Sei nel tuo centro commerciale preferito e sei appena entrato in un negozio.
Inizi a guardarti intorno e, appena realizzi che nessuno ti sta guardando… L’adrenalina inizia a salire, il battito si fa sempre più accelerato, non riesci a resistere e… Tac! Prendi quell’oggetto e lo fai scivolare giù, giù, fino sul fondo della tua giacca. Scompare in una delle tue tasche e va a sommarsi al tuo tesoretto di oggetti.
Forse non sai nemmeno bene che cosa ti sei messo in tasca, dico bene?
Ma questo non è importante…l’impulso di prenderlo e rubarlo è stato più forte di qualunque altra cosa.
Come recentemente mi ha detto un ragazzo* durante una seduta:
“Sono solo altra roba da aggiungere alla collezione che ho messo insieme in aeroporti, centri commerciali, librerie e negozi di tutto il mondo. Oggetti inutili e tascabili che non riesco a trattenermi dal rubare.”
Se ti ritrovi anche tu in questi comportamenti, forse stai soffrendo di cleptomania, ovvero rubare oggetti per l’irrefrenabile impulso di farlo, anche se quegli oggetti non ti sono di alcuna utilità.
La Terapia Breve con questo tipo di problematica è molto efficace e può farti arrivare a sperimentare dei concreti miglioramenti già a partire dalla prima seduta.
Come faccio a capire se sono un cleptomane?
Solitamente, le persone che soffrono di questa problematica, nonostante poi vari di persona in persona, hanno delle caratteristiche comuni:
- Hanno alle spalle numerosi tentativi (fallimentari) di resistere all’impulso di rubare qualcosa
- Sperimentano una sensazione di eccitazione crescente ed incontrollabile che si concretizza nel rubare l’oggetto
- Dopo aver rubato l’oggetto sperimentano una sensazione di piacere e di appagamento.
Questo piacere lo sperimenti solo immediatamente dopo aver rubato l’oggetto, ma dura davvero poco e viene sostituito subito dopo da un grande senso di colpa. Tanto che, spesso, gli oggetti li butti o li regali.
Non esiste una causa unica e precisa che possa spiegare il perché metti in atto questo comportamento. Piuttosto, possono esserci tanti fattori che, sommati, possono aver dato origine a questo problema, cioè altre difficoltà che si manifestano spesso in associazione alla cleptomania.
Sfatiamo alcuni miti sui cleptomani!
Innanzitutto… i cleptomani non rubano tutto e non rubano sempre.
Infatti, credo ti sarà capitato, di passare interi periodi senza rubare nulla. Poi, forse perché ti è accaduto qualcosa, forse perché stai attraversando un momento difficile, pieno di ansia e difficoltà, o per qualsiasi altro motivo, hai ripreso a rubare.
Possiamo dire che, in linea generale e senza nessuna pretesa di mettere delle etichette, esistono diversi “gradi” di cleptomania:
- “sporadico”, che ruba ogni tanto, con azioni poco frequenti e molto distanziate nel tempo;
- “episodico”: i furti si verificano con una certa frequenza e soprattutto in determinati periodi;
- “cronico”: quando questo comportamento limita e influisce intensamente sulla vita quotidiana ed è del tutto incontrollabile.
Un altro mito da sfatare sui cleptomani è che iniziano da piccoli oggetti per poi intraprendere la carriera dei “ladri professionisti”.
Niente di più lontano dalla realtà!
I cleptomani non pianificano i loro furti, non lo fanno con uno scopo, come abbiamo già detto, ma le loro azioni assecondano ad un impulso non sono in grado di fermare.
Come può aiutarti la Terapia Breve?
La Terapia Breve riesce ad ottenere ottimi risultati nel trattamento della cleptomania, soprattutto perché vengono utilizzate delle tecniche paradossali che in breve tempo ti portano alla completa risoluzione del problema.
Se vuoi iniziare a provare qualcosa da solo, puoi iniziare da questi 2 suggerimenti:
1. Scrivi!
Prendi un taccuino (oppure puoi usare il tuo smartphone) e portalo sempre con te.
Non appena senti l’impulso di rubare qualcosa, inizia a scrivere!
Senza pensare troppo a cosa scrivere, come scriverlo, butta giù tutto ciò che ti viene in mente: dove sei, cosa stai pensando, come ti senti, quali emozioni stai provando.
Assicurati di scrivere per almeno 15 minuti. Anche se può sembrarti banale, ti invito a farlo, perché puoi aiutarti a ridurre la tensione e far scomparire l’impulso di rubare quell’oggetto.
2. C’è qualcosa che ha già funzionato?
Scommetto che se ci pensi bene, ti sarà capitato di riuscire a controllare o ridurre l’impulso di rubare.
Come sei riuscito a farlo? Hai pensato ad altro? Hai fatto altro? Hai chiesto aiuto? O forse hai semplicemente cambiato strada e sei uscito dal negozio?
Ripensa bene a quello che sei riuscito a fare con le tue risorse: questo può esserti davvero di aiuto per il futuro.
D’altronde, se l’hai fatto una volta ed ha funzionato, perché non provare a rifarlo?
Se, però, ti rendi conto che il problema è diventato del tutto invalidante, o se in generale non riesci a liberartene dopo aver fatto diversi tentativi, non esitare a contattare uno specialista.
In particolare, con le Terapie Brevi puoi affrontare e risolvere il problema della cleptomania in tempi brevi ed una volta per tutte.
Bibliografia
Caramadre, A.M., Labonia, M., Paoletti, E. (2013). Disturbo oppositivo-provocatorio, disturbo della condotta, disturbo dirompente. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Christianini, A. R., Conti, M. A., Hearst, N., Cordás, T. A., de Abreu, C. N., & Tavares, H. (2015). Treating kleptomania: cross-cultural adaptation of the Kleptomania Symptom Assessment Scale and assessment of an outpatient program. Comprehensive psychiatry, 56, 289-294.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.