Le 7 regole d’oro dell’ascolto attivo

E’ impossibile non comunicare, recita il primo assioma della comunicazione, ma nessun assioma ha mai detto quanto sia difficile comunicare. A volte proprio le difficoltà nella comunicazione con gli altri possono portarci a provare una sensazione di impotenza e di incapacità.

Forse anche tu qualche volta avrai provato queste spiacevoli sensazioni, comunicando con gli altri, e indubbiamente avrai provato ad aggiustare il tiro, per riuscire ad “esprimerti meglio”. Forse avrai provato a cambiare tono, a calibrare le parole, a contare fino a 10 prima di parlare… ma hai mai provato ad ascoltare di più?

Anche Zenone disse che “la ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno”, ma non basta solo ascoltare, bisogna ascoltare attivamente.
Forse, proprio per questo ti starai chiedendo: “Ma come si fa ad ascoltare in modo attivo?”.

Provo a spiegartelo in questo articolo con l’aiuto della mia ancella preferita: la Terapia Breve.

7 regole che cambieranno il tuo ascolto

Marinella Sclavi è una pioniera dell’Ascolto Attivo in Italia, per questo offre sette regole, per riuscire ad attuarlo in maniera efficace.

Regola 1: “Non avere fretta di arrivare alle conclusioni”.

Regola 2: “Quello che vedi dipende dalla prospettiva in cui ti trovi”.

Regola 3, connessa alla precedente: “Se vuoi capire per bene quello che l’altro dice, chiedigli di aiutarti facendoti spiegare i come e i perché”.

Regola 4: “Le emozioni che provi non ti aiutano a capire quello che vedi, ma come lo vedi”.

Regola 5: “Stai attento a quei dettagli fastidiosi che minano ciò in cui credi”.

Regola 6: “Il buon ascoltatore è quello che utilizza questi momenti di conflitti per imparare a gestirli, per diventare bravo a gestire i conflitti con la persona che sta ascoltando”.

Regola 7: “Lo humour ti rende esperto nell’arte dell’ascoltare”.

Ricapitoliamo: Ascoltami bene per imparare ad ascoltare

Quindi facciamo una breve sintesi dei punti salienti. Ascoltami bene per ascoltare meglio e più attivamente…

La prossima volta che vorrai ascoltare attivamente il tuo interlocutore innanzitutto dedicagli tempo. Il tempo necessario per ascoltare cosa sta dicendo, cercando di evitare le inevitabili conclusioni, che, consapevolmente o inconsapevolmente, tendiamo a trarre. Cerca di rimanere sui fatti e cerca sempre di capire attraverso quali lenti l’altro sta interpretando quello che ti sta dicendo.

Più stai sui fatti, meno castelli in aria costruisci e, come si sta sui fatti? Chiedendo alla persona se hai capito bene, chiedendo proprio: “Ho capito bene? È questo che intendi? Cosa significa questa cosa che hai detto?” O ancora: “Cosa intendi quando dici x?”. Tutti arriviamo a comprendere una frase come: “Sono triste”, “Non mi sento amato”, però come lo intende precisamente la persona che hai di fronte? Dovresti chiederglielo. Inoltre se hai un dubbio su qualcosa che persona ha fatto, qualcosa che ha detto, qualcosa che sta provando in quel momento, fatti un favore e fallo anche a lei: chiediglielo.

La regola omnia dell’ascolto attivo è chiedere feedback a chi hai di fronte. Non insistere, non opporti. Ricorda sempre che una spinta provoca una spinta contraria, che l’insistenza produce la resistenza, che l’imposizione produce opposizione. Ed infine non dimenticare un pizzico di humor. Non devi ovviamente prenderti gioco della persona che hai difronte, ma come dicevano Bateson o Whitaker devi imparare a usare lo humour per aiutare la persona a vedere le cose da un altro punto di vista e nel momento in cui imparerai veramente ad ascoltare vedrai che lo humor… arriverà da sé.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

Bibliografia

Nardone G. (2015). La nobile arte della persuasione, Ponte alle Grazie, Milano.

Paoli B. (2018). Parlare da Dio. Le 12 tecniche fondamentali della comunicazione efficace a partire da un dialogo di Papa Francesco. Golem: Torino.

Sclavi M. (2000) Arte di ascoltare e mondi possibili: come si esce dalle cornici di cui siamo parte, Pescara, Le vespe.