Da qualche settimana è uscito I dieci comandamenti della coppia, per Ponte alle Grazie editore.
“L’ennesimo manuale per costruire presunti paradisi di coppia?”, potrebbe chiedersi il lettore più scettico trovandosi di fronte a questo titolo, e anche il sottoscritto qualche domanda se l’è posta; ma dato che uno dei curatori è Jeffrey Zeig, ipnoterapeuta di cui ho molta stima, sono andato avanti.
Lo scopo del libro, per esplicita ammissione, è quello di fornire delle massime per migliorare le relazioni di coppia. Così, ottanta psicoterapeuti da tutto il mondo condensano ciascuno i propri “dieci comandamenti”, delle linee guida per migliorare il rapporto di coppia. Ho pensato di commentare quelle di Giorgio Nardone, psicoterapeuta e capo scuola della psicoterapia breve strategica in Italia.
Al primo posto e come leit motiv c’è la seduzione, “la linfa vitale della coppia” che dev’essere sempre presente. Alcuni romantici sostengono che bisogna far innamorare ogni giorno il proprio partner; più concretamente potremmo dire che superata la fase di innamoramento dovremmo evitare che il nostro lago dei cigni si trasformi in uno stagnante acquitrino.
Visto che a tutti piace essere sedotti, la seconda massima è quella di sedurre per primi. “Mai aspettare che sia l’amore ad arrivare a voi”: la prova che l’altro ci desidera è anche nel fatto che risponde ai nostri messaggi.
La terza e quarta massima ci spiegano che la seduzione lavora più come un’arte, che come una scienza: non è diretta ed esplicita, ma indiretta ed evocativa. “Mai è una richiesta esplicita di amore o di sesso, ma un insieme di suggestioni in grado di evocare sensazioni nel partner”. Il suo linguaggio è l’allusione e l’immagine, più che la dichiarazione e l’informazione. Dobbiamo evocare sensazioni, non esporre un trattato sull’amore.
È noto il dilemma dei porcospini di Schopenhauer: troppo lontani o troppo vicini si soffre comunque. Allo stesso modo, nella quinta massima si spiega che la coppia deve danzare in modo tale che “la più stretta vicinanza si alterna a movimenti di allontanamento”, in modo che il fuoco si ravvivi proprio quando prende aria.
Come comunicare? Con le parole, ma soprattutto con i gesti, con la comunicazione non verbale. L’amore si esprime molto efficacemente attraverso “sguardi, sorrisi, ammiccamenti”.
Al contrario, impariamo nella settima massima, il sarcasmo e l’ironia stroncano l’amore come un infarto. Chi li usa svaluta l’altro, la coppia e se stesso, “sottolineando le proprie debolezze”.
Un tipo di comunicazione non verbale è quella ‘statica’, che riguarda elementi come l’abbigliamento e i modi di porsi. “Ricordate sempre di curare il vostro aspetto e il modo in cui vi presentate”: giocherete d’anticipo un buon ‘effetto prima impressione’ e, nella coppia consolidata, indurrete l’altro a fare lo stesso.
Anche se razionalmente sappiamo di essere tanti a questo mondo, la seduzione funziona quando fate sentire “al partner che per voi è la persona più desiderabile”. La razionalità, infatti, c’entra ben poco coi sentimenti.
E, in ultimo, un piccolo consiglio tanto pratico quanto importante: “fate in modo che ogni giorno si chiuda nel segno di un gesto intimo e affettuoso nei confronti della persona amata”.
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Riferimenti bibliografici
Zeig, J., Kulbatski, T. (2012). I dieci comandamenti della coppia. Milano: Ponte alle Grazie.
P.S.: questo giovedì c’è il nuovo appuntamento con “Aperitivo con lo Psicologo!”, dal titolo: “Prendersi cura di sé attraverso le Arti Terapie“. Per saperne di più visita la pagina Contattami.