L’amante nel bagno: scopri cos’è il vomiting

La Sindrome da Vomito o Vomiting, così chiamata dalla Terapia Breve Strategica, si associa spesso all’anoressia e alla bulimia e consiste nel mangiare e vomitare. Tuttavia, sebbene Anoressia e Bulimia costituiscano la matrice di base della sindrome da vomiting, questa può essere considerata come un disturbo alimentare a sé, che va a configurarsi come una vera e propria perversione basata sul cibo. Un’ingestione di cibo, a volte in quantità sorprendentemente esagerate, che poi viene risolta attraverso il vomito.

Una volta raggiunto il senso di sazietà scatta l’urgenza di liberarsi del demone. Inizialmente il vomito viene utilizzato come tentata soluzione disfunzionale per non ingrassare, ma ben presto, a forza di ripeterlo, diventa una compulsione, perché la persona non ne ha più il controllo e non sceglie più consapevolmente di metterlo in atto: lo fa perché non può farne a meno.

Insomma, come già saprai, anche in questo caso “il controllo può far perdere il controllo”. Il vomiting infatti è come una sorta di “demone” che si impossessa di loro, un “amante segreto” sempre presente e disponibile.

Quando il vomiting la forma di piacere più intensa ed esclusiva

La ritualità di questa irrefrenabile compulsione al mangiare e vomitare può divenire così incalzante nel tempo da condurre chi ne soffre a trascorrere intere giornate a mangiare e vomitare alternando le fasi di abbuffate a quelle di espulsione, in un’apparente assurda sequenza patologica. D’altronde anche lo stesso Henry Laborit dice: «Ogni cosa ripetuta un certo numero di volte diviene un piacere».

Mangiare e vomitare è un piacere perverso a cui non si riesce a rinunciare. Del resto, se ci soffermiamo ad analizzare la struttura del disturbo, notiamo che questo si caratterizza per una fase eccitatoria, in cui si anticipa mentalmente l’abbuffata, una fase consumatoria, in cui si ingurgita una ingente quantità di cibo fino a riempirsi, e in ultimo una fase di scarica, in cui ci si libera. Un meccanismo che ci ricorda in maniera molto speculare l’atto sessuale.

L’atto del mangiare e vomitare è un vero e proprio rituale erotico, per questo si usa  l’analogia che associa il mangiare e vomitare all’ “amante segreto”, sempre disponibile e accessibile.

Se ne esce?

Uno dei modi per uscirne è chiaramente quello di rivolgersi ad uno psicologo. La Psicoterapia Breve Strategica si focalizza sulla trasformazione della percezione della realtà del soggetto attraverso specifiche strategie e stratagemmi per condurre il problema all’estinzione.

L’uso del linguaggio evocativo, per fare ciò, diventa fondamentale, perché il paziente  è stimolato a “sentire” oltre che a comprendere in modo diverso il proprio problema e le proprie reazioni, per condurlo al superamento delle resistenze e alla creazione dell’alleanza terapeutica..

Il Terapeuta Strategico induce il paziente ad assumere differenti prospettive rispetto a se stesso e al suo problema. Viene utilizzata una modalità particolare di porre domande strategiche in una sequenza a spirale, seguite dalla puntualizzazione delle risposte ottenute tramite progressive parafrasi ristrutturanti. Ma di questo ne parlerò meglio nell’articolo “Stop Vomiting: come smettere di vomitare con la Terapia Breve Strategica”.

Dr Flavio Cannistrà

Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy

co-Direttore dell’Istituto ICNOS

Terapia Breve

Terapia a Seduta Singola

Ipnosi

Bibliografia

Nardone, G. (2003). Al di là dell’amore e dell’odio per il cibo. Milano: BUR.

Nardone, G. (2007). La dieta paradossale. Milano: Ponte alle Grazie.

Nardone, G., Verbitz, T. & Milanese, R.
 (1999). Le prigioni del cibo. Milano: Ponte alle Grazie.