A tutti noi è capitato di pensare alla morte: la nostra, quella altrui, al suo significato, a cosa verrà dopo di essa, ecc…
La paura di morire e della morte è un timore che ci portiamo tutti con noi in alcuni momenti della vita.
Quando il pensiero sporadico e transitorio della propria morte e/o di quella delle persone care si trasforma qualcosa di ricorrente, pervasivo, angosciante tanto da non permettere alla persona di vivere serenamente la propria quotidianità, non parliamo più di un semplice pensiero ma di una vera e propria ossessione mentale.
Che cos’è un’ossessione?
Un pensiero o un’immagine ricorrente, che si affaccia alla mente e che è difficile da scacciare.
La persona ossessionata dalla morte è costantemente invasa pensieri, domande o immagini intrusive inerenti la morte (propria o di persone care) accompagnati da stati di profonda angoscia, paura e ansia, a volte anche con sintomi fisici intensi.
Spesso i pensieri e le ossessioni per la morte prendono il sopravvento anche durante il sonno, insinuandosi anche nei sogni.
Le Terapie brevi sono un trattamento molto efficace per le ossessioni mentali. Hanno infatti lo scopo di portare la persona ad avere un controllo del pensiero ossessivo bloccando completamente le soluzioni disfunzionali che lo mantengono in vita e lo alimentano.
Quali sono le tentate soluzioni disfunzionali?
Quando si è vittima di pensieri o immagini ricorrenti, la soluzione tentata di solito è quella di cercare di scacciare il pensiero, o di evitare di pensare. Di fare cioè in modo di impedire al pensiero di presentarsi o di ripetersi.
Lo scacci, lo mandi via, lo eviti… ma nonostante tutti i tuoi sforzi, si ripresenta!
Questa soluzione non funziona un granché, giusto?
Questa modalità di affrontare la paura e le sensazioni inerenti la morte è la più comune: la persona cade nel paradosso del “controllo che fa perdere il controllo” ovvero più cerca e si sforza di non pensarci più ci penserà!
Sappiamo bene come non si può pensare di non pensare, perché pensare di non pensare è già pensare!
In pratica più si cerca di scappare dai propri fantasmi più i fantasmi ci inseguono ed è così per l’ossessione della morte!
Oltre a questo, i pensieri intrusivi che arrivano sono domande a cui non si può rispondere perché l’unica risposta immaginabile è “non si può sapere”.
La persona cerca, però, di trovare risposte a domande che non ne possono avere e così facendo avrà nuove domande che daranno vita a nuove risposte che daranno vita a nuove domande. Un vero e proprio loop!
Si viene a creare un circolo vizioso di domande e risposte che alimenta l’ossessione che diventa un vero e proprio tarlo mentale.
Cosa fare?
Con la terapia breve in poche sedute, solitamente meno di dieci, si risolvono i pensieri ossessivi definitivamente.
Uno degli approcci di terapia breve che più condivido nella risoluzione dei pensieri e delle immagini ossessive, prevede l’uso delle cosiddette tecniche paradossali.
Una di queste puoi provare a metterla in pratica già da subito, ma ci tengo a ribadire che niente può sostituire il consulto di uno specialista.
Ad esempio, se il problema è un’ossessione che si ripete continuamente, il terapeuta può indicare di andare volontariamente a cercarla in un certo spazio di tempo. In altre parole, la persona crea degli spazi giornalieri ben precisi, come ad esempio 5 minuti ogni 3 ore, in cui va volontariamente a pensare quelle immagini o quei pensieri ricorrenti.
Una soluzione che puoi provare a mettere in pratica, almeno in una fase iniziale, è quella di usare la tecnica della distrazione. Quando il pensiero viene, dedicati ad altri compiti, che portino la tua mente altrove; come vedi non ti dico di “scacciare” il pensiero (altrimenti ricalcherei la tentata soluzione disfunzionale), ma di trovare impieghi, compiti, distrazioni che ti permettano di farlo scivolare via.
Se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto in più, puoi rivolgerti ad uno Psicologo.
Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.
Bibliografia
Nardone, G. (1993). Paura, Panico, Fobie. La terapia in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie.
Watzlawick, P., Weakland, J., Fisch, R. (1974). Change. La formazione e la soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio, 1975.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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