Gli ingredienti per (mal) comunicare nella coppia

Una delle cose che distingue le coppie con un futuro da quelle che sono destinate a separarsi è la qualità della comunicazione quotidiana all’interno della coppia.

Zygmunt Bauman affermava “il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”.

I problemi per la coppia incominciano quando le strategie che ti descriverò fra poco, vengono impiegate frequentemente e diventano un’abitudine.

Ecco tutte le strategie per fallire una comunicazione con il tuo partner

1. Puntualizzare

Sulle condizioni, sulle situazioni, sulle parole, sulle emozioni. A prima vista potrebbe sembrare una strategia funzionale quella di puntualizzare, perché permette (apparentemente) di evitare equivoci. Ma, in realtà, se usata spesso può diventare un’arma pericolosa. Provate a mettervi nei panni del partner quando puntualizzate: può essere molto fastidioso sentirsi continuamente spiegare le cose, come sono o come dovrebbero essere.

2. Recriminare

Significa sottoporre l’altro ad un continuo processo in cui vengono puntualizzate tutte le sue colpe. Come se fosse costantemente al banco degli imputati. È comprensibile che se qualcuno si sente costantemente messo alle strette, prima o poi avrà delle reazioni negative: l’accusa fa emergere le emozioni di rabbia e di colpa e può portare l’altro ad aver voglia di aggredire o scappare.

Le accuse sono facilmente riconoscibili: sono sempre alla seconda persona singolare “TU” e contengono parole come “sempre” e “mai”.

Quindi, è importante ricordare che quando stai per recriminare qualcosa al tuo partner, quasi sicuramente otterrai l’effetto opposto a quello che desideri.

3.  Rinfacciare

Quasi tutti nella vita hanno provato la sensazione di essere i destinatari del rinfaccio. Quello che succede quando ci viene rinfacciato qualcosa è percepire una grande rabbia nei confronti di chi vuole sottolineare un nostro errore facendo la vittima della situazione. Immagina quanto questo può essere deleterio per la coppia, perché si viene a creare quella dinamica disfunzionale che prevede un copione ben preciso: l’aguzzino e la sua vittima. Se mi metto nel ruolo di vittima, l’altro occuperà necessariamente il ruolo dell’aguzzino. Con il risultato che si genera un grande conflitto e la situazione anziché migliorare, peggiora.

4. Predicare

Questa strategia disfunzionale consiste nel proporre ciò che è giusto o sbagliato a livello morale e, sulla base di questo giudizio, esaminare e criticare il comportamento dell’altro. Ma si sa…l’effetto sermone non fa altro che aumentare la voglia di trasgredire alle regole. Quindi, il fallimento di questa strategia è assicurato.

5. Biasimare

Una sequenza che comprende una prima parte di complimenti seguita da un’affermazione che sottointende che l’altro avrebbe comunque potuto far di meglio o che ciò che ha stato fatto non è abbastanza. L’effetto negativo deriva principalmente dal contrasto fra le due parti del dialogo.

“Bella la maglia che mi hai regalato ma tesoro, come hai fatto a dimenticare che io odio il rosso!?”.

6. Atti comunicativi (che sicuramente avrai detto o sentito)

Te l’avevo detto” o “io lo sapevo”: il messaggio che arriva all’altro è di aver commesso un errore poiché non si è ascoltato o non si è dato il giusto peso a chi parla. Si tratta di buon modo per aumentare il senso di frustrazione del partner e per diventare oggetto della sua rabbia.

Lo faccio per te”: è come se chi parla si stia sacrificando per l’altro in modo unidirezionale, facendo sentire l’altro in debito e inferiore poiché bisognoso dell’altrui gesto di “generosità”, solitamente senza averlo richiesto.

Lascia… faccio io”: il messaggio che passa è che chi parla ritiene di fare meglio dell’altro ciò che l’altro sta facendo. Chi subisce tale “gentilezza” si sente generalmente squalificato nelle proprie capacità.

I sofisti, grandi maestri nell’arte della comunicazione, sostenevano che la realtà altro non è che il linguaggio usato per comunicarla agli altri e a noi stessi.

Parafrasando Wittgenstein: “le parole sono come pallottole”, dobbiamo quindi imparare a usarle accuratamente, per non creare danno a noi stessi e agli altri.

Seguendo gli input di questo articolo, ti invito a fare un esperimento nelle prossime due settimane: cerca di notare tutte le volte che ricorri ad una o più di queste strategie fallimentari quando parli con il tuo partner. Nota se ci sono delle ricorrenze, quali strategie utilizzi di più e nota anche che effetto hanno sul partner. Se vuoi migliorare le tue capacità comunicative, inizia a riconoscere come comunichi con questo esercizio e poi, se ti va, dimmi cosa hai scoperto.

Se poi vuoi approfondire ulteriormente l’argomento, un libro molto agile e semplice, che ti spiega una serie di principi comunicativi di coppia basilari, è Correggimi se sbaglio: puoi leggerlo e farlo leggere al tuo partner, oppure sfogliarlo insieme la sera. È davvero base e aiuta a comprendere errori e soluzioni di una comunicazione di coppia efficace.

Se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto in più, puoi rivolgerti ad uno Psicologo. Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.

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Bibliografia

Nardone, G. (2005). Correggimi se sbaglio. Milano: Ponte alle Grazie.
Zeig, J., Kulbatski, T. (2012). I dieci comandamenti della coppia. Milano: Ponte alle Grazie.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

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