volte possono esserci delle difficoltà perché le esigenze dei due partner sono contingenti e si fa fatica a trovare un punto di comunione.
Da non sottovalutare è anche l’aspetto economico, magari poco romantico, ma comunque necessario. Un ottimo compromesso sarebbe quello di dividervi le spese, per quanto possibile equamente, senza magari stare lì a calcolare i centesimi di ogni acquisto. Se con affitto o mutuo è abbastanza semplice fare a metà, può non esserlo per tutto il resto.
In questo la tecnologia gioca a tuo vantaggio! Esistono, infatti, delle app che vi dicono in tempo reale chi deve soldi a chi e quanti, in modo da tenere quasi sempre in equilibrio le spese. Basta ricordarsi di annotare tutte le spese comuni.
Come mantenere la passione in una convivenza?
Sicuramente ti sarà capitato di pensare se e come cambierà la vostra intesa sessuale nel momento della convivenza. Avrai sentito o letto da qualche parte che la convivenza “uccide il desiderio” e che spesso la stanchezza non permette di godersi la propria intimità.
Sicuramente gli impegni e le vite frenetiche di entrambi possono essere stancanti e possono creare qualche difficoltà in più, ma ricordati che avete un posto tutto vostro per la vostra intimità e sessualità e non dovete più rubare tempo e spazio a qualcuno per fare l’amore.
Che sia un semplice materasso, il tappeto oppure il divano, non importa: regalatevi dei momenti speciali per far diventare ‘casa’ ogni angolo dell’appartamento.
Una casa insieme può essere anche l’occasione per reinventare il modo di vivere la sessualità: cucinare cibi afrodisiaci, vedere film “piccanti” insieme, coccolarsi sotto le coperte.
Che fine fanno i miei spazi?
La convivenza non significa vivere in simbiosi, riducendo la propria vita alla coppia. In una convivenza sana, entrambi i partner conservano i rispettivi hobbies, che sia il calcetto, la palestra e l’uscita con gli amici o le amiche.
Ritagliarsi i propri spazi è senza dubbio sano e gratificante e vedrai che l’equilibrio della coppia non potrà che giovarne. Stare sempre insieme e fare tutto in compagnia del tuo partner è invece il modo migliore per generare squilibri che potrebbero creare dei problemi nella coppia e nella convivenza. Non avere paura e non farti venire i sensi di colpa: ogni tanto concediti una serata con gli amici senza il tuo compagno ed incoraggialo a fare altrettanto!
E quando litighiamo?
Prima della convivenza potevi spegnere il telefono, andare da un’amica o un amico per sfogarti, mangiare un’intera vaschetta di gelato sul divano e non vedere il tuo partner anche per giorni.
Adesso, siete nella stessa casa e condividete gli stessi spazi, quindi a meno che i livelli dei litigi non raggiungano il “me ne vado di casa”, dovete entrambi imparare a capire quando e come è opportuno litigare.
Quando si vive sotto lo stesso tetto i motivi di discussione possono diventare davvero infiniti, se si è troppo rigidi. Se vuoi approfondire questo argomento, puoi leggere questo articolo.
Sia tu che il tuo partner avete le vostre abitudini, i vostri rituali, che vanno rispettati, ovviamente se non vanno a compromettere il benessere dell’altro. Quindi, pazienza se l’altro non riordina le cose esattamente come tu vorresti o viceversa.
La regola è: non accanirsi su tutto, ma evitare quando possibile discussioni per delle cose facilmente risolvibili venendosi incontro. Se il vostro partner farà lo stesso con voi, l’armonia in casa è assicurata.
Se ti rendi conto di essere bloccato nella scelta di intraprendere una convivenza o meno, o se stai già convivendo ma con delle difficoltà, puoi pensare di consultare uno psicologo. Infatti, grazie alle Terapie Brevi, la maggior parte delle persone risolve questo tipo di problemi anche dopo un singolo incontro.
Bibliografia
Algeri D., Guarasci V., Lauri S. (2019). La coppia strategica. Guida pratica per un sano rapporto di coppia. EPC: Roma.
Harris R. (2011). Se la coppia è in crisi. Impara a superare frustrazioni e risentimenti per costruire una relazione consapevole. Franco Angeli: Milano.
Monguzzi F. (2006). La coppia come paziente. Franco Angeli: Milano.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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