La bocca pizzica, brucia o addirittura sembra ustionata. Oppure dà un senso generale di dolore o fastidio, senza alcuna causa apparente.
Ti trovi probabilmente di fronte alla sindrome della bocca urente, una condizione di cui si sa ancora poco rispetto alle cause e il cui trattamento è principalmente sintomatico.
Tuttavia, una serie di studi hanno mostrato che la psicoterapia può essere fortemente di aiuto. Oggi cerchiamo di dare qualche informazione e qualche suggerimento su questo disturbo invalidante, sempre nell’ottica delle Terapie Brevi.
Sintomi della bocca urente
La sindrome generalmente interessa tutti e due i lati della bocca e buona parte della lingua, ma può estendersi anche a labbra e palato, o all’interezza della bocca. Può durare per mesi, anche anni, ed è importante perciò curarla velocemente.
Come detto, si può arrivare da un fastidio moderato a un bruciore ustionante, e spesso peggiora nell’arco della giornata: leggera o assente appena svegli, e via via più intensa col passare delle ore. A volte il dolore si presenta tutti i giorni, altre volte va a fasi alterne, spesso dipende dalla persona.
Mancano invece i segni: se i sintomi sono le manifestazioni soggettive della presenza di un disturbo (in parole semplici, cosa tu senti e provi), i segni sono dei riscontri oggettivi (cioè cose che il medico può vedere o valutare tramite l’osservazione, l’auscultazione o gli strumenti medici).
Ecco, in questa sindrome mancano proprio i segni: c’è, ma non si vede.
Cosa evitare di fare se soffri per la sindrome della bocca urente
Parlare. Ok, lo so che non è sempre possibile, ma di sicuro non aiuta. Allo stesso modo, cibi caldi, acidi o piccanti non aiutano, anzi, peggiorano la situazione.
Al contrario, mangiare e bere cibi e bevande freddi (magari trattenendo un cubetto di ghiaccio in bocca), dormire, rilassarsi e distrarsi sembra essere spesso di aiuto.
E questo potrebbe essere fortemente connesso al discorso “cause”.
Cause della sindrome della bocca urente
Come detto, le cause sono per lo più sconosciute. Questo è uno dei motivi che ha spinto a lavorarci anche con la psicoterapia, trattandosi con molta probabilità di un problema fortemente psicosomatico (e se ti interessa l’argomento, leggi il libro Disturbi psicosomatici).
Infatti, non è raro che la sindrome della bocca urente sia associata ad altri problemi, come:
- mal di testa
- mal di schiena cronico
- sindrome del colon irritabile
- dismenorrea (dolore durante le mestruazioni)
- bolo isterico (la sensazione di avere qualcosa in gola che non si riesce a deglutire – un mio cliente diceva di sentirsi in gola “una specie di gnocco che cerco inutilmente di deglutire”).
Sono tutti disturbi somatoformi o di possibile natura psicosomatica, cioè disturbi evidentemente fisici (se ti fa male la schiena, ti fa male la schiena), ma che potrebbero avere un’origine psicologica.
Infatti, è anche possibile che chi è vittima della bocca urente soffra anche di problemi legati a:
- ansia
- depressione
- disturbi della personalità (cioè problematiche molto legate al proprio modo di essere, al carattere se vogliamo)
Psicoterapia per la sindrome della bocca urente
Per farla semplice, nel momento in cui il problema nasce da stati emotivi particolari, può darsi che questi siano dovuti a dei periodi, degli stati transitori, oppure a delle caratteristiche più stabili della persona, che sfociano infine, magari ciclicamente, in problematiche come questa.
Viene allora facile pensare che, migliorando il proprio stato emotivo, anche la sintomatologia fisica migliorerà di conseguenza. Non possiamo mai darlo per scontato, ma è proprio per questo che i ricercatori si sono messi in moto per studiare gli effetti della psicoterapia su questo problema. E i risultati sono incoraggianti.
Anzi, è sempre più largamente mostrato che la psicoterapia per la sindrome della bocca urente può essere un valido supporto alle cure già presenti, spesso anzi è cura principale (sebbene l’aspetto farmacologico per alleviare i sintomi sia importante). Lavorare sugli aspetti emotivi ha facilmente ripercussioni positive su questo tipo di problematiche.
Si può poi unire il lavoro di Terapia Breve con l’ipnosi, che può aiutare a ridurre la sensazione di dolore e fastidio.
Suggerimenti di Terapia Breve per la sindrome bocca urente
La terapia per questo genere di problematiche generalmente è molto personalizzata. Se la sindrome della bocca urente è poi fortemente connessa con stati ansiosi o depressivi, lavorare su questi tramite la Terapia Breve può di conseguenza diminuire o far cessare i suoi sintomi.
Ma già da queste pagine si possono trarre un paio di utili stratagemmi dalle Terapie Brevi:
-
Rilassati
Specialmente se sei una persona fortemente ansiosa, dovresti provare a rallentare un po’ i ritmi. L’ansia e lo stress costanti e prolungati possono impattare negativamente sul metabolismo, come hanno mostrato numerose ricerche. Imparare a rilassarsi può essere di grande aiuto.
Se non sai da dove cominciare, prendi questa abitudine: medita tutti i giorni per 10 minuti. Trovati 10 minuti in cui ti siedi, chiudi gli occhi, e ti concentri sul tuo respiro. Nient’altro. Se arrivano dei pensieri non fa nulla: torna a concentrarti sul respiro.
Benché da sola non sia una terapia, la meditazione ha mostrato di dare numerosi benefici, anche se praticata solo 10 minuti al giorno. E se non riesci a trovare dieci minuti al giorno per stare fermo, con gli occhi chiusi, ad ascoltare il tuo respiro… sì, molto probabilmente hai un problema di ansia e stress!
2. Scrivi
Fu una delle prime cose che scrissi quando aprii questo blog: scrivere fa incredibilmente bene. Io scrivo da anni e di recente sto riprendendo l’abitudine a farlo tutti i giorni. Scrivere permette di elaborare i vissuti, le emozioni, le esperienze della propria giornata e della propria vita. Ed è incredibile quante ripercussioni positive può avere.
Anche qui, per cominciare ti bastano 10 minuti. Puoi scrivere il classico “Caro diario” o, come ho detto nell’articolo Scrivimi di quando stai male, puoi scrivere direttamente a me (“Caro Dottor Cannistrà”, “Caro doc”, “Caro Flavio”… come preferisci). Metti la penna sul foglio e lasciala andare, senza pensarci troppo. Anche qui, falla diventare una pratica costante.
Conclusioni
Ci sarebbe ancora molto che si può dire sulla sindrome della bocca urente e sui trattamenti brevi dei problemi fisici.
Se vuoi saperne di più, il libro che ti consiglio, e di cui ho accennato poco più sopra, si chiama proprio Disturbi psicosomatici, di Trombini e Baldoni. Ti può dare una semplice e ampia prospettiva su come psiche e corpo siano saldamente e costantemente connessi tra loro, “nella salute così come nella malattia”, è il caso di dirlo.
Quello che devi tenere a mente, comunque, è l’importanza della psicoterapia (e delle Terapie Brevi in particolare) con questo tipo di problematiche. Infatti, spesso tendiamo a scordarci che mente e corpo sono distinti solo per convenzione: tu sei mente e corpo.
Così, se stai male fisicamente, questo si ripercuote sulla tua parte emotiva e psicologica in generale; allo stesso modo, se qualcosa non va dal punto di vista affettivo, comportamentale o, appunto, “psicologico”, anche il tuo corpo potrà risentirne.
Se vuoi, puoi usufruire della Terapia Online, che è efficace come la terapia in studio. Contattami per avere maggiori informazioni.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia Seduta Singola
Ipnosi
Vuoi rimanere aggiornato su tecniche, strategie e informazioni di Terapia Breve?
Oppure cerchi uno psicologo a Roma, Monterotondo o online?
Compila il modulo qui sotto:
compila la parte “Come posso aiutarti” se vuoi un appuntamento, o lasciala vuota per iscriverti alla mia newsletter.
Bibliografia
Bergdahl, J., Anneroth, G. & Perris, H. (1995). Cognitive therapy in the treatment of patients with resistant burning mouth syndrome: A controlled study. Journal of Oral Pathology and Medicine, 24(5):213-5
Castelnuovo, G. et al. (2016). Psychological Treatments and Psychotherapies in the Neurorehabilitation of Pain: Evidences and Recommendations from the Italian Consensus Conference on Pain in Neurorehabilitation. Frontiers in Psychology, 19.
Trombini, G. & Baldoni, F. (2001). Disturbi psicosomatici. Milano: Il Mulino.
Zakrzewska, J.M., Glenny, A.M. & Forssell, H. (2001). Interventions for the treatment of burning mouth syndrome. Cochrane Database Syst Rev, 2001, 3.