“Ho 39 anni, un lavoro che mi piace e convivo con la mia compagna da diversi anni. Ho avuto un paio di storie importanti, altre meno. Ma non avevo mai sofferto di disfunzione erettile, non avevo mai “fatto cilecca” nemmeno una volta. Mai. Fino all’età di 34 anni. La mia compagna soffre molto per questa situazione…ed avere dei rapporti è diventato praticamente impossibile. Ed il solo tentativo di averne diventa stressante e frustrante per entrambi. Spesso litighiamo per questo motivo. Le abbiamo provate tutte…ma niente. Niente funziona! Ho paura che a lungo andare questo mio problema possa compromettere l’intesa con la mia compagna e che finisca per allontanarmi e lasciarmi”
Luigi* viene da me per un problema che lo tormenta da 5 anni, dopo aver fatto numerosi controlli medici ed accertamenti di ogni tipo. Ma l’esito è sempre lo stesso: non ci siano problemi organici. Oltre a questo, Luigi riesce a raggiungere l’erezione in altre situazioni, ad esempio con l’autoerotismo, o spontaneamente durante il sonno o al risveglio.
La disfunzione erettile consiste nella difficoltà di iniziare, o di portare a termine, rapporti sessuali raggiungendo o mantenendo l’erezione. È un problema, dopo l’eiaculazione precoce, tra i più frequenti: si parla di un 10% circa di diffusione nella popolazione generale.
Cosa vive chi soffre di disfunzione erettile?
Se soffri di disfunzione erettile sai che ogni rapporto è una vera e propria sofferenza…vorresti vivertelo in modo naturale e spensierato, ma più ci provi e meno ci riesci. E vieni travolto da una spirale di ansia, stress, malumore e frustrazione.
La consapevolezza di non essere in grado di raggiungere e mantenere una eccitazione sessuale per un tempo sufficiente a stimolare l’eccitazione della partner fa sì che tu senta mancare il tuo senso di virilità e di mascolinità; vergogna, timore, umiliazione e inadeguatezza sono tra le sensazioni provate più frequentemente.
E la paura del fallimento diventa sempre più pressante ogni volta che ci pensi.
Sant’Agostino ci ricorda che “nessuno può vivere senza il piacere”. Ma la salienza della sfera sessuale si può trasformare in fattore di risentimento quando non funziona: provoca sofferenza (l’angoscia di uno inevitabilmente diventa anche dell’altro); ha ripercussioni sulla psicologia individuale (angoscia, depressione, disturbi ansiosi, fobici, disturbi alimentari e Doc); può diventare causa o concausa in separazioni e divorzi.
Come si struttura il problema?
Riprendiamo la storia di Luigi.
Luigi fino all’età di 34 anni non aveva mai “fatto cilecca”. Poi qualcosa è cambiato. E da quell’esperienza si è iniziato a strutturare il problema.
Cioè?
Se un uomo ha avuto una casuale défaillance durante un rapporto sessuale, può darsi che da quel momento inizi a volersi mettere alla prova per verificare di non avere qualche problema di erezione: è proprio questo mettersi alla prova che attiva, a ogni successivo rapporto sessuale, una quota d’ansia che inevitabilmente si ripercuoterà sull’erezione stessa, come una profezia che si autoavvera.
Cercare di controllare qualcosa di spontaneo, lo renderà automaticamente non spontaneo, artificioso e destinato al fallimento.
Le tentate soluzioni
Le tentate soluzioni sono dei comportamenti che la persona mette in atto per risolvere il problema, ma che non fanno altro che mantenerlo in vita o addirittura peggiorarlo.
Generalmente, chi soffre di disfunzione erettile, mette in atto due tentate soluzioni disfunzionali:
1. Evitare la situazione temuta
Col tempo hai iniziato ad evitare qualsiasi approccio intimo, perché la vergogna e la frustrazione sono diventate insopportabili. Ma…hai fatto cosa che più eviti e più tendi ad evitare? Sì…perché ogni volta che eviti la situazione temuta, confermi a te stesso di non essere in grado, di non essere capace e, quindi, di avere un problema, di essere “malato”, contribuendo così a rendere la situazione temuta ancora più temibile e ansiogena.
2. Sforzarsi di procurarsi e mantenere l’erezione
Come abbiamo visto, ogni volta ti sforzi volontariamente di cercare sensazioni che per natura sono spontanee, forzandoti appunto di procurarti il piacere, l’eccitazione, l’erezione, che per definizione sono cose del tutto fuori dal controllo, succede esattamente l’opposto di ciò che desideri: l’erezione si inibisce e si blocca.
Queste tentate soluzioni, messe in atto più o meno consapevolmente per provare a risolvere il problema finiscono col mantenerlo ed aggravarlo.
Come se ne esce?
Quando non è il sintomo di una lesione organica o di una malattia fisica generale, la disfunzione erettile può essere trattata efficacemente ed in poche sedute con la Terapia Breve.
La Terapia Breve ha sviluppato e messo a punto delle specifiche manovre per superare la disfunzione erettile. Il primo passo è interrompere le soluzioni che la persona ha cercato di mettere in atto e che, anziché risolvere, hanno solo peggiorato il problema. Così le erezioni torneranno in maniera naturale, seguendo ciò che per natura deve accadere, senza che la mente si debba troppo impegnare.
Se ti rendi conto di aver bisogno di aiuto, rivolgiti ad un professionista. Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.
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Bibliografia
Nardone, G., Rampin M. (2015). Quando il sesso diventa un problema, Milano: Ponte alle Grazie.
Nardone, G., Rampin, M. (2005). La mente contro la natura. Milano: Ponte alle Grazie.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.