Pensieri catastrofici: fare una tempesta in un bicchiere d’acqua

Un meteorite può colpirti mentre stai facendo una passeggiata o mentre stai andando a lavoro. È una possibilità, ma così remota che normalmente non ci pensi. I catastrofisti, invece, sì.

La verità è che tutti noi, ogni tanto, facciamo dei pensieri catastrofici e sprofondiamo in un oceano di scenari apocalittici e improbabili.

Ti sarà sicuramente capitato di iniziare la mattina col piede sbagliato e pensare che il resto della giornata sia destinato ad andare uno schifo.

Succede…

Quando, però, questo modo di pensare diventa la norma c’è un problema.

Ma che cos’è il pensiero catastrofico?

Il pensiero catastrofico è un’idea intensa e pervasiva che ti porta ad immaginare i peggiori scenari possibili, a nutrire una serie di credenze irrazionali che finiscono per influenzare i tuoi atteggiamenti, comportamenti e decisioni.

Se sei una persona ossessionata dai pensieri catastrofici tendi a vedere conseguenze negative in tutto ciò che accade.

Se hai mal di pancia, hai timore di andare dal medico perché sospetti che possa trattarsi di un tumore maligno. Se hai a che fare con del fuoco, nella tua mente appare l’immagine di un’ustione di terzo grado a causa di qualche disattenzione.

Quando sali su un aereo, inizi ad immaginarti mentre indossi il giubbotto di salvataggio.

Questi pensieri e queste convinzioni prendono il sopravvento su di te, anche se non ci sono motivi ragionevoli o indizi affidabili che ti confermino che sta per succedere qualcosa di spiacevole o un disastro.

Il fatto di non avere prove a sufficienza non fa scomparire il pensiero catastrofico…anzi! Lo peggiora. Perché meno prove trovi e più pensi che qualcosa di imprevedibile sta succedendo.

Non riesci ad interrompere i pensieri ed hai un alto dispendio di energie.

E così…scateni una tempesta in un bicchier d’acqua

Ed hai la sensazione di annegare!

I pensieri catastrofici generano preoccupazione, ansia e paura di vivere.

Infatti, secondo alcuni studi, i pensieri catastrofici da ansia sono stati collegati a una maggiore tendenza ad arrabbiarsi ed esprimere la rabbia in modo disadattivo.

Sono stati anche collegati a idee di vendetta e risentimento, nonché a una minore tolleranza al dolore.

È chiaro che…se pensi continuamente a ciò che di terribile può accaderti, ti senti in ansia, triste e tenderai ad essere più suscettibile.

Come mettere definitivamente “ko” i pensieri catastrofici

Ecco alcuni suggerimenti:

1. Appuntamento con le catastrofi

Se i pensieri catastrofici possono arrivare in qualsiasi momento della giornata, cerca di programmarli affinché capitino ad una precisa ora del giorno, ogni giorno.

Prova dire a te stesso: “Oggi voglio che arrivino alle 17.00”. Aspetta l’orario prescelto continuando a prepararti a riceverli.

Quando sopraggiunge l’orario del vostro appuntamento, dopo esserti sistemato comodamente, punta una sveglia che suoni dopo mezz’ora.

Da quel momento, e fino a quando la sveglia non suonerà, richiama alla mente tutte le paure che di solito arrivano spontaneamente, cercando di esasperarle fino a trasformarle in fantasie catastrofiche.

Quando sarà passata la fatidica mezz’ora e la sveglia suonerà, alzati e sciacquati la faccia per poi riprendere ciò che stavi facendo prima dell’esercizio.

2. Compilare il diario dei pensieri catastrofici

Procurati un block notes e portalo sempre con te.

Ogni volta che i sintomi si presentano rispondi alle seguenti domande, annotando sul taccuino:

  • Che giorno è?
  • Che ora è?
  • Dove mi trovo?
  • Sono solo/a o in compagnia?
  • Quali sono i miei pensieri in questo preciso momento?
  • Quali sensazioni sto provando?

3. Guardare le catastrofi alla moviola

Se sei ossessionato da immagini e scene spaventose che si presentano alla mente come scene di un film, per interrompere la proiezione puoi aiutarti con questa stratagemma: fai scorrere le sequenze del film a ritroso, come quando un tempo si riavvolgevano le pellicole e le immagini si muovevano all’indietro. Ripeti questo esercizio due volte al giorno, fino a quando non avverti un sostanziale cambiamento nel contenuto delle scene spaventose (un paio di settimane dovrebbero essere sufficienti).

Comincia a dar pace ai tuoi pensieri, evitando di fertilizzarli.

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Bibliografia

Bartoletti A. (2019). Pensieri brutti e cattivi. Ossessioni tabù: come liberarsene. Milano: Le Comete Franco Angeli.

Frey, L. et. Al. (2013) Pain intensity mediates the state-trait catastrophizing relationship: a path analysis study. The Journal of Pain; 14(4): S21.

Martin, R. C., Vieaux, L. E. (2013) Angry thoughts and daily emotion logs: Validity of the Angry Cognitions Scale. Journal of Rational-Emotive and Cognitive Behavior Therapy; 29: 65-76.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

 

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