
Bulimia, anoressia, binge eating, ma anche drunkoressia, binge drinking, vomiting, pica… I disturbi alimentari sono una categoria ad ampio spettro, con diverse sfaccettature, a volte nemmeno troppo facilmente distinguibili tra loro e spesso sottovalutate.
La Terapia Breve cura i disturbi del comportamento alimentare da sempre, con interventi e tecniche tese a raggiungere il massimo dell’efficacia nel minor tempo possibile. E i risultati sono ottimi, anche per problematiche complesse come l’anoressia (ad esempio leggi qui).
Nell’articolo di oggi voglio indicare proprio alcune letture di Terapia Breve (e non solo), per aiutare chi si trova perso nel labirinto dei disturbi alimentari.
Psicoterapia dei disturbi alimentari
Naturalmente non possiamo demandare tutto a un libro, anche se c’è da dire che leggere può rivelarsi un’ottima risorsa.
Infatti ti può permettere di identificare delle strategie da mettere in atto, o al contrario da non adottare. E, se da sola non dovessi riuscire, puoi sempre venire a sapere di nuovi metodi o di particolari approcci che possono esserti utili.
Infatti, la psicoterapia si è ormai dimostrata come la più efficace forma di intervento per i disturbi del comportamento alimentare. Sono sicuro che tra i lettori di queste righe ci sarà qualcuno che ha provato ma non ha avuto successo: bene, non demordere. La psicoterapia, come qualunque altra professione, non può garantire un risultato nel 100% dei casi.
Una sera puoi andare nel miglior ristorante giapponese della città, e rimanere deluso: questo non significa che i ristoranti giapponesi sono luoghi da evitare. O puoi rivolgerti a un meccanico e non risolvere il problema: proverai allora un altro meccanico.
Lo stesso vale per la psicoterapia – che comunque, va detto, ha un buon tasso di successo per i disturbi alimentari.
3 libri per aiutarti a superare i disturbi alimentari
E allora cominciamo con tre letture:
- L’anoressia giovanile
Ne avevo parlato ampiamente circa un anno fa in un articolo (lo trovi qui).
Questo libro di Giorgio Nardone ed Elisa Valteroni è molto agevole e piacevole. Di sicuro di particolare interesse è come Nardone (uno dei maestri da cui mi sono formato) lavora con questa problematica, e infatti alla fine del libro ci sono una serie di casi clinici descritti nel dettaglio.
Forse è un po’ più per psicologi che per non addetti ai lavori, ma comunque ti dà un’idea di come si affronta il problema in Terapia Breve (e in particolare nel modello di Terapia Breve Strategica di Nardone).
Si rivela utile soprattutto per adolescenti e pre-/post- adolescenti anoressiche/ci (da qui l’aggettivo “giovanile”) e illustra nel dettaglio come questa forma di Terapia Breve sia in grado di sbloccare l’anoressia e portare la persona a un rapido miglioramento.
Al di là dell’odio e dell’amore per il cibo.
Questo libro, sempre di Nardone, parla di diverse problematiche alimentari: anoressia, di nuovo, ma anche bulimia, binge eating ecc., ed è pensato specificatamente per il largo pubblico.
Anche qui vengono illustrate una serie di tecniche, alcune delle quali possono essere messe in atto anche da chi legge. Il mio consiglio è sempre di essere supervisionati da uno psicologo esperto in disturbi alimentari, ma ho avuto diverse pazienti che sono arrivate da me dopo aver letto e sperimentato, anche con successo, alcune delle tecniche descritte.
In particolare, vengono qui descritti gli interventi per il “disturbo da vomiting”. L’autore infatti tende a considerare il fatto di “vomitare” come un disturbo a sé. Per alcune persone con disturbo alimentare, infatti, vomitare finisce per diventare quasi un demone a se stante, il cuore del problema di cui liberarsi.
In un articolo precedente descrissi la “Tecnica dell’intervallo”, messa a punto proprio per affrontare questo problema (la trovi qui).
Giganti d’argilla. I disturbi alimentari maschili.
Questo in realtà non è un libro di Terapia Breve, ma lo trovo oltremodo interessante.
Infatti i disturbi alimentari nei ragazzi e negli uomini stanno aumentando. Lo dicono gli studi epidemiologici ma ormai da tempo è una notizia ripresa anche dai principali quotidiani.
Direi che questo libro in italiano può dare un’interessante panoramica e una buona prospettiva per chi vuole saperne di più. Vale sia per chi ne soffre, sia per chi ha un parente (magari un figlio) o un amico con questo problema.
Il libro è un pochino tecnico, ma si fa capire.
Cosa fare in caso di disturbo alimentare?
Come detto, un libro può essere un buon inizio. Ma non bisognerebbe sottovalutare la cosa.
Pensare che sia “un problema passeggero” può essere vero, ma può essere anche un rischio. Di norma, un problema può essere “passeggero” se è una reazione temporanea a un evento identificabile. Pensa al lutto in seguito alla morte di una persona cara: può durare alcune settimane, qualche mese, ma non dovrebbe protrarsi troppo a lungo.
E nel caso dei disturbi alimentari, “qualche mese” può essere già troppo.
Informati, capisci meglio come funziona e come affrontarlo, e ricorda che lo psicologo è ad oggi la migliore figura di riferimento per affrontarli e superarli, anche in tempi brevi.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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