L’insonnia è…
“Hai presente quando sei così stanco, che dormiresti in piedi?
Ecco: pur essendo sfinito, io non riuscivo più a dormire!
Ho iniziato a soffrire d’insonnia di punto in bianco, prima dormivo benissimo, anzi, dormivo a lungo e senza fatica…poi l’incapacità assoluta di addormentarmi, le notti passate completamente in bianco, l’ansia nell’andare a dormire, la paura di non addormentarmi”.*
L’insonnia sembra essere un problema comune e diffuso, visto che a soffrirne è il 10-15% degli Italiani, che spesso ricorrono a farmaci antidepressivi o ansiolitici o veri e propri sonniferi, senza però ottenere risultati duraturi.
Grazie alle Terapie Brevi, è possibile risolvere questo problema in tempi brevi, anche dopo un singolo incontro.
Cosa fai quando non dormi?
Nei miei articoli cito spesso le “tentate soluzioni disfunzionali”, ovvero tutte quelle azioni che metti in atto per cercare di risolvere il tuo problema, ma che di fatto lo mantengono ancora in vita e, alle volte, lo peggiorano. Puoi approfondire l’argomento in questo articolo.
Le tentate soluzioni per l’insonnia:
1. Sforzarsi di dormire
Addormentarsi è un fenomeno spontaneo, nel senso che non è regolato dalla tua volontà nel senso stretto del termine. Invece, quello che cerchi di fare è sforzarti con tutto te stesso di addormentarti.
Come hanno sottolineato alcuni studiosi del comportamento e della comunicazione (Watzlawick et al., 1974), cercare di ottenere volontariamente un fenomeno spontaneo intrappola le persone in un vicolo senza uscita. Ed ecco che la soluzione (apparente) mantiene in vita il problema.
Proprio perché si tratta di qualcosa di spontaneo, non può essere controllato dalla volontà. Quindi, più ti sforzi di addormentarti, più non riesci a prendere sonno.
2. Rilassarsi a tutti i costi
Pensi che il rilassamento potrebbe aiutarti?
Può darsi, ma non sempre rilassamento e addormentamento vanno di pari passo.
Infatti, sebbene il rilassamento possa favorire il sonno, non è scontato che ci si debba addormentare solo quando si è rilassati.
Quindi, training autogeno e altre tecniche di rilassamento possono essere di aiuto, ma certamente non sono sempre risolutive.
Cercare intenzionalmente di rilassarsi per riuscire ad addormentarsi, infatti, può essere fonte di tensione.
3. Rimanere a letto senza dormire
Il sonno non arriva, le tecniche di rilassamento non funzionano e ti sforzi di addormentarti, nonostante sia impossibile… e rimani nel letto a girarti e rigirarti, innervosendoti e spazientendoti per l’incapacità di dormire.
Il letto non sembra più tanto piacevole, ma diventa il luogo dei pensieri, delle ansie e della frustrazione.
Cosa fare?
Sicuramente un passo fondamentale è quello di assumere una corretta igiene del sonno.
Comportamenti scorretti influiscono notevolmente sulla qualità del sonno ad esempio:
- va evitato l’eccesso di attività fisica fino a 4-6 ore prima di andare a letto,
- predisposta una camera da letto tranquilla e accogliente e orari stabili in cui andare a dormire e svegliarsi;
- durante il giorno si devono evitare i sonnellini e prima di addormentarsi gli stimoli o le attività stimolanti (come ascoltare la musica e guardare la TV), nonché drink, caffè e fumo
- oltre a dover essere calzata sulla persona, da sola l’igiene del sonno può non bastare.
La Terapia Breve, soprattutto attraverso suggerimenti e prescrizioni, può aiutarti ad interrompere queste soluzioni disfunzionali, che peggiorano il tuo problema, fin dalle prime sedute.
L’insonnia, proprio come altre problematiche, comporta dei precisi meccanismi di funzionamento che possono essere bloccati (spesso nell’arco di poche sedute) e sostituiti con adeguati comportamenti e abitudini ad hoc.
Verrai guidato, mediante piccoli compiti, che talvolta possono sembrare apparentemente bizzarri o illogici, a solcare il mare all’insaputa del cielo, ovvero ad ingannare la mente nella ricerca del sonno, affinché ciò che lo blocca possa essere oltrepassato.
Bibliografia
Buysse, D. J. (2008). Chronic Insomnia. The American Journal of Psychiatry,165(6), 678–686.
Espie, C.A. (2013). Superare l’insonnia. Firenze: Eclipsi.
Scott, B. A., & Judge, T. A. (2006). Insomnia, emotions, and job satisfaction: A multilevel study. Journal of Management, 32, 622-645.
Watzlawick, P., Weakland, J. H., Fisch, R., & Ferretti, M. (1974). Change: sulla formazione e la soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.