Abbiamo tutti bisogno di uno psicologo?

psicoterapeuta bravo roma

Abbiamo Tutti Bisogno Di Uno Psicologo? Ho bisogno di uno psicologo?

Ti è mai capitato di chiederti: “Ho bisogno di uno psicologo?”
Se sì, non sei l’unico.

Quando iniziai a studiare psicologia all’Università “Sapienza” di Roma erano in molti gli amici e i conoscenti che, per scherzo, dicevano: “Appena ti laurei sarò il tuo primo cliente!”
E se pure, appunto, si trattava di uno scherzo, molti, moltissimi sentono la necessità di rivolgersi da uno psicologo, almeno in certi momenti della vita.
Eppure, in Italia, relativamente pochi lo fanno.

Ma allora è vero o no che tutti avremmo bisogno di uno psicologo?

Un record positivo – e uno negativo

Secondo una ricerca di de Girolamo e colleghi (2006), l’Italia è uno dei Paesi europei con il minor tasso di problematiche psicologiche: il 18% contro una media del 27%.
«Wow! Vuol dire che psicologicamente stiamo meglio degli altri cittadini d’Europa!»
Sembrerebbe proprio di sì. E in effetti il Bel Paese e la nostra capacità di goderci la vita hanno tante ragioni da vendere per spiegare questo risultato (che, ovviamente, non sminuisce il fatto che in molti italiani comunque soffrano per problemi emotivi, comportamentali e, più in generale, legati alla psiche). Altre ricerche più recenti, però, sostengono che il numero sia molto più alto, vicino se non superiore alla media europea (MES, 2013).

Di sicuro c’è un’altra cosa, comunque. Un record che non ci aiuta molto: l’Italia è il Paese europeo con il più basso tasso di richiesta d’aiuto per problematiche psicologiche.
A seconda delle ricerche (Fiori Nastro et al., 2013; Ambrosi, 2014), tra il 77 e il 92% degli italiani non chiedono aiuto specialistico per un problema di origine psicologica. Tra il 77 e il 92%! Cioè circa 8-9 persone su 10! E parliamo solo di quelle persone che ne avrebbero bisogno.

Perché?
Le ragioni sono tante, tra le quali sicuramente possiamo annoverare l’idea che una psicoterapia duri tanto e, anche per questo, costi tanto. Questo è uno dei motivi che mi ha spinto, da un lato, ad approfondire le Terapie Brevi (che in media si attestano attorno alle 10 sedute) e, dall’altro, a volare in California e Australia per studiare la Terapia a Seduta Singola (Single Session Therapy), un metodo teso a migliorare ancora di più l’efficacia di ogni singola seduta, tanto che spesso (nel 40-50% dei casi) la terapia può durare anche un’unica seduta.

Ma come è possibile?

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Abbiamo o no bisogno di uno psicologo?

Ho bisogno di uno psicologo, sì o no?

Sì.
La risposta è semplice e, se ci pensi, anche abbastanza scontata.
Fammi però spazzare via una credenza errata.

Spesso ho sentito le frasi*: “Abbiamo tutti bisogno di uno psicologo perché siamo tutti un po’ nevrotici“, o “perché abbiamo tutti qualche conflitto inconscio”, o “perché tutti abbiamo qualcosa da risolvere”.
Ecco, io non la penso affatto così.

Onestamente, “siamo tutti un po’ nevrotici” a me non dice nulla. Non vuol dire proprio niente, non ha significato quella frase. “Devi andare dallo psicologo perché, sai, siamo tutti un po’ nevrotici – pure tu!” Ma che vuol dire? Suona un po’ come: “Devi andare dal medico perché, sai, siamo tutti un po’ malati”. Io, personalmente, vado dal medico quando ho qualcosa che non va…

«Beh però molte donne, per esempio, fanno visite di controllo dal ginecologo, o per il cancro al seno, pur non avendo un problema.»
Vero, ma lì stiamo parlando di situazioni in cui “c’è il rischio di.” Allora sì che è bene fare un controllo. Ma se qualcuno venisse da me dicendomi: “Sa, dottore, sto bene ma mi hanno detto di venire perché, non so, ma magari mi prende una nevrosi – e allora voglio fare prevenzione” rimarrei un po’ basito.

Oppure posso andare dal medico quando sto bene, ma voglio migliorare alcune prestazioni. Così potrei farmi consigliare una dieta particolare, o un ritmo di vita più adeguato per ciò che sto per affrontare.
Lo stesso vale per lo psicologo, in tutte quelle situazioni in cui aiuta a migliorare e potenziare il benessere e le risorse della persona (pensiamo, caso emblematico sebbene riduttivo, allo sportivo che vuole aumentare le proprie prestazioni).

«Ok, quindi non devo andare dallo psicologo perché ‘siamo tutti un po’ nevrotici‘. Ma allora perché hai detto che, sì, tutti abbiamo bisogno di uno psicologo?»
Perché non sei tu ad avere necessariamente un problema: è la vita che ne è piena.

Psicologo al bisogno

L’idea di studiare la Terapia a Seduta Singola, e di insegnarla oggi ai colleghi, è partita proprio da questo.
Non hai bisogno di uno psicologo (solo) per affrontare presunte cause traumatiche. Ne puoi avere invece bisogno molto più spesso per affrontare ostacoli e difficoltà della vita.

Voglio dire: tutti possiamo avere alti e bassi, o aspetti del carattere che vogliamo modificare. Se vuoi farlo, bene, ottimo, uno psicologo ti sarà sicuramente d’aiuto – ha studiato per questo. Ma se non vuoi farlo… bene, ottimo, nessuno dice che devi!
Insomma, io lascio costantemente le ante degli armadi e gli sportelli della cucina aperti: sul serio, me li dimentico di continuo (e il problema è che ogni tanto ci sbatto pure la testa). Però, insomma, non vado da uno psicologo per questo. Non ancora. Magari quando mi troveranno svenuto dopo aver preso in mezzo alla fronte lo sportello del frigo sarà giunta l’ora, ma per ora ci convivo piuttosto bene (chi vive con me non pensa la stessa cosa, ma questa è un’altra storia).

psicologo bravo monterotondo
Lo psicologo è un professionista che puoi chiamare “al bisogno”.

Tutti abbiamo alti e bassi, o aspetti del carattere che vogliamo migliorare. Questo non significa che devi andare da uno psicologo, ma che puoi farlo.
Quando dico che la vita è piena di problemi, intendo dire che la vita – oggi più che mai – è piena di complessità, a volte difficili da affrontare, sfidare e superare. Gli ostacoli che si frappongono tra te e il raggiungimento di qualcosa che davvero vuoi possono essere molti, e a volte le risorse finiscono. La velocità, le richieste sociali, le difficoltà con cui ti devi confrontare… a volte sono pesi che si fa fatica a sopportare. Altre volte, semplicemente, si ha la sensazione di non riuscire più a stargli dietro.

Ecco che lo psicologo, lì, diventa utile.
Non perché devi rivolgerti a lui, ma perché puoi.

Per quanto ancora in molti mitizzino l’idea dello psicologo (spesso anche gli psicologi stessi), io continuo a sostenere che sarebbe molto più facile fare il nostro lavoro se lo vedessimo come una delle tante figure professionali.
Il commercialista ha studiato per aiutarti con i conti.
Il meccanico per darti una mano quando l’automobile ha problemi.
L’architetto per quando devi riorganizzare casa.

E lo psicologo è quel professionista che si è preparato (a lungo, lasciamelo dire) per quando qualcosa nelladella tua vita non va come vorresti; per quando quel problema, anche se non invalidante, non riesci a risolverlo; per quando desideri qualcosa ma, ancora, non sai come ottenerla.

Uno pensa che lo psicologo è “il medico dei matti”, che lavoriamo con “chi ha problemi gravi”. Sì, certo, anche: così come un avvocato può lavorare con un cliente che ha una causa multimilionaria, o un dentista può trovarsi di fronte a una grave parodontite (una roba che rischia di farti perdere i denti). Ma non lavoriamo sempre con quei problemi. E, anzi, il fatto di farlo ci dà delle abilità maggiori con i problemi più semplici (come dire: se sei preparato per i Mondiali sei preparato anche per le serie regolari).

Visto così, lo psicologo diventa un professionista da chiamare nel momento del bisogno, anche per pochi incontri, persino uno: sia perché le risorse della persona possono consentirgli di risolvere quel problema più velocemente, sia perché molti problemi, in effetti, non richiedono poi tanto tempo per essere risolti.

Dallo psicologo senza stigma

C’è una cosa che mi fa troppo ridere. Quando stai vedendo un film americano dove un personaggio va da uno psicologo, e qualche tuo amico commenta: “Eh, ma in America ci vanno un po’ tutti.” Mi fa ridere perché non so se vuol dire che “in America sono tutti un po’ matti” o che “in America è abbastanza comune andarci”.
Se in America sono tutti un po’ matti non spetta a me dirlo, però l’errore è di nuovo quello: pensare che dallo psicologo ci vanno “i matti” (poi, oh, a me dovete spiegare che cos’è un matto, perché io non è che l’ho proprio capito…).
E se invece è abbastanza comune andarci… beh, sì… e cosa c’è di strano? 🙂

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia Seduta Singola

Ipnosi

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Riferimenti bibliografici

Ambrosi, E. (2014). Disagio psichico: 17 milioni di italiani ne soffrono in silenzio. Il Fatto Quotidiano.
de Girolamo, G.
 et al. (2006). Prevalence of common mental disorders in Italy. Results from the European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD). Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, 41, 853-861.
Fiori Nastro, P. et al. (2013). Disagio mentale in un campione comunitario di giovani adulti: l’help-seeking in un modello generalista di salute mentale. Rivista di psichiatria, 48(1), 60-66.

*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.