Cosa fare con i litigi di coppia frequenti

Cosa Fare Con I Litigi Di Coppia Frequenti Strategie per smettere di litigare.

Ecco uno dei problemi che spesso mi riportano alcune coppie: litigano troppo spesso.

Quei dei litigi continui di coppia non è un caso raro. I problemi di coppia, insieme ai problemi di natura ansiosa, sono una delle motivazioni principali per cui ci si rivolge a uno psicologo.

D’altronde possono portare a diversi problemi. Si può evolvere infatti in scenari negativi che fanno stare male entrambi i partner, e che possono oscurare non solo la loro vita di coppia, ma anche quella personale.

La Terapia Breve di coppia è una realtà consolidata da decenni. Ci si occupa da sempre di aiutare la coppia a smettere di litigare e, in generale, a stare bene in tempi brevi. E oggi cercheremo di vedere qualche utile suggerimento al riguardo.

Perché si litiga?

Le motivazioni possono essere molte, e dovremmo distinguerle in almeno due aree: le motivazioni superficiali e quelle latenti.

Infatti, a volte – o anche spesso – ti sarai chiesto perché si litiga per stupidaggini. Basta davvero poco: mettere un oggetto fuori posto, fare cinque minuti di ritardo, dire una parola per un’altra… e la tempesta bussa alla porta.

Il punto è che, molto più spesso, ci sono delle motivazioni latenti, sottostanti, che portano al litigio. Sono lì, come una silenziosa polveriera che aspetta solo la scintilla più banale per esplodere con tutto il suo fragore.

Identificare i perché non è davvero facile, dato che possono essere diversi. Ad esempio:

  • conflitti nel ruolo: tra i due partner c’è, magari, una continua simmetria, una sorta di competizione costante, data dal fatto di non
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    Ci sono diverse cause ai litigi di coppia.

    aver definito chiaramente i propri ruoli, cosicché un gesto dell’uno può essere visto come una prevaricazione sull’altro, per farla semplice

  • eventi passati: da un’infedeltà a un tradimento di fiducia, fino a qualunque altro evento che ancora brucia e che non è stato perdonato o che, più in generale, non fa veramente parte del passato, bruciando nel presente come brace ancora ardente
  • difficoltà comunicative: diamo per scontato che comunicare sia una cosa semplice e lineare, quando invece è legata a molto altro: diciamo molto più delle parole che pronunciamo, e il rischio di accedere involontariamente delle micce è alto
  • problemi personali: sebbene non sia il caso più comune, non è nemmeno raro: uno dei due partner (o tutti e due!) potrebbero soffrire per qualche problema personale, anche un vero e proprio disturbo psicologico, che si riversa più o meno direttamente sulla coppia

Sono davvero solo degli esempi, per darti un’idea di quanti perché ci possano essere ai litigi di coppia. Una cosa sola è sicura: gli effetti possono essere anche seri.

Effetti dei litigi di coppia

Senza andare a scomodare casi da violenza domestica o da vera e propria cronaca nera (che sono presenti e gravi, e che non vanno presi alla leggera), ci sono effetti più comuni – e che a volte sono campanelli di allarme per i casi più gravi – che si manifestano nelle coppie che litigano spesso.

Anche qui si tratta di una lista molto lunga, ma tra questi possiamo sicuramente elencarne alcuni:

  • difficoltà generali nella coppia: ok, è un po’ vago, ma volevo spuntare subito l’effetto più ovvio: litigare di continuo può produrre delle difficoltà di vario genere nella vita quotidiana della coppia
  • separazione e divorzio: non tutte le coppie che litigano sempre si separano, ma è più facile che lo facciano; attenzione però, questo non significa che le coppie che non litigano mai sono felici per tutta la vita: il litigio è fisiologico in un coppia, è il suo presentarsi eccessivamente (o in forme estreme) ad essere problematico
  • depressione: uno o entrambi i partner potrebbero non tollerare una vita di coppia contornata da frequenti litigi, fino al punto da viverla talmente male da sviluppare sintomi depressivi: umore triste, isolamento, scarso appetito, mancanza di piacere ecc.
  • problemi sessuali: l’area sessuale, e in generale dell’intimità di coppia, è spesso una delle prime a essere intaccata dai litigi di coppia continui
  • difficoltà sul lavoro: non è facile vivere per compartimenti stagni, quindi nel momento in cui tutti i giorni (o quasi) si litiga per amore, i partner potrebbero portarsi sul lavoro il malessere sorto nella coppia
  • difficoltà nella vita in generale: il discorso di prima si può ovviamente allargare ad altre aree della vita, che diventano incapaci di dare piacere alla persona, oscurate dalle nubi dei litigi di coppia
  • problemi dei figli: qui entreremmo in un’altra area incredibilmente vasta, dato che i figli possono risentire dei vostri litigi in un’infinita di modi: isolamento, ostilità, difficoltà nello studio, automutilazioni (tagli, ferite, bruciature), disturbi psicosomatici, fino allo sviluppo di gravi patologie come l’anoressia (Mara Selvini Palazzoli, una grande psicologa italiana, vide come alcune ragazze smettevano di mangiare come tentativo disperato – e spesso inconsapevole – di far cessare i litigi dei genitori, che dovevano concentrarsi su di loro)

Di nuovo, ci sono ovviamente tanti altri effetti che i litigi possono provocare. Anzi, se ti vengono in mente puoi condividerli nei commenti qui sotto o nella mia Pagina Facebook. Questo elenco è solo per darti un’idea della portata che possono avere.

Come affrontare i litigi di coppia: 3 strategie di Terapia Breve

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Sono molti gli insegnamenti che possiamo trarre dalle Terapie Brevi, a proposito dei litigi di coppia e di come fermarli.

Sicuramente, di base, migliorare la comunicazione di coppia ed evitare una serie di errori comunicativi e relazionali è un buon punto di partenza: da lì, infatti, partono tante incomprensioni e, di conseguenza, tanti litigi. Un libro semplice e utile che consiglio spesso è Correggimi se sbaglio, un vero prontuario di comunicazione per la coppia, che può dare esempi utili e pratici.

Ma vediamo degli stratagemmi pratici, tratti dai miei studi delle Terapie Brevi. Naturalmente è d’obbligo dire che è opportuno essere seguiti da un terapeuta che conosca bene queste tecniche e sappia come e quando utilizzarle.

1 – La stanza del litigio

Come diceva Paul Watzlawick, quando ci si trova di fronte a un’escalation bisogna immettere un elemento che la disinneschi.

Lo stratagemma della stanza del litigio è molto utile per quelle coppie che litigano di continuo, ed è molto molto semplice. Si decide insieme una stanza (non la camera da letto – io solitamente assegno il bagno) in cui litigare. Tutte le volte che scoppia un litigio bisogna fermarsi, andare nella stanza apposita, e riprendere.

L’apparentemente incredibile effetto è che, da un lato, le coppie smettono di litigare e, dall’altro, cominciano a parlare civilmente del problema. 

Il compito ovviamente non dev’essere imposto da uno dei due partner (ecco perché la figura del terapeuta spesso è centrale), ma se si riesce a raggiungere un accordo sulla sua esecuzione ha il più delle volte un ritorno quasi immediato. In una mia variante, indico spesso due stanze: una è, appunto, il bagno; l’altra è l’automobile.

Nell’automobile, se scoppia un litigio, bisogna immediatamente accostare (stando attenti!), parcheggiare senza fiatare, scambiarsi di posto (tutti e due i partner devono uscire, fare il giro da dietro e sedersi nel posto dove stava prima l’altro) e poi, se vogliono, continuare a litigare. Se ci si trova fuori (ad esempio al ristorante, o durante una passeggiata, o al supermercato), si torna immediatamente verso la macchina, o si cessa il litigio finché non si è di nuovo in macchina: una volta lì, ci si mette a sedere sempre con i posti invertiti, e si ricomincia il litigio.

Questa versione permette di ovviare al problema del “spesso litighiamo quando siamo fuori casa”.

La stanza del litigio spezza l’escalation e tutti quei comportamenti disfunzionali che, anziché dare vita a un contrasto costruttivo, lo infiammano e lo fanno diventare un conflitto incendiario.

2 – Il pulpito

psicoterapeuta bravo roma
3 strategie per smettere di litigare.

Ho letto per la prima volta di questa tecnica in un libro di terapia strategica del Mental Research Institute, e ho sentito poi il suo nome e l’attuale strutturazione da Giorgio Nardone.

Il pulpito è una tecnica che permette di canalizzare in un unico spazio tutte le rabbie e le frustrazioni. Anziché litigare durante il giorno, ci si dedica uno spazio di 30 minuti serali. La coppia va in una stanza della casa (non la camera da letto) dove uno dei due partner starà seduto, e l’altro in piedi. Si programma una sveglia per suonare 15 minuti dopo e, in quel lasso di tempo, il partner in piedi può tirare fuori tutte le cose che non vanno – ma proprio tutte e in tutti i modi (verbali!) possibili.

L’altro partner deve rimanere ad ascoltare in religioso silenzio.

Suonata la sveglia, stop! Si cambia il turno. Chi era in piedi si siede, chi era seduto si mette in piedi; e ovviamente carica la sveglia per suonare 15 minuti dopo e comincia a tirare fuori lui tutte le cose che non vanno, mentre l’altro ascolta in religioso silenzio.

Finiti i 30 minuti, non si potrà più parlare delle cose che non vanno, dei problemi di coppia, dei dissidi e dei litigi per le successive 23 ore e mezza, quando ci sarà il nuovo pulpito.

La forza del pulpito sta nel permettervi di liberare la giornata dai dissidi e dai problemi, poiché vengono concentrati in quell’unico spazio di 30 minuti. E, in più, consente di aiutare le coppie a tirare fuori veramente tutto: in molte, spesso, uno o entrambi i partner si tengono troppe cose dentro, generando un cancro relazionale.

3 – Comportati come se fossi un gradino più su

Questa tecnica deriva invece dalla Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, almeno nella sua formalizzazione attuale.

Immagina una scala numerica che va da 0 a 10, dove 10 è il momento in cui tutti i vostri problemi di coppia saranno risolti e 0 è l’opposto. Tu, dove senti di essere adesso?

Per rispondere a questa domanda, prima, dovresti descrivere per bene il 10. E, per farlo, devi entrare nel dettaglio dei comportamenti e degli atteggiamenti che avresti verso l’altro in quel momento. Una volta fatto ciò, chiediti dove siete tu e il tuo partner adesso, secondo te: a 4? A 2? A 6?

Una volta stabilito il gradino, inizia a pensare a quali sarebbero i tuoi comportamenti e atteggiamenti se domani fossi un gradino più in su. Non pensare al tuo partner, pensa a te. Cosa faresti? Entra nel dettaglio, anche qui: vai nei comportamenti e atteggiamenti più minimali; parti dalle primissime cose che faresti a inizio giornata; concentrati su cose molto operative e fattive, cioè su come agiresti e su ciò che faresti, e non su ciò che sentiresti o penseresti. Aiutati buttandole giù su una lista, e fallo per 10 minuti ogni mattina.

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La Terapia Breve di coppia.

Questo compito apre una prospettiva positiva e ti permette di cominciare a immaginare uno scenario senza il problema. Così facendo, hai la possibilità di scoprire che puoi già fare qualcosa e, se fai qualcosa come se fossi un gradino più in su, ecco che ti ci ritrovi spontaneamente. Spesso grandi problemi si sbloccano proprio così: cominciando a fare cose diverse rispetto a quanto si stava facendo finora.

Conclusioni

Si tratta solo di alcuni stratagemmi che possono essere usati nella terapia di coppia e, in particolare, con le coppie che litigano. Come detto, inoltre, è sempre bene essere seguiti da un terapeuta che sappia utilizzarli al meglio. Nel mio lavoro a volte ne utilizzo alcuni, altre volte altri: molto dipende da chi ho di fronte e da cosa si adatta meglio a loro.

Diventa però essenziale vedere come, per la Terapia Breve, le risorse sono all’interno della coppia stessa: ed è da lì, infatti, che deve partire il cambiamento. Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo. 

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola

Ipnosi

 

 

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Riferimenti bibliografici

de Shazer, S. (1984). Chiavi per la soluzione in terapia breve. Roma: Astrolabio-Ubaldini, 1985.
Nardone, G. (2003). Correggimi se sbaglio. Milano: Ponte alle Grazie.
Watzlawick, P. et al. (1967). Pragmatica della comunicazione umana. Roma: Astrolabio-Ubaldini, 1971.
Watzlawick, P. et al. (1974). Change. Le tattiche del cambiamento. Roma: Astrolabio-Ubaldini, 1975.