Disturbo della condotta: come puoi aiutare tuo figlio?

I bambini e gli adolescenti con “disturbo della condotta” possono mostrare un comportamento prepotente, minaccioso o intimidatorio, innescare intenzionalmente colluttazioni, rubare affrontando la vittima, costringere l’altro a fare cose che non vuole.

L’esatta causa del disturbo della condotta non è nota, ma si ritiene che svolga un ruolo importante una combinazione di fattori biologici, genetici, ambientali, psicologici e sociali.

La Terapia Breve rappresenta una valida possibilità per intervenire in maniera efficace con i disturbi del comportamento ed in questo articolo ti fornirò alcuni suggerimenti.

Ma prima cerchiamo di capire che cosa hai fatto tu genitore per tentare di risolvere il problema.

Le tentate soluzioni disfunzionali

Cosa sono?

Sono dei comportamenti che vengono messi in atto nel tentativo di risolvere il problema, ma sono fallimentari e, quindi, non solo non lo risolvono, ma spesso lo peggiorano.

Sicuramente se tuo figlio presenta i comportamenti sopra descritti, avrai provato a:

  • Richiami continui, con la richiesta di rispettare le regole, non rispondere male, non dire parolacce, non provocare…
  • Continue spiegazioni delle regole imposte, dei vantaggi/svantaggi nel seguirle.
  • Richieste di spiegazioni: “perché hai fatto così? Perché hai risposto così?”
  • Raccomandazioni preventive: “Mi raccomando Samuele, al supermercato non fare come al solito!”
  • Punizioni e minacce di punizioni
  • Tentativi di contenzione fisica o risposte fisiche: sculacciate, schiaffi.
  • Richiesta di intervento di altre figure (insegnanti, professionisti ecc)

Tutti questi comportamenti, sebbene messi in atto con le migliori intenzioni non hanno portato ad una risoluzione del problema.

Il problema è sempre lì e questo crea a te genitore non poca ansia e preoccupazione. Oltre che una grande frustrazione!

Che cosa puoi fare di diverso?

Ecco due semplici suggerimenti:

1. Evitare ogni tipo di convincimento

Interrompere ogni tipo di tentativo di convincere tuo figlio a cambiare, a fare meglio. Piuttosto, ti suggerisco di “osservare senza intervenire”: a volte, l’intervento più efficace è proprio quello di non intervenire affatto!

Ti renderai conto di quante cose scoprirai semplicemente osservando.

2. Tagliare le raccomandazioni preventive

“Mi raccomando, cerca di essere educato a scuola”

“Andrea* non fare come al solito!”

“Oggi pomeriggio vai a giocare a casa di Simone*, ma non fargli male come sempre!”

“Andiamo al cinema, ma ti devi comportare bene!”

Perché le raccomandazioni non sono efficaci?

Raccomandandoti in realtà è come se involontariamente preparassi il terreno fertile per un fallimento già annunciato. Stai anticipando il comportamento di tuo figlio ed è quasi certo che lo metterà in pratica.

Prova a mettere in atto questi suggerimenti per un paio di settimane e fammi sapere sta andando e quali segni di miglioramento hai osservato.

Se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto in più, puoi rivolgerti ad uno Psicologo esperto in Terapie Brevi che ti aiuterà in tempi brevi, anche in una singola seduta.

Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.

Bibliografia

Horigian, V. Robbins, M. Szapocznik (2004). Terapia breve strategica familiare. Rivista Europea di Terapia Breve Strategica e Sistemica n. 1.

Scarlaccini, F., Cannistrà, F. & Da Ros, T. (2017). Aiutami a diventare grande. Guida strategica per i problemi di comportamento di bambini e ragazzi. Roma: EPC Editore.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

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*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.