Nella famiglia allargata la gestione dei figli che si trovano a vivere con un genitore e il suo nuovo partner e con eventuali fratelli acquisiti può non essere semplice.
Nell’articolo di oggi ti indico alcuni suggerimenti per gestire al meglio questa situazione sempre più frequente tra le famiglie italiane e non solo.
Ma prima, che cosa intendo con famiglia “allargata”?
Intendo quel nucleo familiare composto da familiari acquisiti in una seconda, terza o successiva relazione di uno dei due o di entrambi i genitori. Così, ad esempio, un papà e i suoi figli – dopo una separazione, la fine di una relazione o un divorzio – possono scegliere di vivere insieme alla nuova partner di lui e ai suoi figli, formando di fatto un nuovo nucleo familiare non legato da un legame parentale.
In questa situazione ci sono delle sfide su un duplice livello: nella coppia, che vede impegnati entrambi i partner in una nuova relazione coniugale e genitoriale; nella gestione dei figli propri e del nuovo partner, insieme alla gestione dei rapporti con gli ex coniugi.
Vediamo meglio queste sfide ed i rispettivi suggerimenti.
1. Gestire il rapporto con l’ex partner
Tra le prime sfide da superare tempestivamente e in modo efficace c’è la gestione del rapporto tra ex-coniugi.
La separazione è sempre un’esperienza che porta ad una riorganizzazione per tutti i componenti della famiglia: ma gli ex-coniugi, anche senza essere più una coppia coniugale, rimangono sempre e comunque genitori e come tali devono continuare a comportarsi anche dopo la separazione.
Continuare a condividere la genitorialità dopo una separazione riguarda anche il dover discutere e prendere decisioni sull’educazione, sugli interessi e sul futuro dei figli.
Maggiore sarà la capacità degli ex-coniugi di risolvere i loro attriti senza mettere in mezzo i figli, maggiore sarà anche la capacità di questi di accettare (o meno), in futuro, la presenza di un genitore acquisito.
2. Far accettare il nuovo partner ai figli
Il tempo ricopre un ruolo cruciale in questa sfida.
Accelerare i tempi potrebbe essere contro produttivo.
Quindi, il mio suggerimento è quello di evitare di imporre la presenza del terzo genitore ai propri figli. Meglio procedere per step con il coinvolgimento del nuovo partner in presenza di amici o in contesti di gruppo per evitare la comunicazione “a tutti i costi” fra il nuovo partner ed i propri figli.
Poi verrà il momento di organizzare qualcosa insieme, cominciando ad abituare i figli alla presenza gradualmente maggiore del partner nella propria vita.
3. Creare una linea educativa comune
Autenticità ed empatia sono capacità indispensabili per superare lo scoglio dei primi incontri da famiglia allargata. I bambini riescono benissimo a capire quando un adulto finge, quindi meglio non rischiare ed essere spontanei ed autentici per creare un rapporto di fiducia fin da subito.
È bene rassicurare i figli che il nuovo partner non andrà a sostituire il genitore, che è e rimarrà sempre come tale.
Allo stesso tempo, bisogna dare il tempo ai figli di abituarsi a riconoscere anche il terzo genitore come una figura educativa. Il ruolo del genitore in più sarà individuato a tempo debito dal bambino, quindi meglio anche evitare di imporre il riuso di termini di “nuovo papà” o “nuova mamma” finché non è il bambino a fare il primo passo.
In linea generale, sarebbe davvero ottimale e rassicurante per i figli se tutte le figure di riferimento riuscissero a seguire una linea educativa comune, così da non creare confusione nei figli rispetto a regole, divieti e organizzazione.
In conclusione, la voglia di creare un nuovo nucleo familiare allargato, come abbiamo visto, può portare con alcune difficoltà che possono essere superate.
Se, però, ti rendi conto (o vi rendete conto) di aver bisogno di un aiuto più strutturato, contatta uno Psicologo che anche in tempi brevi può aiutarti ad affrontare e superare questa difficoltà.
Ricordati che puoi usufruire anche della terapia online, che ha la stessa efficacia della terapia in studio.
Bibliografia
Anna Oliviero Ferraris, Il terzo genitore. Vivere con i figli dell’altro, Raffaello Cortina Editore, 2016
Lawrence Ganong, Coleman, M. and Jamison, T., Patterns of Stepchild–Stepparent Relationship Development. Journal of Marriage and Family, Journal of Marriage and Family, 2011
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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