“Sto bene con il mio partner? La mia relazione mi soddisfa?” . Probabilmente quasi tutte le persone, in una storia d’amore, si sono posti, prima o poi, questa domanda. Ed è del tutto normale.
Ma spesso questa domanda diventa l’effetto domino di tante altre domande rimbombanti, petulanti, eccessive, incontrollabili, asfissianti: “E se non fosse il partner giusto?”, “Se non mi è piaciuto quel bacio come la prima volta vuol dire che non lo amo più?”, “Sono veramente attratto da lei/lui
Domande che diventano spesso affermazioni, che, però, a loro volta si ritrasformano in dubbi: “Forse non lo amo veramente”, “Se non lo penso sempre, significa che non lo amo”, “Oggi mi è piaciuto stare da sola e non l’ho mai chiamato forse allora non lo amo” ?”, “A volte l’idea di fare sesso col mio partner non mi eccita, allora non sono attratto”, “Se penso ad altre persone, allora non è la persona giusta per me”.
Ed è proprio quando le domande e i dubbi diventano eccessivamente frequenti e intensi da limitare il funzionamento sociale e lavorativo della persona, che possiamo parlare di Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) da relazione. Ragion per cui voglio parlarti di questo argomento con l’aiuto delle Terapie Brevi.
“Sei la mia ossessione”: doc sulla relazione e/o sul partner
Tutte le relazioni di coppia sono contraddistinte da alti e bassi: momenti in cui la soddisfazione per il rapporto è massima, che si intervallano a periodi non propriamente rosei o di crisi vera e propria.
Queste variazioni però sono gestite ancora più difficilmente da chi ha un Doc da relazione. Inoltre le ossessioni di tipo relazionale, spesso, compaiono o aumentano di fronte ad un aumento nell’investimento nella relazione: convivenza, matrimonio, nascita di un figlio, presentare il partner ai propri amici o familiari.
Inoltre in base alla natura e al tipo di ossessioni predominanti possiamo distinguere due sottotipi:
– Doc da relazione con ossessioni circa la relazione
– Doc da relazione con ossessioni circa la qualità e le caratteristiche del partner
Nel primo caso, il dubbio è centrato sulla natura della relazione e sui sentimenti provati, si concretizza con domande quali “lo amo abbastanza?”, “lo amo davvero?”, “i miei sentimenti sono abbastanza intensi?”, “se non penso al mio partner tutto il giorno, vuol dire che non ne sono più innamorato/a?”. A tali domande spesso si associano confronti con relazioni precedenti o con periodi diversi della stessa storia d’amore.
Nel secondo caso, l’ossessione riguarda le caratteristiche del partner, fisiche ed estetiche, le abilità sociali, le competenze, la stabilità emotiva, l’intelligenza. La persona può essere attanagliata da dilemmi quali “E’ abbastanza attraente/bello/simpatico?”
Oltre i dubbi anche i fatti: come gestire le ossessioni accompagnate dalle compulsioni
Oltre alle ossessioni, può manifestarsi anche un’ampia gamma di compulsioni quali:
– monitoraggio continuo dei propri sentimenti e pensieri verso il partner e la relazione e il ricorso a feedback esterni per valutarli (ad esempio valutare l’amore del partner sulla base della quantità di tempo speso insieme)
– ricerca di rassicurazioni e auto-rassicurazione
– confronti tra la caratteristiche e i comportamenti del proprio partner e quelli di altri potenziali partner
– neutralizzazioni (ad esempio, tentare di annullare le ossessioni pensando a dei momenti felici vissuti col partner)
– evitamento di quelle situazioni che possono fare da innesco alle ossessioni (evitare di uscire con coppie di amici considerate perfette, vedere commedie romantiche e altre circostanze che fanno scattare confronti).
Risulta chiaro che queste compulsioni nascono con il nobile fine di prevenire l’insorgenza delle ossessioni e l’ansia, ma, a lungo termine si rivelano delle strategie disfunzionali.
Infatti l’evitamento non permette di smentire la “presunta pericolosità” delle situazioni . La richiesta di rassicurazione, confidando al proprio partner eventuali dubbi, consente di attenuare il senso di colpa cercando nell’altro l’assoluzione, ma possono generare ulteriori problematiche sia per la propria vita sia per quella del partner.
Attraverso un percorso di Psicoterapia Breve mirato e personalizzato potrai uscire dalla prigione mentale che ti conduce a dover mettere in pratica delle azioni (o pensieri) ripetitivi per alleviare l’ansia, mediante soluzioni efficaci.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Mancini F. (a cura di) (2016). La mente ossessiva. Curare il Disturbo Ossessivo-Compulsivo. Milano: Raffaello Cortina Editore
Nardone, G., Portelli, C. (2013). Ossessioni, compulsioni, manie. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie.