Il primo giorno dell’anno ha un sapore dolcissimo: quello della speranza.
Speriamo che quest’anno sarà migliore, che quest’anno sarà quello di svolta e soprattutto speriamo che quest’anno sarà “fortunato”. Mi è sempre piaciuta la frase “la fortuna aiuta gli audaci”, perché racchiude tutto il potere che abbiamo nelle nostre mani: quello di essere gli unici costruttori della nostra Fortuna.
Tutto sta nella partenza, come dice il proverbio “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Infatti una buona partenza riduce la distanza tra te e il tuo obiettivo, ma, soprattutto, anche tra i tuoi problemi e te. E forse, anche in questo caso, le Terapie Brevi possono aiutarti.
Decidi cosa cambiare
“Voglio cambiare qualcosa, ma non so cosa…”, spesso senti dentro di te l’esigenza di un cambiamento, piccolo o grande che sia, ma la sensazione di confusione non ti permette di mettere a fuoco le tue esigenze. Quando l’incertezza regna sovrana o quando ti trovi in quelle situazioni in cui non sai scegliere tra due alternative, il mio suggerimento è quello di affidarsi ad una monetina.
Lanciare una monetina tutte le volte in cui ci si troverà di fronte a una decisione: se viene testa, devi prendere la decisione A, se viene croce, la decisione B. Oppure, in alternativa, se viene testa dovrai dire di Sì e se viene croce dovrai dire di No. Sembra banale, però nella mia esperienza è una tecnica che pur nella sua semplicità, in un’altissima percentuale di casi, riesce ad aiutare anche gli indecisi cronici.
Quello che avviene, nella mia esperienza, sono tre possibili esiti: in un caso, di fronte a una nuova decisione da prendere, la persona afferra la moneta… e non la lancia. Semplicemente si rende conto che preferisce prendere una decisione in prima persona, piuttosto che affidarla al caso. Nel secondo caso, la persona lancia la monetina…però fa il contrario, o meglio, vedendo il risultato si rende conto di quale fosse la decisione che voleva prendere “realmente” e se questa non concorda con l’esito della monetina, semplicemente lo ignora. Infine, c’è chi lancia la monetina, segue pedissequamente ciò che questa le indica… fino a che non si rende conto che è molto meglio scegliere di testa propria.
Cosa e come cambiare?
Sentiamo spesso l’esigenza di cambiare, ma anche la paura di farlo e, soprattutto, spesso non riusciamo a scorgere in che modo farlo. Vorremmo cambiare tutto senza che niente cambi. Fosse per noi, metteremmo una firma per far rimanere le cose così come sono.
Cambiare vuol dire guidare senza il navigatore e senza una cartina, allontanandosi dal tragitto tipico di tutti i giorni. E magari quel tragitto ti fa stare male, e lo sai, e lo vivi ogni giorno sulla tua pelle, e sai che non potrai aspettarti cambiamenti da lui, che sarai tu a dover cambiare. Ma dentro di te qualcosa ti frena e ti dice: “Sei sicuro? E se fosse peggio? E se non ce la facessi? Cosa c’è lì, in quella nuova strada che potresti prendere, qualunque essa sia? Ma poi sai veramente quale potrebbe essere? Sai da dove potresti iniziare? E se una volta iniziato volessi tornare indietro? E se non potessi farlo? E se ti accorgessi che è stato tutto uno sbaglio?”.
Ma allora da dove devo partire? Ti offro delle domande di riflessione, che puoi utilizzare quando vuoi iniziare a comportarti diversamente: Cosa posso fare di diverso? Come posso fare in modo diverso ciò che sto già facendo? Come posso farlo di meno, o di più? Dove posso farlo diversamente dal solito? In che momento diverso della giornata posso farlo? Come posso modificarne il tempo, la durata, la frequenza? Con chi posso iniziare a farlo o smettere di farlo?
E ricorda che quando ti chiedi qual è la prima cosa da fare, la risposta è semplice: qualunque cosa, purché sia abbastanza piccola da permetterti di raggiungerla velocemente, e totalmente diversa da tutto ciò che hai fatto finora e che non sta funzionando.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
Nardone, G. (2014). La paura delle decisioni. Come costruire il coraggio di scegliere per sé e per gli altri. Milano: Ponte alle Grazie.
Nardone, G., De Santis, C. (2011). Cogito ergo soffro. Quando pensare troppo fa male. Milano: Ponte alle Grazie.
Skorjanec, B. (2000). Il linguaggio della terapia breve. Milano: Ponte alle Grazie.
Watzlawick, P., Weakland, J., Fish, R. (1974). Change. Sulla formazione e soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio, 1975.
Watlzawick, P. (1981). La realtà inventata. Milano: Feltrinelli, 1988.
Watzlawick, P. (1983). Istruzioni per rendersi infelici. Milano: Feltrinelli, 1986.