Forse hai già sentito una storia come questa:
“Capita in una giornata come tante. Sono sull’autobus, o fuori in mezzo alla gente, o davanti alla TV, o a tavola con la mia famiglia, o magari disteso sul letto a guardare il soffitto. Sento come una scossa elettrica che risale la spina dorsale, oppure è il cuore che comincia a galoppare furiosamente. Sudo, inizio a tremare, sento di stare per soffocare, di sbandare, a volte comincio a perdere il contatto con le cose che mi circondano. E lì sale un terrore crescente, la paura di impazzire o di perdere il controllo, oppure la paura di morire, di non farcela“.
Questa è una delle tante testimonianze di chi soffre di un problema definito Disturbo di Panico (DP), caratterizzato da ricorrenti attacchi di panico.
Ma come funzionano gli attacchi di panico?
I sintomi degli attacchi di panico
Partiamo dai sintomi, che possono essere come quelli citati:
- palpitazioni
- sudorazione
- tremori
- sensazioni di soffocamento, di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
- sensazioni di irrealtà o di essere distaccati da se stessi (tecnicamente si chiamano derealizzazione e depersonalizzazione)
- paura di perdere il controllo o di morire
A questi se ne aggiungono altri come dolore al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di torpore o di formicolio, brividi o vampate di calore.
La razionalità non può aiutarti
Chi la vive sa che non c’è un motivo “razionale” di avere paura, eppure la prova e magari cerca di controllarsi, ma più tenta meno riesce, finendo per perdere il controllo. Così, spesso emerge l’estenuante vissuto di attesa tra un attacco e l’altro, il timore dell’inaspettato, l’ansia anticipatoria del “Quando sarà la prossima volta?”, la preoccupazione di ciò che il prossimo attacco potrà comportare. E si comincia ad avere paura della paura. A volte, al DP può associarsi l’ansia di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di un attacco, ansia che porta a timori relativi all’essere fuori casa da soli, in mezzo alla folla o in coda, in galleria, in auto, sul bus… È chiamata “agorafobia”.
Reazioni al panico
Di fronte a tutto ciò, i nostri comportamenti si modificano, le nostre abitudini cambiano, il disturbo ci domina e ci limita, allontanandoci dagli altri, dal mondo, dalla vita, oppure lasciandoci addosso un costante velo di preoccupazione e inquietudine.
A volte ricorriamo a specialisti medici per timore di avere una grave malattia. Spesso gli psicofarmaci diventano la nostra stampella, la pillola della felicità, benché se pur riducono la presenza di attacchi, la paura resta.
Possiamo sentire un’estrema necessità di parlare, di confidarci, o al contrario tenere tutto per noi, sperando di averlo sotto controllo; evitiamo i posti, o li affrontiamo programmando la situazione, la vita; possiamo chiedere l’aiuto degli altri, avvilendoci, o starcene per conto nostro e isolarci. Comunque vada, il panico o ci vince o ci incatena. Spesso pensiamo al prima, ricordiamo che “Una volta non ero così”, che affrontavamo la vita. Ora ci dobbiamo confrontare con la demoralizzazione, con l’isolamento, con la sfiducia, la paura, l’incomprensione.
La descrizione è drammatica, ma la via d’uscita esiste e spesso è anche rapida.
La Terapia Breve per gli attacchi di panico
Liberarsi dalle catene del panico è possibile, rivolgendosi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta per sconfiggerlo. Si è visto infatti che si tratta di un problema altamente invalidante, in cui le nostre cognizioni e le nostre azioni hanno un ruolo predominante. Ecco perché diverse terapie si sono concentrate sullo studio del funzionamento di questo problema che pare interessi circa 2 milioni di italiani.
Si capisce come l’attenzione di psicologi e psicoterapeuti sia massima, al fine di ottenere risultati definitivi in breve tempo: alcune terapie, specialmente le Terapie Brevi (come la terapia breve strategica) attestano risultati in meno di 10 sedute, andando dritte al nucleo del problema per risolverlo efficacemente. Un libro molto semplice e interessante che parla di questo argomento è Oltre i limiti della paura, che in poche pagine e con una serie di esempi mostra sia le diverse forme della paura (tra cui, appunto, gli attacchi di panico), sia le strategie usate per liberarsene.
In generale, con tecniche e strategie dirette e specifiche per questo tipo di problema, la persona viene aiutata a riconquistare i propri spazi, a smettere di evitare, a vincere sulla paura, per tornare ad essere lei stessa a dominare la propria vita e a non farsi più dominare dal panico.
Tornare a camminare con le proprie gambe, senza sentirle più tremare.
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi
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Riferimenti bibliografici
Nardone, G. (2000). Oltre i limiti della paura. Superare rapidamente le fobie, le ossessioni e il panico. Milano: Bur.