Quando si può davvero parlare d’insonnia? Generalmente sono necessarie tre condizioni per parlare di insonnia:
1. Nonostante le condizioni per avere un sonno adeguato, non riesci a dormire;
2. Questa difficoltà si verifica frequentemente e per periodo di tempo continuo;
3. Nella giornata successiva percepisci stanchezza, malumore, difficoltà di attenzione e concentrazione, irritabilità ecc.
Come ho già scritto nell’articolo “Nessun dorma: quando l’insonnia disturba il benessere psicofisico”, questa problematica può diventare davvero invalidante per la tua salute fisica e mentale ed inoltre andando a mettere in atto, con le migliori intenzioni, dei comportamenti per superare il problema, potresti ritrovarti ancor più invischiato nel circolo vizioso dell’insonnia.
Perciò rivolgersi ad uno Psicologo è molto indicato per questo tipo di problema, in quanto vengono bloccate in breve tempo (a volte anche un solo incontro) queste tentate soluzioni alla base dell’insonnia, che spesso mantengono e peggiorano il problema.
3 alleati contro l’insonnia
Per arginare questo problema le Terapie Brevi utilizzano diverse tecniche, te ne voglio spiegare almeno tre:
- Rilassati fino allo sfinimento. Non appena ti infili nel letto, spengi subito la luce con l’intento di dormire, ma se non riesci ad addormentarti nel giro di 10-15 minuti, alzati e vai in un’altra stanza, dove devi cercare di fare qualcosa di rilassante. Dopo averla fatta, torna a letto solo quando sei molto assonnato. Se ancora non ti addormenti, ripeti questa operazione più volte. Fai così quante volte necessario durante la notte.
- Abbandona i tuoi pensieri su un cuscino di carta. Prima di andare a dormire “deposita” su un foglio di carta tutti i pensieri che affollano la tua mente. Scrivi di getto tutto ciò che ti preoccupa, che ti spaventa, che ti fa arrabbiare o che ti rendere triste. Non badare alla punteggiatura o se usi o meno parolacce. Tanto nessuno lo leggerà, nemmeno tu. Infatti quando senti di aver scritto tutto, tutto, tutto, non rileggere e fai del foglio ciò che vuoi: buttalo, fallo in mille pezzi, brucialo o nascondilo. Dopodiché puoi metterti a letto.
- Fai l’ordalia. Quali sono le cose che odi fare? Pulire il forno, lucidare il parquet o cose simili? Bene. Prova da qui alle prossime 2 settimane a fare questo: ogni volta che ti metti a letto avrai due opzioni o ti addormenti in 15 minuti o ti alzi e vai a fare ciò che più detesti.
Raccontati una nuova favola della buonanotte
Se, però, ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto più concreto e strutturato, rivolgiti ad uno Psicologo, anche online, che in tempi brevi ti aiuterà a risolvere e superare la tua insonnia.
A volte, infatti, ciò di cui hai bisogno è di ristrutturare la percezione del tuo problema, andando quindi a creare un nuovo racconto, per permetterti di tornare a trascorrere una buonanotte con sogni d’oro.
Dr. Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
American Academy of Sleep Medicine (2001). The International Classification of Sleep Disorders, revised.
A.P.A. (2001). DSM-5. Manuale dei disturbi mentali (5a ed.). Milano: Masson.
Espie, C.A. (2013). Superare l’insonnia. Firenze: Eclipsi.
Karlson, C.W., Gallagher, M.W., Olson, C.A., Hamilton, N.A. (2013). Insomnia Symptoms and Well-Being: Longitudal Follow-Up. In Healt Psychology, Vol. 32 (3), pp. 311-319.