C’è chi non riesce a dirlo e chi non vuole, chi si reprime e chi vive la propria sessualità di nascosto.
Non sono pochi gli uomini che non riescono a confessare alla propria partner (moglie o convivente che sia) di essere gay.
Ci sono uomini che si sposano per nascondere l’orientamento sessuale o perché sono obbligati dai genitori o cedono a dei retaggi culturali o della società.
Alcuni sono convinti che con il matrimonio i propri desideri sessuali si allontaneranno, spariranno pensieri e fantasie lasciando spazio ad una vita da etero.
Altri, fiduciosi, di sposano convinti di essere eterosessuali e scoprono la loro attrazione per gli uomini solo in età adulta, o perfino nella vecchiaia.
In alcuni momenti le mogli o le partner possono iniziare a sospettare che i mariti non siano eterosessuali.
Qualunque sia il tuo caso, se nella tua relazione ti senti un bugiardo, ti senti in colpa, tua moglie è infelice e lo sei anche tu, è consigliabile fare coming out.
In ogni caso reprimere il proprio orientamento sessuale non può portare a nulla di buono, soprattutto per chi decide di vivere la propria omosessualità di nascosto mentre alla luce del sole si comporta come se avesse con una maschera fingendosi qualcun altro.
È proprio in questi casi che risulta utile chiedere il parere di un esperto. Uno Psicologo che si occupa di Terapia Breve, infatti, può aiutarti a trovare in tempi ridotti le strategie migliori per toglierti la maschera e riprendere in mano la tua vita, affrontando anche le conseguenze che questo cambiamento comporta.
Scoprire che il proprio marito è omosessuale
Scoprire che il proprio marito è omosessuale può essere destabilizzante sia per la moglie, che per la famiglia in generale, anche ovviamente per i figli.
Rivelare questa una notizia, può far perdere alla moglie fiducia e certezza nella persona che ha avuto accanto per tutto questo tempo.
Può iniziare a porsi numerose domande: “E’ stata colpa mia?”, “Forse non sono più attraente e questo lo ho portato a diventare gay”, “Come ho fatto a non accorgermi che mio marito è omosessuale?”.
Molte donne di fronte a questa rivelazione così importante, vanno in crisi e mettono in crisi anche la propria femminilità.
Perché se da una parte scoprire che il proprio marito ha un’amante donna è fonte di grande sofferenza, venire a sapere di essere state tradite con un uomo è qualcosa che scardina ogni certezza.
Come confessare di essere omosessuali?
Trovare la forza per rivelare il proprio orientamento sessuale regala sicuramente un grande senso di libertà, ma non bisogna dimenticare la persona con la quale si è condiviso quasi tutto e che vede stravolta la propria vita.
È proprio in questi casi chiedere aiuto ad un esperto può rivelarsi utile per trovare le modalità adeguate di affrontare le dinamiche familiari, in particolare quando ci sono dei figli.
In generale, se hai preso la decisione di fare coming out, evita di rivelare il tuo segreto in mezzo ad una lite o per vendetta perché ti ha in qualche modo ferito. Scegli un giorno normale e un luogo privato dove poter parlare in modo tranquillo senza interferenze.
Puoi scegliere di rivelare il tuo orientamento “a piccole dosi” e non per forza tutto in un’unica volta.
Che intendo?
Per prima cosa puoi dire a tua moglie che stai attraversando un momento di crisi, soprattutto a livello emotivo, e qualche tempo dopo confessarle che hai dubbi sulla tua identità. In un’altra conversazione, avendo già creato una comunicazione al riguardo, fai ufficialmente coming out.
Sarà importante, in quel frangente, condividere con lei la difficoltà che hai avuto durante tutto questo tempo a mettere in discussione e a comprendere il tuo orientamento sessuale, rassicurandola sul fatto che il vostro matrimonio non è stato un errore, una fuga e che non è colpa sua.
Offrile la tua disponibilità nel rispondere alle sue domande, ai suoi dubbi e perplessità e, se necessario, aiutala a comprendere quali sono i tuoi bisogni, le tue esigenze e ascolta quali sono, invece, i suoi.
Non aspettarti che accetti tutto e subito, ma dalle del tempo.
Una terapia di coppia o individuale può essere davvero di sostegno in questo momento delicato.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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