“Tutte le cose che mi piacciono sono illegali, immorali oppure fanno ingrassare” diceva Alexander Woollcott.
Non è un caso che il peccato di gola rientri tra i 7 vizi capitali e non è nemmeno un caso che il primo peccato nel giardino dell’Eden sia stato causato da un succoso frutto proibito.
Probabilmente al tempo una mela poteva essere il cibo più ambito del mondo, mentre invece al giorno d’oggi le tentazioni di gola sono ben altre.
Abbiamo così tanti tipi di cibi, che stimolano le papille gustative, che perdere il controllo risulta particolarmente facile. E così, oltre allo stomaco, può aprirsi il circolo vizioso dell’abbuffata.
Ed anche di questo si occupa la Terapia Breve.
Cogito ergo food
L’abbuffata può essere interpretata in vari modi e può avere radici differenti.
Il semplice esubero, seppur ripetuto e frequente, non rientra in un contesto patologico. D’altronde chi non si è mai abbuffato?
Il problema può sorgere, però, quando c’è un consumo di ampie quantità di cibo in un breve periodo, associato a una sensazione di perdita di controllo sull’assunzione degli alimenti ed accompagnato da sentimenti di autodenigrazione.
Questo comportamento viene chiamato dal DSM-5 “Binge Eating Disorder”, o Sindrome da Alimentazione compulsiva, ed è un disturbo del comportamento alimentare.
Le persone con il Binge Eating mostrano un’intensa preoccupazione riguardo al proprio comportamento, sia per la sensazione di perdita di controllo che provano, sia per le implicazioni che le abbuffate possono avere sul peso corporeo e sulla salute.
E quando non si riesce più ad avere il controllo, la cosa che risulta più naturale da fare è cercare di riprendere il controllo… Alimentare, Watson.
Il controllo senza controllo: come fermare le abbuffate
“Se non te lo concedi, sarà irrinunciabile; se te lo concedi, potrai rinunciarci”.
Questo atteggiamento è il primo passo per contrastare quello che normalmente si fa quando il cibo viene visto come un problema.
Negarsi il cibo, appunto, lo rende irrinunciabile e allora potrebbe essere più facile esplodere e cedere nuovamente ad una lussuriosa abbuffata.
Accomodati pure: ecco le tre portate della Dieta Paradossale
Iniziamo dall’antipasto: ti invito ad immaginare, ogni mattina, i cibi che ti piacciono di più e ad immaginare come li mangeresti, nell’ambiente più piacevole e nel modo più rilassato.
Una vera e propria degustazione mentale.
Ma proseguiamo: cioccolata, caramello, patatine, merendine, formaggio, pasta… Ne hai voglia? Conceditele ! Afferra il cibo che brami, scartalo, spalmalo, odoralo e poi assaporalo, una, due, anche tre volte…
Spesso non servirà nemmeno arrivare alla terza porzione che, d’improvviso, l’oggetto del desiderio diventerà disgustoso. Se invece ti frenerai, il desiderio aumenterà.
Impara a concederti ciò che più desideri, per renderlo controllabile.
Ed arriviamo all’ultima portata. Ovviamente c’è un luogo e un tempo per ogni cosa. Quindi dopo aver degustato mentalmente ciò che vuoi mangiare ed averlo scelto con cura e sentimento, sarà necessario passare all’azione, che si terrà in un contesto preciso: quello dei tre pasti principali, cioè colazione, pranzo e cena.
Sono certo che stai chiedendo: “Tutto?! E se volessi mangiare 1 kg di gelato a pasto? In una settimana diverrei una balena!”.
La logica che Nardone spiega nella sua “Dieta Paradossale” è un’altra: inizia a concedertelo, senza restringerti, così il desiderio non diventerà dilagante, ma sarà più sotto controllo.
Riuscirai ad avere il controllo senza mantenere il controllo.
Quindi riassumendo: mangia ciò che desideri, sia nella quantità che nella qualità, solo e soltanto all’interno dei tre pasti principali.
“E se cedo e mangio qualcosa al di fuori?”. “Dovrai mangiare cinque porzioni di quella cosa”. Per dirla alla Jumanji: “In cucina dovrai stare e per 5 volte te lo dovrai mangiare”.
Bibliografia
Nardone G., Valteroni E. (2014). Dieta o non dieta. Per un nuovo equilibrio tra cibo, piacere e salute. Ponte alle Grazie
Nardone, G. (2007). La dieta paradossale. Milano: Ponte alle Grazie, pp. 96-98.
Milanese R., Milanese S. (2019). Alimentazione: falsi miti e inganni del marketing. Alpes
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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