Ciorian EM affermava: “Taluni hanno sventure; altri ossessioni. Quali sono maggiormente da compiangere?”
Sì, perché i rituali che la persona con Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) mette in atto sono involontari, inevitabili ed irrefrenabili. Questi rituali possono essere eseguiti per prevenire qualcosa (“Se faccio questo, allora quella cosa non succederà”), per propiziare qualcosa (“Se faccio così, sicuramente accadrà questa cosa”) oppure per riparare a qualcosa che è già successo (“Se faccio questo, quella situazione si aggiusterà”).
La trappola in cui finisce per rinchiudersi la tua mente, non ha nulla di assurdo, anzi: le ossessioni e il DOC si strutturano e si autoalimentano sulla base di presupposti logici, rigidi e restrittivi che, estremizzati e ripetuti nel tempo, ti portano a mettere in atto dei comportamenti stereotipati.
La terapia breve è estremamente efficace nel combattere definitivamente questo tipo di problema, proprio perché è in grado di oltrepassare i normali percorsi razionali e risolvere il tuo problema attraverso strategie e manovre specifiche e concrete.
“Puliti e ordinati”
La paura dello sporco, delle contaminazioni, la ricerca di un controllo e di un ordine assoluto e definitivo, il perfezionismo in tutte le sue sfaccettature a casa, a lavoro, nello studio, nelle relazioni, la necessità asfissiante di ordine, controllo e simmetria: sono tutte manifestazioni di un DOC.
Una persona che ha questo tipo di pensiero e che, di conseguenza, mette in atto dei comportamenti per placare la sua ansia dello sporco, del disordine, dell’imperfezione, si trova completamente bloccata nei suoi rituali.
Perché?
Nel tentativo di sedare l’ansia, pulisci la casa più e più volte facendo attenzione ad ogni angolo. Quest’azione ha un effetto rassicurante e ti conferma che, siccome hai pulito, non possono esserci germi.
Più passa il tempo e più ripeti questa tentata soluzione che, a lungo andare, diventa il problema: la casa viene pulita innumerevoli volte al giorno, tanto che pulire occupa gran parte della giornata e condiziona la tua vita.
Quella che inizialmente era una strategia per bloccare l’ansia, adesso è ciò che la alimenta e la rende sempre più reale. Quindi, sono necessari sempre più lavaggi ed altri rimedi per sterilizzare tutto.
Il fatto che non sia verificato un contagio è la prova provata e inconfutabile che la contromisura adottata (la pulizia) funziona.
I dubbi aumentano, l’ansia che in un primo momento, grazie al pensiero dell’esecuzione del rituale, era diminuite, ora è più forti e ti pervade subito dopo aver pulito.
Che fare per uscire da questa trappola?
Immagino che se soffri di un disturbo ossessivo compulsivo ciò che metti in atto non ha nulla di razionale, ma non puoi farne a meno.
Ed il problema deriva proprio dal fatto che stai tentando di bloccare un qualcosa di irrazionale, utilizzando la ragione.
Il risultato è che non funziona…
La Terapia Breve, attraverso la creazione di uno specifico “contro-rituale” pensato e realizzato sulla base della logica che sottostà al problema, sulla tua specificità e sulle tue risorse, permette di sfruttare l’ossessione contro l’ossessione stessa e sconfiggerla.
La media delle mie terapie è stata di circa 4 incontri, grazie anche alla mia formazione in Terapia a Seduta Singola, questo a dimostrazione che per la maggior parte dei problemi, compreso il Disturbo Ossessivo Compulsivo, bastano pochi incontri di Terapia Breve per risolverlo definitivamente.
E tu? Hai avuto esperienze di psicoterapia con il DOC? Sarebbe davvero prezioso se volessi lasciare il tuo commento qui sotto.
Bibliografia
Bartoletti A., Nardone G. (2018). La paura delle malattie. Firenze: Ponte alle Grazie
Nardone G., Portelli C. (2013). Ossessioni, compulsioni, manie. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi. Firenze: Ponte alle grazie.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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