L’incapacità assoluta di addormentarmi, le notti passate completamente in bianco, l’ansia nell’andare a dormire, la paura di non addormentarsi. Con la stessa cadenza delle lancette dell’orologio le ansie di chi soffre d’insonnia scorrono nei loro occhi.
L’insonnia sembra essere un problema comune e diffuso, visto che a soffrirne è il 10-15% degli Italiani, che spesso ricorrono a farmaci antidepressivi o ansiolitici o veri e propri sonniferi, senza però ottenere risultati duraturi.
Le Terapie Brevi si occupano da sempre dell’insonnia, sin dai tempi di Milton Erickson, per questo oggi voglio raccontarti il suo storico caso, citato in “Cambiare gli individui”.
Metti la cera, togli la cera: un’ordalia contro l’insonnia
Da Erickson andò un uomo, che da quindici anni soffriva di insonnia moderata, ma che era diventata grave dopo la morte della moglie, egli infatti non dormiva più di un paio d’ore a notte. Allora Milton Erickson gli chiese quale fosse la faccenda di casa che più odiasse in assoluto.
L’uomo rispose senza indugio: passare la cera sul parquet di casa, perché non sopportava l’odore della cera. Così Erickson gli disse che avrebbe dovuto passare la cera nei prossimi giorni dalle otto di sera alle sette del mattino. Dopo pochi giorni l’uomo decise di dormire solo trenta minuti, per riposarsi un po’, ma si svegliò alle sette della mattina successiva.
Nei giorni successivi si coricò alle venti di sera dicendosi che, se non si fosse addormentato dopo un quarto d’ora, si sarebbe alzato per dare la cera.
Quindi l’uomo preferì dormire che dare la cera in casa e, nel follow-up ad un anno, dimostrò che i risultati erano consolidati, infatti l’uomo riuscì a ritornare a dormire regolarmente.
Dormire su due guanciali grazie alle Terapie Brevi
Un caso simile, sempre citato in “Cambiare gli individui”, è quello del medico che da dodici anni andava a dormire alle due del mattino svegliandosi alle quattro. Erickson scoprì che l’uomo da sempre rimandava la lettura di una serie di libri, così gli prescrisse che tutti i giorni, tutte le sere dalle dieci e mezza alle sette del mattino sarebbe dovuto stare seduto a leggere i libri.
In breve l’uomo dichiarò di cadere addormentato dopo neanche quindici minuti, il che dimostra quanto Erickson fosse stupefacente nel risolvere i problemi correlati all’insonnia.
In puro stile dell’ordalia, vediamo come alla persona venga assegnato un compito sgradevole o impegnativo e come preferisca, piuttosto che mettere in atto quello, cessare il proprio sintomo col comportamento problematico.
Chiaramente l’ordalia non è una tecnica così facile da attuare, se non viene presentata in una condizione favorevole sia a livello comunicativo che relazionale, ma indubbiamente è una tecnica molto utile per l’insonnia, dato che quando una persona sa che, piuttosto che dormire, dovrà mettersi a fare un compito particolarmente gravoso, impegnativo o sgradevole sarà probabilmente portato a pensarci se non sia il caso… di dormirci su.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Haley J., Conversazioni con Milton Erickson. Vol. 1: Cambiare gli individui, Astrolabio Ubaldini , 1987