Manuale per la coppia felice

Quando giravo in libreria mi capitava di soffermarmi con un sorriso ironico (e, lo ammetto, un po’ sprezzante) su certi titoli dedicati al benessere di coppia.
“Possibile che ci sia bisogno di un manuale per stare bene con l’altro?” mi dicevo. “Tanto vale che lo Stato spedisca a tutte le neo-coppie un libretto di istruzioni per l’uso”.

Col passare degli anni i miei studi, e soprattutto la mia attività, mi ha fatto capire che almeno qualche buon motivo c’è.

Chiariamo una cosa: tuttora ho quel sorriso ironico e un po’ sprezzante di fronte a certi titoli, spesso quelli più venduti. Questo però già ci fa capire una cosa: molte persone sentono un forte bisogno di capire l’altro, la coppia e se stesse.

Dicevo prima che i miei studi mi hanno aiutato molto a chiarire certi “perché”.
Vi capita mai di rievocare qualcosa – delle sensazioni provate, un treno di pensieri concatenati, una serie di ricordi vividi – a partire dal ricordo di una pagina che stavate leggendo? A me di continuo.

Ecco, mi ricordo che leggevo questo libro di Silvia Mazzoni (che anni dopo sarebbe stata la mia relatrice di laurea): credo fosse Nuove costellazioni familiari, o comunque qualcosa che parlava del ciclo di vita della famiglia, e a un certo punto vengo colpito da una pagina che riporta un’affermazione talmente semplice ed evidente da risultare sconcertante (questa cosa ti capita molte volte, mentre sei uno studente di Psicologia): la coppia è l’unione di due mondi diversi.

Per molti psicologi la "fase di innamoramento" dura mediamente uno-due anni.
Per molti psicologi la “fase di innamoramento” dura mediamente uno-due anni.

Ok, non so se la Prof. Mazzoni abbia scritto proprio così, ma il succo era quello. Quel paragrafo si soffermava sul fatto che due partner sono due mondi, due pianeti. Facciamola più facile: sono due Nazioni diverse, con le loro culture e tradizioni, lingue e costumi, che a un certo punto decidono di unirsi insieme, per fondare un’unica potente Mega-Nazione.

Sì, ok, fa un po’ ridere vero? Però è quello che si sente all’inizio, no? Quell’estasi appassionante, quel motore bruciante di benzina incendiata che sembra poter far decollare la coppia come uno Shuttle iper-sonico.

In pratica le due Nazioni s’incontrano ed è subito festa: i cittadini scendono in strada e ballano e bevono e si divertono e fanno festa tutto il giorno e la notte, e poi ancora il giorno dopo, per tutta la settimana, tutte le settimane del mese, per i successivi dieci, dodici, venti o persino trenta mesi (ok, sembra che stia enfatizzando, ma effettivamente molti psicologi che studiano la coppia sostengono che il cosiddetto “periodo di innamoramento” duri circa uno-due anni).

Ora, che succede? Succede che le feste sono belle e questo speciale Carnevale di Rio è fantastico; ma a un certo punto bisognerà tornare in casa e si avrà un bel problema da risolvere: occorrerà conciliare assieme le culture, tradizioni, lingue, costumi e quant’altro che ogni Nazione porta con sé.
Eh sì, perché non è che quell’immenso baccanale di un anno o due (mese più, mese meno) le ha lavate via come un getto d’idrante lava le strade il primo gennaio.

Ed eccoci arrivati al perché i libri sulla coppia vanno tantissimo.
Insomma, siamo in Italia, siamo da sempre la culla di molti popoli, se non lo sappiamo noi quanto sia complesso l’incontro tra culture, chi altri? E non è che possiamo fare come gli antichi Romani, che quando conquistavano un nuovo territorio lasciavano continuare a praticare usi e costumi del luogo. Questo funziona in ottica espansionistica, ma non è esattamente esportabile nella vita di coppia. Nella vita di coppia ci sono questi due mondi, queste due Nazioni, che per fortuna sono molto più flessibili e tolleranti di quelle politiche, quindi capaci di far mescolare tra loro i propri abitanti e di cedere da una parte per guadagnare dall’altra, ma che non possono – e non dovrebbero – snaturare totalmente la propria cultura.

Detto in termini pratici, l’uomo e la donna (o l’uomo e l’uomo, o la donna e la donna) che si incontrano e creano una coppia, hanno ciascuno il proprio bagaglio di vita da mettere in comune, un po’ come se apparecchiassero insieme un’unica tavola, ciascuno portando le proprie stoviglie.
Si accorgeranno che alcune cose, alcuni comportamenti e atteggiamenti, vanno modificati, e saranno disposti a farlo, mentre per altri… no, o magari ci sarà più resistenza, o bisogno di confronto, o.

Ecco il punto: tutto questo non te lo insegna nessuno.

Sebbene per molti sia una "triste realtà", la TV è un'insegnante non legittimata
Sebbene per molti sia una “triste realtà”, la TV è un’insegnante non legittimata

Un po’ lo impari da mamma e papà, un po’ dai romanzi e dalla TV (non fate quella faccia, è strano ma è così), un po’ dagli amici e un po’, soprattutto, dall’esperienza.
Ma le istruzioni?

Sì perché tutti questi mezzi (mamma, papà, romanzi, TV ecc.) spesso non ne danno, spesso danno al massimo approssimative linee guida (ma non è colpa loro eh, è che semplicemente si limitano a trasmetterti – più o meno indirettamente – la propria esperienza) e allora vivere la coppia è come montare un armadio Ikea senza avere il libretto illustrato. “Queste sono le ante, questi i ripiani, adesso prendi la tua brucola e datti da fare” sembra dire la vita. E a volte ritrovarsi insieme a montare Dombås è divertente, ma a volte è spunto per memorabili litigate da stadio (“Te l’avevo detto che quel pezzo non andava là! Adesso ci tocca rismontare tutto per recuperare la vite e agganciare quest’altre due parti insieme! DIO se solo mi dessi un po’ d’ascolto…”).

Ed ecco perché i manuali sulla coppia possono essere utili.
Hanno le informazioni all’uso, sono il libretto illustrato che rende tutto più semplice, quel foglietto illustrativo con avvertenze, dosi ed effetti collaterali che è bene conoscere.
Fino a un certo punto, ovvio.

Uno dei compiti della coppia è sicuramente quello di creare un nuovo linguaggio comune
Uno dei compiti della coppia è sicuramente quello di creare un nuovo linguaggio comune

Da un lato, infatti, c’è libretto e libretto. Non a caso ho citato Ikea, che ha risparmiato un sacco di soldi (lei) e un sacco di fatica (noi) creando manuali d’istruzioni illustrati, senza una sola parola, cross-cultural direbbero i tecnici (significa che qualunque cittadino del mondo può capirli, dato che ti spiegano come montare i mobili usando le immagini anziché le parole), e comunque anche i mobili Ikea ogni tanto danno qualche grattacapo. Allo stesso modo, non tutti quei manualetti sono utili; anzi, direi che molti sono solo la triste evidenza che un altro albero è stato scorticato per niente.

Dall’altro lato, inoltre, io non amo la “psicologizzazione” di ogni singola cosa. Ripeto: i manualetti sono utili, effettivamente ti aiutano a capire meglio certe cose di te e dell’altro, e a evitare certi sbagli. Dicevamo sopra che “nessuno nasce imparato”, quindi una guida ogni tanto ti serve – un po’ lo stesso motivo per cui, prima di mettere chiunque a guidare per strada, gli si chiede di leggere un libro apposito e fare un po’ di pratica. Però non dev’essere nemmeno l’eccesso opposto: manualizzare tutto e far pensare che per ogni problema ci sia bisogno di conoscere a memoria le istruzioni all’uso.

Io la vedo un po’ più simile alla cura delle piante: do un po’ d’acqua, cambio la terra, aggiungo il fertilizzante, metto qualche sostegno e gli dedico il mio amore e le mie attenzioni; se a questo punto la mia pianta continua ad appassire, allora mi rivolgerò a un esperto.

Aggiornamento del 3 marzo 2015
Qualcuno mi ha chiesto se, arrivati a questo punto, c’è qualche libro sulla coppia che consiglierei. Due in particolare me ne vengono in mente.
Il primo è  Correggimi se sbaglio, di Giorgio Nardone: un ottimo libro di poche pagine per imparare alcuni degli errori di comunicazione più comuni nelle coppie.
L’altro è I dieci comandamenti della coppia, a cura di Jeffrey Zeig, in cui diversi importanti psicoterapeuti danno la loro opinione su quali siano gli aspetti fondamentali da curare in una coppia.

Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Terapia Breve Strategica
e Ipnositerapia

 

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