La terapia di coppia (e i 3 finali negativi di una coppia in crisi)

La Terapia Di Coppia (E I 3 Finali Negativi Di Una Coppia In Crisi) Come può uno psicologo aiutare una coppia a ritrovare l’unione?

Probabilmente lo sai già: il rapporto col tuo partner non è sempre facile ma, soprattutto, non è scontato.

Le pubblicità in TV mostrano coppie sorridenti, complici, piene di passione: in una parola, felici.

La vita reale è un po’ diversa: ci sono fraintendimenti, conflitti, a volte tradimenti, fino a guerre emotive tra due persone che, un giorno, si erano incontrate, innamorate e scelte.

Come è possibile?
I momenti di debolezza capitano e la pubblicità dipinge immagini che forse, almeno una volta, tutti vorremmo aver vissuto.

Ma cosa succede dopo?
E come può aiutarci uno psicologo di coppia
, magari con la Terapia Breve di coppia?

Che fine ha fatto la scritta “The End”?

 

psicologo coppia monterotondo
Ti interessa il libro? Clicca sull’immagine.

Ti faccio notare una cosa: da un certo periodo in poi, la scritta “The end” alla fine dei film smise di comparire. Quasi di punto in bianco i film non “finivano” più. Perché? Perché ci fu una riflessione: il film finisce, ma i personaggi continuano la loro “vita”. Quelle due ore raccontate sullo schermo sono solo un frammento della loro vita, della storia raccontata.

 

Questo è quello che capita nella vita di coppia. È come se fosse un’insieme di frammenti: alcuni sono belli, altri brutti; alcuni meravigliosi, altri terribili. Questo avviene nella vita di tutti e spesso dipende da problemi di comunicazione (come descrive Nardone nel libro Correggimi se sbaglio).

Ma cosa succede se i frammenti brutti superano in numero quelli belli? O se li superano in intensità?
Cosa succede, cioè, se la coppia scoppia? Se lui e lei non vivono più bene la loro vita insieme?
Solitamente ci sono 3 finali negativi dei conflitti di coppia.


Primo Finale: la coppia che riesce a risolvere i propri conflitti

Tutte le coppie hanno una serie di momenti “no”.

È normale: due persone portano con sé due mondi e non sempre sono coincidenti. Così può capitare che, a un certo punto, ci sia una collisione, che i due mondi si scontrino su qualcosa, che facciano attrito, e da lì… scintille!
Eppure il danno si supera: nonostante lo scontro si riesce ad andare avanti. Anzi, spesso addirittura si cresce.

Perché?

Perché tutti noi abbiamo vissuto problemi e difficoltà, con altre persone e con noi stessi, che siamo riusciti a superare. Questo vuol dire che abbiamo delle risorse, delle capacità, dei nostri modi e stili di affrontare le difficoltà, e che possiamo usarle anche per risolvere i problemi di coppia. Quando ci riusciamo, otteniamo la più grande delle soddisfazioni: essere riusciti, insieme, a superare la tempesta, portandoci da essa qualcosa in più.


Secondo Finale: la coppia che si lascia

A volte, però, le proprie risorse non bastano. Non perché ne abbiamo poche (questo è raro), ma piuttosto perché sediamo all’interno del conflitto.
Siamo nell’occhio del ciclone, al centro della tempesta, e stiamo cercando di capire dove sia l’uscita. Purtroppo però le nubi sono talmente scure che ci impediscono di scorgere alcun che.

E così continuiamo con gli stessi sbagli, gli stessi errori, le stesse stancanti dinamiche che non fanno che mantenere il problema, gonfiarlo, fino a far scoppiare tutto quanto. A quel punto, spesso per sfinimento, l’unica soluzione possibile ci sembra la fine: fa male, fa soffrire, ma lì per lì un taglio netto ci appare migliore di una sofferenza continua.


Terzo finale: la coppia che continua a soffrire

 

Molte coppie non riescono a lasciarsi.

 

Nessuno vi può dire veramente perché: forse vedono un barlume di quella fiamma che li ha uniti insieme, e che da qualche parte, in qualche gesto, ancora traspare; forse hanno paura (entrambi o solo uno di loro) che non troveranno un’altra persona con cui stare; o forse pensano che quella è la condizione che si meritano, che tanto meglio di così non possono stare.

Fatto sta che rimangono insieme, incapaci di lasciarsi, ma anche di risolvere il proprio conflitto. E così la sofferenza diviene quasi una condanna quotidiana…


La consulenza psicologica di coppia

 

Presentarsi insieme dallo psicologo di coppia è sicuramente un buon passo, ma una terapia di coppia può inizialmente cominciare anche solo con uno dei due partner
L’obiettivo di una buona terapia di coppia è trovare innanzitutto una strada comune da percorrere

Io tifo per le coppie unite e questo è il mio obiettivo quando faccio consulenza alla coppia. Jeffrey Zeig ha riunito una gran numero di psicoterapeuti invitandoli a delineare 10 principi cardine per una coppia felice: il risultato è stato il libro I 10 comandamenti della coppia, dove si possono scorrere le 10 risposte date da ogni terapeuta.

 

In certi casi, va detto, viene da me una persona che vuole trovare la forza di uscire da una situazione divenuta ormai insostenibile.

Ma quando la coppia viene insieme, il mio primo obiettivo è quello di usare le risorse della coppia (quella fiamma che li ha fatti stare insieme e quel bagaglio di capacità e conoscenze che gli ha permesso di arrivare fin lì) per risolvere i loro conflitti.

 

Lo psicologo di coppia serve proprio a questo: sta fuori dalla tempesta, quindi può osservare risorse e limiti dei due, per aiutarli a uscirne velocemente.

 

Non è difficile. Se hai letto il mio recente articolo sui due tipi di cambiamento (se non l’hai fatto clicca qui) avrai capito che spesso nella coppia quello che avviene è il rimanere incastrati in delle modalità di comunicazione e reazione disfunzionali, ridondanti, che non permettono di creare una reale soluzione ai propri problemi – anzi, spesso ne creano di nuovi.

Utilizzando tecniche di Terapia Breve appositamente pensate per le diverse crisi di coppia in poche sedute si riesce a sciogliere la massa calcarea che impedisce il fluire dell’armonia e del rispetto reciproco, e che porta a ingorghi e imbrogli che sfociano, presto o tardi, nel conflitto successivo.

Le tecniche sono semplici e da usare in casa, alcune addirittura descritte in Correggimi se sbaglio, per ristabilire in poco tempo un nuovo equilibrio e una nuova affinità di coppia: e stavolta potremo chiudere questo frammento con un “Happy End!“.

Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola

e Ipnosi

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Per approfondimenti:
Nardone, G. (2005). Correggimi se sbaglio. Milano: Ponte alle Grazie.
Zeig, J., Kulbatski, T. (2012). I dieci comandamenti della coppia. Milano: Ponte alle Grazie.

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