“Riposati. Un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante” diceva Ovidio, ma non sempre il riposo è qualcosa di così scontato.
L’insonnia è un problema molto comune, che riguarda circa il 10-15% degli Italiani e questo può inficiare gravemente sul benessere psicofisico degli individui. Chi dorme male, chi ha difficoltà ad addormentarsi o a svegliarsi, chi si sveglia molte volte nella notte o si sveglia troppo presto, infatti, valuta con maggior negatività la propria vita, il proprio benessere, la propria sensazione di felicità e persino la percezione di avere una vita significativa.
Tuttavia, grazie alle Terapie Brevi, la maggior parte delle persone risolve i suoi problemi legati al sonno anche dopo un singolo incontro.
Contare le pecore ed altre tentate soluzione disfunzionali
Dopo una giornata piena, stressante, caotica, frenetica e problematica, finalmente puoi appoggiare la testa sul cuscino. Hai desiderato così tanto questo momento, un buon sonno ti depurerà da tutto lo stress accumulato…
E’ questo quello che probabilmente senti ogni sera, ma, puntualmente, questa speranza è accompagnata dall’insonnia, che ti fa svegliare per ogni minimo rumore, anche più volte durante la notte.
E’ qui che inizia il tuo circolo vizioso, è qui che inizia il tuo combattimento notturno, nel quale cerchi con molta difficoltà di riprendere sonno e di riaddormentarti invano. Oltre a “costringerti” a dormire, sicuramente avrai provato altri rimedi, ad esempio nell’immaginario collettivo il rilassamento, la respirazione e la meditazione sono tutte pratiche che dovrebbero conciliare il sonno, ma…non è sempre così! Inoltre anche i farmaci possono essere di aiuto per l’insonnia, se presi in modo corretto e sotto attenta prescrizione medica, ma non sono un rimedio definitivo. Infatti, se ne fai già uso, ti sarai accorto che nelle prime settimane questo rimedio ha funzionato, ma adesso sei di nuovo al punto di partenza.
Tutto ciò accade perché il sonno, come tante altre funzioni del nostro organismo, è un fenomeno spontaneo e naturale, che va al di là del nostro controllo. Proprio perché è un qualcosa di spontaneo, ti sarai sicuramente accorto che nel momento in cui ti sforzi con tutto te stesso di rilassarti e di dormire…ottieni esattamente l’effetto opposto. Come hanno sottolineato alcuni studiosi del comportamento e della comunicazione (Watzlawick et al., 1974), cercare di ottenere volontariamente un fenomeno spontaneo intrappola le persone in un vicolo senza uscita. Ed ecco che la tentata soluzione mantiene in vita il problema, divenendo quindi disfunzionale.
Cosa fare quando contare le pecore non basta?
Ci sono dei piccoli accorgimenti, che puoi mettere in atto sin da ora, per mettere in atto una corretta igiene del sonno. Infatti i comportamenti scorretti, che influiscono notevolmente sulla qualità del sonno sono:
- L’eccesso di attività fisica fino a 4-6 ore prima di andare a letto.
- Non avere una camera da letto tranquilla e accogliente ed orari stabili in cui andare a dormire e svegliarsi.
- Fare, durante il giorno, sonnellini e trastullarsi, prima di addormentarsi, con degli stimoli o con delle attività stimolanti (come ascoltare la musica e guardare la TV), oltre a drink, caffè e fumo.
Tuttavia, però, quando si parla d’insonnia, da sola l’igiene del sonno può non bastare. Dato che la quasi totalità dei casi di insonnia è dovuta infatti a problemi di natura ansiosa, a difficoltà affettive ed emotive o a condizioni di stress.
Per questo è importante lavorare su tali problematiche, anche con terapie brevi e mirate, aiutandosi a ritrovare il sonno perduto, ma per adesso, aiutati mettendo in atto una buona igiene del sonno e prova a dormire sonni tranquilli, nel prossimo articolo “Trascorrere una buonanotte con le Terapie Brevi” ti spiegherò come le Terapie Brevi intervengono nei casi d’insonnia.
Dr Flavio Cannistrà
Direttore dell’Italian Center for Single Session Therapy e dell’Istituto ICNOS
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
American Academy of Sleep Medicine (2001). The International Classification of Sleep Disorders, revised.
A.P.A. (2001). DSM-5. Manuale dei disturbi mentali (5a ed.). Milano: Masson.
Espie, C.A. (2013). Superare l’insonnia. Firenze: Eclipsi.
Karlson, C.W., Gallagher, M.W., Olson, C.A., Hamilton, N.A. (2013). Insomnia Symptoms and Well-Being: Longitudal Follow-Up. In Healt Psychology, Vol. 32 (3), pp. 311-319.