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Home - Blog - Il Ghosting nell’era liquida: il punto di vista delle Terapie Brevi

Il Ghosting nell’era liquida: il punto di vista delle Terapie Brevi

  • Aprile 30, 2025
  • flaviocannistra

Nel silenzio improvviso di una chat che smette di rispondere, nel vuoto gelido di un “visualizzato” senza seguito, c’è un piccolo lutto che si consuma. Lo chiamano ghosting, ed è più di un addio non detto: è una sparizione che non concede spiegazioni, né pace.

Come una porta che si chiude senza far rumore, il ghosting lascia chi resta con mille domande e nessuna risposta. Ma cosa accade dentro chi sparisce? E soprattutto: come può chi resta ricominciare a respirare?

Quando subisci ghosting, ti senti come se ti avessero spento la luce all’improvviso in una stanza in cui ti sentivi al sicuro. Una persona con cui avevi costruito un legame – anche se solo agli inizi – smette di rispondere, scompare, senza spiegazioni. E tu rimani lì, nel silenzio, a cercare di capire cosa sia successo.

Ti fai mille domande: Ho sbagliato qualcosa? È successo qualcosa a lui/lei? Perché non mi parla più?
Ma le risposte non arrivano. E quel vuoto ti logora più di una risposta negativa o di una lite.

Anche se lo pensi, sappi che non sei tu il problema, ma l’incapacità dell’altro di gestire il confronto.

Le Terapie Brevi non sono solo una modalità terapeutica: sono una filosofia di intervento che accoglie il dolore senza indugiare nel passato. Non cercano colpevoli, ma soluzioni. Non scavano nel “perché” all’infinito, ma si chiedono “come andare avanti da qui”.

Il dolore del ghosting: una ferita senza chiusura

Il ghosting è una ferita relazionale. È l’assenza di un congedo, il ritiro improvviso di qualcuno che sembrava presente. Le Terapie Brevi lo considerano un evento emotivo critico, non un’etichetta da subire.

Ti senti rifiutato, ma senza avere le parole o i motivi su cui appoggiarti per metabolizzare. È come essere lasciato a metà frase, senza il diritto di sapere perché la conversazione è finita.
Puoi provare confusione, rabbia, tristezza, umiliazione, o tutte queste emozioni insieme. E spesso ti colpevolizzi, come se fosse colpa tua il fatto che l’altro abbia deciso di sparire.

E forse il peggio è che non puoi chiudere davvero. Ti rimane un senso di sospensione, come se stessi aspettando ancora qualcosa che, in realtà, non tornerà.

Chi è stato “ghostato” si trova spesso in uno stato di ruminazione mentale, chiedendosi cosa abbia fatto di sbagliato, cercando segnali che non esistono.
Ma la verità è questa: il ghosting parla più di chi se ne va che di chi resta.

Come superare il ghosting: i consigli delle Terapie Brevi

Il primo passo è aiutare la persona a ridefinire ciò che è accaduto. Invece di focalizzarsi sulla domanda irrisolvibile “Perché mi ha fatto questo?”, il terapeuta guida il paziente a spostare l’attenzione su ciò che può controllare: le proprie reazioni, emozioni e comportamenti.

Molti pazienti rispondono al ghosting con:

  • tentativi insistenti di contatto (messaggi, chiamate, stalking sui social);
  • ruminazione mentale o auto-colpevolizzazione;
  • ritiro sociale o blocco emotivo.

Le Terapie Brevi cercano di interrompere questi cicli disfunzionali, usando tecniche paradossali, prescrizioni di comportamento, o compiti terapeutici.

Inoltre esse favoriscono la costruzione di una nuova narrazione, facilitando un cambio di prospettiva e lavora sul potenziamento delle risorse personali del paziente, aiutandolo a riappropriarsi del proprio valore indipendentemente dal comportamento dell’altro.

In stile solution-focused, si guida il paziente a chiedersi:

  • “Come sarebbe la mia vita se questo problema fosse già risolto?”
  • “Quali piccoli segnali mi indicherebbero che sto andando nella direzione giusta?”

Anziché analizzare a lungo la sofferenza, si lavora per costruire piccoli cambiamenti concreti e rapidi.

Le Terapie Brevi non negano il dolore, ma lo attraversano con te. Ti aiutano a vedere che ciò che ti è successo non è ciò che sei.
Essere lasciati senza parole non significa valere meno. Significa solo che, per quella persona, le parole erano troppo.

E tu, invece, sei ancora qui, pieno di voce, pronto a riscrivere la tua storia.

Dr Flavio Cannistrà

Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy

co-Direttore dell’Istituto ICNOS

Terapia Breve

Terapia a Seduta Singola

Ipnosi

Bibliografia

Nardone G., Cagnoni F. (2002). Perversioni in rete, Psicopatologie da Internet e loro trattamento, Ponte alle Grazie.

Portelli C. &  Papantuono M., (2017). Le nuove dipendenze. Riconoscerle, capirle, superarle. San Paolo Edizioni.

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