“Objects in (the) mirror are closer than they appear” è la scritta che appare sugli specchietti delle automobili. La traduzione di tale scritta è “Gli oggetti nello specchio sono più vicini di quanto appaiano”.
Gli specchi (ma non solo) possono deformare la realtà, anche se, a volte, pure la nostra mente non scherza. Per questo il dismorfismo corporeo può essere paragonato a quei labirinti dei Lunapark colmi di specchi di ogni tipo, che magicamente ci trasformavano in “Uno, nessuno, centomila”.
Con questi 3 articoli voglio illustrarti in primis cos’è il dismorfismo corporeo, cosa lo incrementa e cosa, invece, puoi fare per eliminarlo. Ovviamente tutto ciò sempre grazie all’aiuto delle Terapie Brevi.
Dannatamente Belli: Come Riconoscere Il Dismorfismo Corporeo Per Intervenire
Ci guardiamo allo specchio per controllare se il trucco è apposto, se un determinato vestito ci sta bene o se è il caso di cambiarlo, tuttavia, però non tutti hanno un buon rapporto con lo specchio, come nel caso del dismorfismo corporeo.
I sentimenti di vergogna e di inadeguatezza possono creare un forte disagio, tanto da compromettere la vita sociale e possono portare all’evitamento di qualsiasi forma di esposizione pubblica.
Di tutto ciò voglio parlartene proprio in questo articolo.
Facebook Ti Fa Brutta: Il Social Network E L’immagine Di Sé
Che rapporto c’è tra Facebook, il nostro corpo e l’autostima?
Una ricerca sembra svelarlo: passare molte ore su Facebook può essere negativo per donne e ragazze, andando a intaccare l’immagine che si ha di sé.
E si sa: se non ci piacciamo, l’autostima ne risente, come spiego in questo articolo.
Specchio Servo Delle Mie Brame: Come Rompere Gli Specchi Del Dismorfismo Corporeo
Nardone ha introdotto l’utilizzo di una tecnica protocollare finalizzata a smontare gradualmente le percezioni dismorfofobiche. Utilizzando una metodologia basata su logiche paradossale, in cui si chiede di ricercare volontariamente i difetti davanti allo specchio, in uno spazio ben definito.
Secondo Giorgio Nardone, “da un punto di vista neuropsicologico l’atto volontario di alimentare la paura produce un paradosso psicofisiologico; il meccanismo è analogo a quello del limitatore di potenza dei motori che oltre un certo “limite di giri” blocca la produzione di energia, riconducendola sotto la soglia di controllo.
Se vuoi capire meglio come funziona, allora leggi questo articolo.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Nardone, G., Verbitz, T., Milanese, R. (1999). Le prigioni del cibo. Milano: Ponte alle Grazie
Nardone G., 2013 “Psicotrappole”, Ponte alle Grazie, Milano
Nardone G., 2014 “Oltre i limiti della paura”, BUR, Milano
Nardone G., 2004 “Paura, panico, fobie”, Ponte alle Grazie, Milano