“Niente è più difficile, e quindi più prezioso, dell’abilità di saper prendere decisioni.”
Napoleone Bonaparte
È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di dover prendere una decisione difficile. E, ancora più difficile è dover prendere una decisione a fronte della decisione di un altro.
Mi riferisco a quelle situazioni in cui la tua scelta è subordinata alla scelta che qualcun altro ha già preso. Ad esempio,
- Il tuo partner ha avuto un trasferimento lavorativo in un’altra città: lo segui o non lo segui?
- Hai finito il liceo e tuo padre già ha deciso cosa farai e ti vede iscritto a medicina per seguire le sue orme: prendi la sua strada o ne scegli un’altra?
- Hai subito un tradimento, ma poi la persona è tornata sui suoi passi: la perdoni o chiudi per sempre?
Gli esempi possono essere infiniti.
Ciò che rende difficile una decisione, però, non è la scelta, ma la consapevolezza dei suoi effetti.
E così prende il sopravvento la paura: di fare la scelta sbagliata, di essere giudicati, di non essere all’altezza e così via.
E più pensi di dover prendere quella decisione, più rimandi e più decidere diventa difficile.
Anche non scegliere è, di fatto, una scelta. Ma non credo che sia la soluzione migliore.
Ecco tre strategie di Terapia Breve che possono esserti utili
1. Fai una lista delle priorità e datti un tempo
Prima di esporre ad altre persone la propria scelta, è utile stendere un elenco di tutti gli argomenti che la giustificano ai tuoi occhi, in questo modo avrai una gerarchia che include la tua esigenza primaria e quelle più marginali: se la prima è non negoziabile, quelle marginali possono essere soggette a delle modifiche.
Può tornarti utile stabile un tempo entro cui prendere la decisione. Segnalo sul tuo calendario così da averlo sotto gli occhi. Infatti, lasciar passare il tempo senza mai decidere può essere deleterio: può dare vita a continui rimuginii, stati d’animo di frustrazione e rabbia.
2. La peggiore fantasia
Questa tecnica si basa sul principio che evocare volontariamente ciò che spaventa ti può permettere di annullarlo, seguendo una logica paradossale.
Nel tuo caso, puoi applicare questa tecnica ritagliandoti mezz’ora al giorno in cui confinare tutte le tue peggiori fantasie sulla decisione da prendere. In quel tempo devi esercitarti ad evocare volontariamente tutte le immagini e le sensazioni più preoccupanti che possono accaderti in vista della decisione. Dare libero sfogo alle peggiori fantasie, fa uscire fuori degli scenari così improbabili e impossibili.
Per essere efficace, ti invito a ripetere l’esercizio tutti i giorni per almeno due settimane (che potrebbe essere il termine ultimo che hai scelto per decidere).
3. La congiura del silenzio
Se ogni scusa è buona per parlare dell’imminente decisione, una strategia che ti consiglio di applicare fin da subito è la congiura del silenzio.
In cosa consiste?
Potrai parlare con chi vuoi e di qualsiasi cosa, tranne che della tua ansia e delle tue difficoltà rispetto alla decisione.
Smettere di comunicare la propria paura fa sì che la realtà si trasformi da subita in realtà gestita.
In conclusione…
Qualunque sia la scelta che farai, ricordati che essa non determinerà l’intero corso della tua vita. Nel caso cambiassi idea, si può sempre trovare un modo per rimediare.
Chiaramente, se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto maggiore, rivolgiti ad uno Psicologo, anche online, che può aiutarti fin dalla prima seduta.
Infatti, attraverso la Terapia Breve è possibile raggiungere concreti benefici in pochi incontri, a volte anche uno solo.
Bibliografia
Bohart, A. C. & Tallman, K. (1999). How Clients Make Therapy Work: The Process of Active Self-Healing. Washington, DC: American Psychological Association.
Nardone G.(2014). La paura di decidere. Milano. Ponte alle Grazie
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
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