In pochi mesi è cambiato tutto!
Niente scuola, niente lavoro o poco lavoro, nuove regole, nessun contatto sociale, occhi spaventati, espressioni celate dietro una mascherina.
Per alcuni restare a casa significa finalmente leggere quel libro appoggiato sul comodino da un po’, o guardare una nuova serie tv. Per altri, invece, stare in casa è un problema serio.
La privazione e le limitazioni della libertà individuale imposte dal periodo di quarantena potrebbero aumentare il livello di stress psico-fisico e predisporre allo sviluppo o al peggioramento di problematiche alimentari.
Il cambiamento è stato ed è radicale per tutti, ma c’è chi già prima dell’emergenza soffriva di qualche problema che adesso si sta (probabilmente) aggravando, e chi ha iniziato ad averne uno stando in quarantena.
C’è chi sta affrontando un disturbo alimentare, magari perché la fame nervosa lo porta a non controllare più la quantità di cibo che mangia, o magari perché l’ansia gli ha tolto l’appetito e gli impedisce di mangiare correttamente.
La cucina può diventare una trappola…
Il cambiamento della routine e l’eccessivo tempo trascorso in casa ti portano inevitabilmente ad aprire costantemente il frigorifero per noia, per alleviare gli stati di ansia e agitazione e perché, diciamocelo, le giornate non passano mai ed il cibo, a volte, è una sorta di rifugio.
Il risultato, però, è che trovare un equilibrio nell’alimentazione può essere davvero difficile.
La paura per questa attuale situazione, infatti, può aumentare la sensazione di non avere il controllo che, per chi ha difficoltà alimentari, è spesso gestito con un aumento delle restrizioni alimentari o altri comportamenti di controllo del peso oppure con episodi di abbuffata.
Come fare allora?
Ecco 3 suggerimenti che possono esserti di aiuto:
1. Evita di comparare cibo poco sano
Più facile a dirsi che a farsi, vero?
Però, tu conosci le tue debolezze…e sai quanto sei in grado di resistere. Se pensi di essere poco in grado, evita di comprare quel cibo che ti tenta così tanto. Se, invece, pensi di riuscire a controllarti, puoi acquistarlo e magari concedertelo a piccole dosi in un particolare momento della giornata.
2. Dividi la giornata in 5 pasti
Le giornate sembrano più lunghe e mi rendo conto che è più dura stare alla larga dal cibo.
Per questo ti consiglio di evitare di mangiare troppo a pranzo e a cena. Meglio se dividi l’assunzione di cibo in 5 piccoli pasti durante tutto il giorno.
Puoi organizzare le tue giornate facendo una sorta di calendario, così hai delle “linee guida” per orientarti e per scandire la tua giornata senza abbuffate.
Il tempo in più a disposizione, lo puoi occupare anche con attività da proporre e svolgere con i tuoi figli se li hai oppure con il tuo partner, magari rispolverando vecchie e sane ricette.
3. Che altre attività puoi fare?
Cerca di fare in modo che il cibo non diventi l’unica valvola di sfogo contro ansia, paura e noia. Il tempo e l’energia che impieghi adesso per mangiare, puoi utilizzarlo per fare qualche attività in casa.
Ad esempio?
La pulizia quotidiana della casa, svuotare la soffitta o la cantina, riparare qualcosa che rimandi da tempo o occuparti delle tue piante o del tuo giardino.
Se prima della quarantena facevi attività fisica, puoi continuare a farla anche da casa attraverso i social o i video.
Ricordati che l’attività fisica aumenta la produzione di endorfine e, quindi, il buon umore!
Se ti rendi conto di aver bisogno di aiuto, rivolgiti ad un professionista. La Terapia Breve, può aiutarti in poche sedute, a volte anche una sola.
Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.
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Bibliografia
Brooks, S. K., Webster, R. K., Smith, L. E., Woodland, L., Wessely, S., Greenberg, N., & Rubin, G. J. (2020). The psychological impact of quarantine and how to reduce it: rapid review of the evidence. Lancet, 395(10227), 912-920.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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