Titolo: Nel mezzo del casin di nostra vita?
Autore: Matteo Rampin
Editore: Ponte alle Grazie
Voto:
In che modo sesso, sessualità e differenze tra uomini e donne si trasformano in problemi per la vita di tutti i giorni?
È vero che vogliamo sempre di più, bramiamo l’erba del vicino che ci appare sempre più verde della nostra, fino al punto di rimanere eternamente insoddisfatti?
Com’è che la rabbia diventa ira che diventa autolesionismo che a sua volta ci intrappola in gabbie d’odio?
E che cos’è la Tristitia, l’ottavo vizio capitale che è andato perduto nel corso dei secoli – ma che pare affliggere l’umanità intera, oggi più che mai?
Rampin è un autore che stimo, un maestro di terapia breve con cui ho avuto l’opportunità di formarmi. Ha il dono della sintesi e soprattutto della concretezza: riuscire a portare giù in tavola concetti che spesso si perdono su tra le nubi della mente. Ed è capace di farlo senza lesinare le sue conoscenze, senza apparire banale o superficiale.
In quest’ultimo libro, Nel mezzo del casin di nostra vita, segue la traversata infernale dantesca lungo trentatré capitoli, che vanno a portarci in 9 gironi, nove tematiche che riguardano la vita di tutti i giorni:
- il Sesso e la sessualità, nonché le differenze tra uomo e donna
- i Soldi e il bisogno di avere, nonché il suo contrario, il bisogno patologico di dare e di darsi
- l’Ira, cioè la rabbia e le sue aspre spirali
- il Cibo e il nostro rapporto con esso, con le diete e con il nostro corpo
- l’Invidia con la sua necessità di volere ciò che è di altri senza vedere ciò che abbiamo noi
- l’Accidia e la tendenza umana a voler tutto subito e a comprare scorciatoie inconcludenti
- la Malinconia, montata dal famoso triumvirato “illusione->delusione->depressione”
- la Menzogna, soprattutto declinata nell’autoinganno e nella capacità di raccontarsi la realtà che si vuole percepire
- l’Io cioè il riportare l’attenzione verso di sé, in termini sani e pacifici
I toni sono decisamente divulgativi, come detto, e anche costantemente ironici: Rampin sa che di guru che vogliono prendersi troppo sul serio ce ne sono fin troppi, capaci di promettere paradisi che poco hanno a che fare con la concretezza della vita di tutti i giorni.
E così, senza porsi tra loro, il libro attraversa una valle di umane condizioni per darci alcune soluzioni e molti chiarimenti. Il pregio dell’autore, infatti, è quello di smontare una serie di sovrastrutture e di credenze che, con la promessa di semplificarci la vita, aiutandoci a conoscerla meglio, non fanno altro che complicarla ulteriormente, intasandola di definizioni e teorie più inutili che utili.
Le pagine scorrono piacevolmente, e Nel mezzo del casin di nostra vita può essere letto anche più volte: una prima, di sicuro, per assaporarne l’ironia e trarne qualche utile visione, e una seconda (e una terza, e una quarta) per soffermarsi su quei temi che più sentiamo vicini sul momento.
Difetti?
Mah, a voler fare i cavillosi, una promessa non del tutto mantenuta nel sottotitolo “i consigli di uno psicoterapeuta per risolvere 33 problemi infernali”: i problemi citati, come detto, sono nove, approfonditi in trentatré capitoli. Direi che vista la ricchezza di quanto già trattato è meglio che non si sia sovrabbondato, altrimenti avremmo peccato di Gola.
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica
e Ipnosi
Matteo Rampin – Nel mezzo del casin di nostra vita (Ponte alle Grazie)