Titolo: Il grano e la zizzania
Autore: Matteo Rampin
Editore: Ponte alle Grazie
Voto:
Ecco una lettura per l’estate interessante, piacevole e arricchente.
Matteo Rampin è un professionista poliedrico: psichiatra, psicoterapeuta, didatta, formatore, consulente di atleti, allenatori, artisti e manager, ufficiale dell’esercito, studioso di stratagemmi militari e della scienza dell’inganno, nonché cultore di illusionismo ed esperto di ipnosi medica.
Oltre ovviamente ad essere un esperto di terapia breve.
Viene da chiedersi cosa possa offrire a chi, per l’estate, vuole una lettura semplice ma intelligente, piacevole ma intrigante. La risposta è questo libro: Il grano e la zizzania.
Il filo conduttore delle aree in cui si muove Rampin è la comunicazione e in particolare il modo in cui essa crea effetti sugli altri, sui loro comportamenti, sulle loro percezioni. In questo libro (il cui sottotitolo recita: “Prontuario per cambiare la realtà cambiando le parole”), l’autore prende in prestito una tecnica propria dello psicoterapeuta, la “ristrutturazione“, che consiste nel far guardare al paziente la stessa realtà con nuovi occhi. Propone così una serie di realtà inamovibili, descritte da frasi impossibili: «Non credo più a niente», «Ho paura degli altri», «Sono stanco di tutto», «Non so dire di no». A ciascuna dedica una breve ma illuminante riflessione, sancita alla fine da una frase nuova che apre lo scenario a una nuova realtà.
Così, di fronte a chi subisce il fallimento e si dice «Sono stato sconfitto», l’autore spiega in poche, dense, righe come si possa arrivare a concepire che «La sconfitta non è cadere: è rimanere a terra».
A chi per paura, o magari per dolore, si ritrova a fuggire, evitare o rimandare situazioni troppo dure od emozioni troppo forti, con delicata saggezza Rampin mostra che «Fuggire una cosa è sceglierne un’altra, spesso peggiore».
Fino ad arrivare a contemplare una risposta per la Domanda: «Perché vivo?». L’autore induce a riflettere che «Forse si vive per trovare risposta alla domanda “perché si vive?”».
Gli scenari che Rampin riesce ad aprire sono ampi panorami su cui invita il lettore ad affacciarsi, per comprendere quante diverse possibilità siano possibili sulla stessa realtà, invitando a sceglierne una alternativa.
Il libro scorre via veloce, ma può essere ripreso, di tanto in tanto, quando ci si trova in un’impasse e si è alla ricerca di una nuova chiave, che possa aprire le porte che la ragione irrigidita ha prepotentemente chiuso.
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica
e Ipnosi
Matteo Rampin – Il grano e la zizzania (Ponte alle Grazie)