Ogni quanto si va dallo psicologo?

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Ogni Quanto Si Va Dallo Psicologo? Con quale frequenza si va dallo psicologo? (immagine da Freepik)

Una volta a settimana? Una ogni due? O più volte a settimana?*

Questa domanda mi è stata posta di recente e ne approfitto per dare una risposta rispetto al mio modo di lavorare.

Mi sembra infatti una domanda più che legittima: se scegliendo un percorso di terapia breve si sa che non si faranno troppe sedute, ci si può comunque chiedere con quale frequenza si faranno.

E, come si capirà dall’articolo, la frequenza con la quale si va dallo psicologo è davvero cruciale.

Una questione di autonomia

Partiamo dalla fine: perché è importante la frequenza?
Per diversi motivi, ma uno forse è quello più rilevante: la tua autonomia.

Se vai da uno psicologo troppo spesso (ad esempio più volte a settimana) forse ti stai comunicando qualcosa di importante: da solo non sei in grado

Ora, ci sono effettivamente dei casi in cui è necessario andare con una certa frequenza, soprattutto all’inizio. Ma onestamente sono rari e, nella mia personale esperienza e secondo diversi autori, la maggior parte delle volte non è utile andare dallo psicologo più di una volta a settimana.

Poi qui entrano in gioco le diverse correnti teoriche, così ci sono quelle che sostengono sia importante vedere il cliente due, tre, persino quattro volte a settimana. Io condivido l’opinione di chi ritiene una tale frequenza davvero esagerata – salvo ovviamente casi eccezionali.

Il problema è fuori dallo studio

Il fatto è che i problemi non stanno dentro lo studio dello psicologo, in quei 40-60 minuti (minuto più, minuto meno) che trascorri con lui: i problemi sono fuori, e la seduta con lo psicologo dev’essere un momento per conoscersi e apprendere ad affrontarli.

Nella mia pratica professionale, mediamente all’inizio io vedo le persone ogni 2 settimane. Secondo i miei studi questo è il lasso migliore per cominciare: così hanno il tempo di mettere in pratica quanto emerso nel nostro incontro e di vederne i risultati. Poi, quando il problema si è sbloccato (solitamente le prime sedute), aumentiamo il tempo tra una seduta e l’altra.

Certo, ci sono casi in cui vedo la persona ogni due settimane per diverse sedute, oppure in cui la vedo addirittura ogni settimana, così come ci sono casi in cui, fin da subito, la vedo una volta al mese. O addirittura meno.

Quando una seduta è sufficiente

A volte può bastare anche una sola seduta. Anzi, nella mia esperienza non è raro: molte persone vengono per dubbi o difficoltà non invalidanti, e spesso sono io stesso a chiedergli se vogliono un secondo appuntamento.

Alcuni dicono di sì, altri dicono che vogliono pensarci, e altri ancora si rendono conto che quell’unica seduta gli è bastata per chiarirsi le idee e sbloccarsi dal punto in cui si erano arenati.

Alcuni studi di terapia breve hanno infatti mostrato che già il semplice fatto di prendere un appuntamento con uno psicologo produce dei miglioramenti spontanei: come se il fatto di sapere che ti stai prendendo cura di te ti permette di vedere sotto una nuova luce i tuoi problemi, affrontandoli di conseguenza.

Una volta al mese basta?

La risposta è sì.
Non sempre, ovviamente, ma ci sono alcuni casi in cui le persone che vengono si rendono conto che hanno bisogno solo di un supporto, di un sostegno, e quindi programmiamo fin da subito di vederci dopo un mese.

Spesso, come avrai capito, sono anche i casi in cui la terapia dura poco, spesso solo una manciata di sedute.

La porta è sempre aperta

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In qualunque momento si può chiamare lo psicologo per un nuovo incotro (immagine da Freepik)

Ovviamente la porta del mio studio rimane sempre aperta.

Anche nei casi in cui riteniamo sia sufficiente una sola seduta, perché la persona sente di essersi già sbloccata, le ricordo sempre che la mia porta è aperta e che potrà tornare quando vuole lei.

Ci sono diversi clienti con cui non prendo appuntamenti fissi: sono loro che, di tanto in tanto, mi chiamano per incontrarmi ed essere aiutati a migliorare e sbloccare alcuni aspetti con cui si stanno confrontando.

Alcuni di loro posso non vederli per anni, altri mi dicono simpaticamente che vengono a fare “il tagliando” una volta all’anno, e altri ancora mi chiamano quelle 2-3 volte all’anno in cui vogliono un confronto su qualche questione.

Naturalmente, poi, c’è anche chi invece prende l’appuntamento successivo alla fine di ogni seduta, decidendo però di vederci dopo 3-4 mesi o più.

Cosa ne pensa lo psicologo?

Il sottoscritto, personalmente, ne pensa tutto il bene possibile: come detto è una questione di autonomia.
Ovviamente, però, lo psicologo dev’essere anche in grado di valutare cosa è necessario.

Se in certe situazioni lascio decidere alla persona quando vederci, e in altre invece lo decidiamo insieme, in altre ancora sono io che indico quand’è meglio vederci la prossima volta, perché mi rendo conto che per affrontare quel tipo di problema è necessario quello specifico lasso di tempo.

Conclusioni

Quindi, quale deve essere la frequenza con cui andare da uno psicologo?

In sintesi potremmo dire che lo psicologo ha gli strumenti per consigliarti qual è la frequenza migliore, e che è necessario che tale frequenza ti permetta di godere del suo supporto e contemporaneamente di far crescere le tue risorse e sviluppare la tua autonomia.

Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che ha la stessa efficacia di quella dal vivo.

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*Tutti i casi descritti in questo blog sono frutto di invenzione, basati sulla mia esperienza clinica e non riferiti a persone realmente esistenti.