Cos’è una fobia? È una paura intensa e irrazionale che ti fa sentire inerme. È intensa perché più forte di qualunque altra paura. Ed è irrazionale perché la ragione non la scalfisce. Possono dirti: “Ma come, hai paura dei piccioni? E che ti faranno mai, i piccioni?”.
Tu sai che il piccione non ti fa niente, ma sei inerme: di fronte a un piccione, scappi.
Le fobie hanno tante forme. Quella dei piccioni fa parte delle fobie degli animali. Tra le più comuni ci sono le fobie degli ambienti naturali: altezze, temporali, acqua, ecc. Ci sono quelle del sangue, iniezioni, ferite e procedure mediche in generale. E le fobie di situazioni specifiche: trasporti pubblici, ponti, tunnel, aerei, luoghi chiusi, e così via.
Comunque, come detto, le fobie hanno forme infinite. L’unico limite è la nostra immaginazione. Purtroppo.
Come possiamo risolverle? C’è poco da fare: se si tratta veramente di una fobia conclamata, occorre bussare allo studio di uno psicologo.
E allora usiamo una comunicazione paradossale: come posso peggiorare le mie fobie?
Ecco 4 paradossali consigli:
1) Scappa. Pessoa diceva: “Porto addosso le ferite di tutte le battaglie che ho evitato”. Più evito, più mi confermo che ho paura. Quindi continuare a scappare è un ottimo modo per alimentare le tue fobie.
“Ma se ho paura come faccio a non scappare?!”
Questa è un’ottima osservazione… Ti pongo una domanda: a che distanza puoi arrivare dalla tua fobia? 10 metri? 9? O per quanti secondi resisti, se per esempio si tratta della paura di un luogo chiuso: 2? 4 secondi? Insomma: fino a quanto riesci a resistere prima di scappare? È la prima domanda da porsi per affrontare la fobia.
2) Parla. Parlare dà tanto sollievo. D’altronde cosa si fa dallo psicologo? Si parla! (Non da me: io faccio parlare poco e do i compiti a casa). Certo, parlarne tanto è un ottimo metodo per tenere in testa quella paura. Che diventa un parassita fastidioso attaccato alla schiena…
“Spesso però ne parlo e sto meglio”
Vero. Ma dimmi: lì per lì o per sempre?
“Cioè?”
Se parlarne risolve il problema, più ne parli meno dovresti avere paura.
“Uhm, beh…”
Naturalmente è più complesso di così. Ma è altrettanto vero e dimostrato che parlare costantemente di cose che fanno molta paura finisce per amplificarle. Col risultato che la paura diventa un’ombra che ti segue dappertutto.
3) Chiedi aiuto. Chiedere aiuto è segno di maturità. Purtroppo è anche una carta che comporta sacrifici. Se la giochi ogni volta che hai paura ti convincerai che senza aiuto sei spacciato. Le fobie sono infide e contano sul fatto che di fronte a loro ti senti piccolo e impotente.
4) Ignorala. Sun Tzu, grande stratega militare della nostra storia, diceva: “Conosci il tuo nemico”. Studialo, avvicinati, osservane le caratteristiche e trova i suoi punti deboli. Puoi fare esattamente il contrario per peggiorare la fobia. Questo quarto consiglio paradossale rinforza i precedenti.
E ora che abbiamo scoperto come peggiorare il nostro problema, forse abbiamo trovato qualcosa da fare per renderlo meno spaventoso?
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Terapia Breve Strategica
e Ipnositerapia
Riferimenti bibliografici
Nardone, G. (1993). Paura, panico, fobie. Milano: Ponte alle Grazie.
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