Ecco, chiudi gli occhi e prova ad immaginarti questo scenario.
Immagina di desiderare un figlio, di immaginare già la morbidezza delle sue manine, di fantasticare sui suoi lineamenti, di rimanere incantata davanti alle vetrine piene di tutine e piccole scarpine colorate. Immagina di vedere le pance delle tue migliori amiche, i loro occhi lucenti, il loro volto brillante, quella luce che solo le mamme hanno…
E adesso immagina questo: tentativi, pianti, lotte, test di gravidanza nell’immondizia, disperazione, litigi, visite, sensi di colpa…
Cosa proveresti?
Come ti sentiresti?
È una brutta sensazione, vero?
Eppure tutti dicono “Non ci pensare, arriverà…”, come se fosse semplice non farlo, come se fosse semplice non desiderare di sentire il calore e la dolcezza del proprio figlio, come se fosse facile reprimere la voglia di maternità.
Forse non lo sai, ma la Terapia Breve tratta anche d’infertilità, cerco di spiegarti come…
Cosa accade alla coppia davanti a una diagnosi di infertilità?
La diagnosi di infertilità è un evento inatteso per la coppia, che progetta il desiderio di avere un figlio e, in alcuni casi, scegliere di intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA) può risultare difficile.
La diagnosi e la complessità dei trattamenti di fecondazione assistita possono sconvolgere i ritmi normali della vita dell’individuo e della coppia, generando una condizione stressante. Inoltre una diagnosi del genere è spesso vissuta come una sentenza, che può generare una “crisi esistenziale” sia a livello individuale che relazionale.
La difficoltà a procreare e a diventare genitori è un problema con importanti costi sociali, emotivi ed economici. Citando Oriana Fallaci, è “Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito.
Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine.
Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche.
Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.”
Soluzioni per affrontare l’infertilità
Forse non ci crederai, ma, come ti dicevo, l’infertilità interessa anche la Terapia Breve.
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi che si occupano dello stress relativo all’infertilità e degli aspetti psicologici correlati.
Il dolore per l’assenza di un figlio, per l’incapacità di dare la vita ad un altro essere umano, è un dolore misterioso, invisibile, impalpabile.
Non c’è sangue, non ci sono garze né fasciature, non è un dolore eclatante, non è rumoroso.
Eppure, è un dolore capace di togliere il fiato, di impedirti di vivere, un dolore che ti priva della speranza.
Un problema del corpo è un problema della mente e può diventare un problema della coppia.
È quindi auspicabile – come suggeriscono le linee guida del 2015 Legge 40/2004 – che la coppia sia sostenuta a livello psicologico.
La terapia può offrire l’opportunità di uno spazio e di un tempo, nei quali discutere dei propri dubbi, delle proprie paure e di come l’infertilità ha influenzato la loro vita, individualmente o con il proprio partner.
Tuttavia, però, voglio darti un consiglio, che puoi già mettere in pratica, ti chiedo una sola ora: l’ora della coppia.
L’ora della coppia è una sorta di appuntamento che, la coppia stessa, si dà ogni giorno. Non dev’essere per forza un’ora, benché suggerisca che non sia meno di trenta minuti e che siano grossomodo sempre allo stesso orario. Quel momento è della coppia e nessun altro. Ci si incontra, si mettono via i cellulari e si sta insieme: ci si racconta la giornata, si fa un aperitivo, si beve del vino, si scherza… Tutto quello che volete, basta che sia chiaro che i protagonisti siete voi. Nella sua semplicità, ho visto coppie trarre grande beneficio da questo esperimento.
A volte basta agire su uno di questi aspetti, per avere ripercussioni positive sugli altri e per ritrovare una serenità che sembra perduta.
Bibliografia
Domar, A., Zuttermeister, P., Friedman, R. (1993). The Psychological Impact of Infertility: A Comparison With Patients With Other Medical Conditions. In Journal of Psychosomatic Obstetric Gynaecology, 14 Special issue, pp. 45-52
Nardone, G., Rampin, M. (2005). La mente contro la natura. Milano: Ponte alle Grazie.
Quotidiano Sanità (14 marzo 2013). Salute riproduttiva. Lo stress nemico della fertilità.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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