In che modo la Terapia Breve può aiutarti a superare una violenza?

Gli eventi particolarmente negativi, spiacevoli o traumatici possono essere delle ferite che difficilmente si cicatrizzano se non vengono ben curate.

A volte possono lasciare segni più o meno indelebili, mentre altre volte possono scomparire del tutto alla vista. Resta comunque il fatto che la ferita c’è stata e, talvolta, c’è ancora e resta incisa sulla nostra pelle.

Altre volte può accedere che la crosta non si è mai formata e la ferita continua a sanguinare. In questo caso in letteratura si parla di Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD), ovvero un disturbo da stres

Il ricordo dell’evento ti fa sentire in gabbia?

s che fa seguito ad un trauma. Se vuoi approfondire questo argomento puoi leggere questo articolo.

I sintomi che percepisco sono “normali”?

Gli eventi imprevedibili e fortemente spaventosi o traumatici si inseriscono nella nostra vita come un terremoto, che può far vacillare la nostra integrità. In altri casi, questi eventi, paradossalmente, possono darci la forza di resistere e ci rendono ancora più forti.

Come è possibile?

La differenza la fa la persona, piuttosto che il trauma o l’evento in sé.

Infatti, soprattutto in queste situazioni, le risorse ed i punti di forza della persona giocano un ruolo fondamentale. Questo spiega perché alcune persone reagiscono a degli eventi traumatici inizialmente con uno stato di disagio e turbamento, ma poi con una grande spinta verso la crescita personale.

Forse fra i tanti esempi di eventi traumatici che ti sono venuti in mente, ti starai chiedendo come sia possibile riuscire a superare una violenza sessuale e ritornare a vivere una vita normale.

In questo può esserci di grande aiuto la Terapia Breve, perché ha dimostrato ampiamente di poter risolvere il problema in poche sedute. Addirittura, la ricerca ha mostrato che spesso può bastare anche un’unica seduta.

Come?

Certamente i suggerimenti e le tecniche che troverai di seguito non possono sostituirsi all’intervento di uno Psicologo, ma possono comunque esserti di grande aiuto.

Il principio cardine che sottostà agli strumenti della Terapia Breve per superare questa tipologia di eventi è quello di riuscire a bloccare le risposte che mantengono in vita il problema.

Quando smetti di buttare benzina sul fuoco, il fuoco si spegne.

Per spegnere questo fuoco (o per iniziare a farlo) ti suggerisco alcune tecniche della Terapia Breve.

Il romanzo del trauma

È comprensibile e del tutto lecito che, in seguito ad una violenza, non si voglia raccontare o ricordare nulla dell’evento subito: gli odori, i suoni, i gesti, le sensazioni di terrore provate in quei momenti. La vergogna può prendere il sopravvento ed il pensiero dei dettagli di quanto accaduto fanno rabbrividire e l’unica soluzione sembra quella di evitare di pensarci e tacere.

In realtà, nel momento in cui eviti qualcosa e lasci vincere la paura quella si prende un metro in più, restringe i confini di ciò che ti senti in grado di fare, riduce la fiducia che hai in te, aumenta la tua dipendenza dall’altro. “Evitare di evitare” è una proposta semplice, ma quando la paura è un nemico così grande metterla in atto sembra impossibile.

Un primo passo può essere quello di redigere un Romanzo del trauma. In un primo momento può sembrarti una cosa difficilissima e dolorosa ed in effetti le prime volte potrebbe esserlo, ma ti garantisco che l’effetto benefico di questo esercizio non tarderà ad arrivare. Quindi, ti invito a scrivere quotidianamente un parte del tuo romanzo, aggiungendo ogni giorno qualche dettaglio in più.

Ogni giorno, aggiungi qualche dettaglio…

Infatti, se evitare luoghi e pensieri non fa altro che mantenere il problema in vita, ciò che va fatto è… guardarli in faccia.

Una volta scritto, non dovrai rileggere il romanzo, ma dovrai chiuderlo in una busta. Cerca di non parlare più del trauma e di come questo abbia influenzato o stia influenzando la tua vita in modo da mettere tutte le sensazioni solo nel racconto.

Questa tecnica di permetterà di liberarti gradualmente di tutte le immagini, i ricordi e le sensazioni collegate a quel brutto evento, staccandoti piano, piano dalla paura e “abituandoti” a ripercorrere l’evento, imparando a collocarlo nel passato.

La “paura dell’aiuto”

Se hai vissuto una violenza, è possibile che tu possa avere difficoltà a tornare nel luogo dove è avvenuta la violenza o a stare in situazioni dove possano riaffiorare i ricordi legati al trauma, con la conseguenza che stare da sola può essere difficile. E, quindi, la soluzione che hai trovato è quella di chiedere aiuto facendoti accompagnare ed evitando il più possibile la solitudine.

Dato che abbiamo detto che un aiuto può arrivare dall’evitare di evitare, ti invito a riflettere su quanto segue.

Vorrei che tu pensassi che ogni volta che chiedi aiuto e lo ricevi, è come se ricevessi contemporaneamente due tipi di messaggi: il primo, il più evidente è “Ti aiuto perché ti voglio bene”. Il secondo, meno evidente e non dichiarato è “Ti aiuto perché da solo non puoi farcela”. Quest’ultimo messaggio non fa altro che mantenere il tuo problema e lo fa peggiorare sempre più, perché ogni volta in cui chiedi aiuto è come se confermassi il fatto che da sola non sai affrontare la situazione.

Bada bene che non ti sto dicendo di non chiedere più aiuto, perché so che ora probabilmente non sei in grado di non chiederlo. Ti invito solo a pensare che ogniqualvolta chiedi aiuto e lo ricevi, contribuisci non solo a mantenere il problema, ma anche a peggiorarlo.

(foto con didascalia: “La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio” – E. Vittorini)

Se la ferita non si rimargina…

Superare un evento traumatico è complicato. Non importa di quale tipo di trauma si tratti, quindi, a fare la differenza è la percezione che hai di tale evento.

Se ti rendi conto che le paure, le ansie generate da questa ferita che sembra non rimarginarsi mai, limitano o ostacolano la tua vita quotidiana, e ti fanno combattere contro una continua sensazione di incertezza e paura, è il caso di rivolgerti ad un professionista.

La Terapia Breve, in generale, aiuta la persona a ritrovare le sue risorse, risorse che possiede già, ma che in determinate condizioni non riesce a sfruttare ed ha l’obiettivo di eliminare quelle tentate soluzioni che non risolvono il problema, ma lo mantengono in vita.

Bibliografia

Cagnoni, F. & Milanese, R. (2009). Cambiare il passato. Milano: Ponte alle Grazie.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

 

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