Che differenza c’è tra uno psicologo, uno psicoterapeuta, uno psicoanalista e uno psichiatra?
No, non è una barzelletta, ma una distinzione piuttosto importante.
Nelle ultime settimane abbiamo parlato di tanti argomenti collocabili nella categoria “psic“, categoria a cui afferiscono diverse figure professionali che possono trattare argomenti simili in modi differenti.
È facile perdersi e non capire più chi fa cosa.
Facciamo un po’ di chiarezza!
Lo psichiatra
Partiamo dallo psichiatra, figura professionale spesso equiparata a quella dello psicologo,
ma profondamente diversa.
Lo psichiatra infatti non si è laureato in Psicologia, ma in Medicina, per poi iscriversi all’Ordine dei Medici. È a tutti gli effetti un medico, dunque.
Dopo la laurea ha scelto la specializzazione in Psichiatria, proprio come altri medici scelgono quelle in Cardiologia, Ortopedia o Ematologia, al fine di studiare e curare i disturbi psichici prevalentemente con l’uso di farmaci (gli psicofarmaci).
Gli psicofarmaci sono sempre necessari?
A mio parere ci sono situazioni in cui i farmaci non servono, e altre in cui possono aiutare, magari come intervento iniziale per una manifestazione sintomatologica acuta. Tuttavia, è largamente riconosciuto che ad essi deve accompagnarsi una psicoterapia, poiché da soli potranno anche ridurre i sintomi, ma il problema sottostante rimarrebbe (si pensi alla paura e all’inquietudine di un disturbo d’ansia). Quindi, quando necessario, psicologo e psichiatra possono affiancare le proprie competenze per aiutare la persona.
Lo psicologo
Passando proprio a parlare dello psicologo riporterò come esempio generale la mia esperienza.
Innanzitutto ho conseguito una laurea quinquennale in Psicologia, formandomi anche attraverso tirocini pratico-esperienziali (quelli obbligatori sono della durata di un anno) che mi hanno permesso di accedere al difficile Esame di Stato ed essere poi ammesso all’Ordine degli Psicologi del Lazio: solo a questo punto si diventa a tutti gli effetti uno Psicologo.
Sebbene sia per i medici che per gli psicologi si usi il titolo di “Dottore”, lo psicologo non è un medico e di conseguenza noi non possiamo prescrivere farmaci, né intervenire sulle prescrizioni di altri medici. Questo non toglie che possa collaborare con loro e con altri specialisti, per un lavoro d’equipe.
La mia preparazione mi garantisce la conoscenza di strumenti e tecniche sia di valutazione che di intervento psicologico, per fare prevenzione, diagnosi, riabilitazione e sostegno, lavorando con la persona, il gruppo, le comunità, o gli organismi sociali, e occupandomi anche di sperimentazione, ricerca e didattica.
Concretamente, cosa può fare lo psicologo?
Molto, se pensiamo a quanto è vasto il campo della mente.
Già all’università ci sono degli indirizzi che definiscono il suo territorio: ad esempio psicologia clinica e di comunità, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dello sviluppo e dell’educazione, psicologia generale e sperimentale.
In generale, le mie competenze mi permettono di valutare il comportamento e lo stato di salute e benessere psichico della persona, della coppia e della famiglia, relativamente a problemi più personali-esistenziali o a quelli relazionali, o per difficoltà connesse al proprio ambiente di lavoro, allo studio o alle performance. Posso inoltre creare progetti di intervento per istituti o comunità, enti o aziende, per risolvere problematiche più strutturate e complesse.
Come si vede, lo psicologo si può occupare di disagi lievi e semplici disadattamenti, o di problematiche più gravi e complesse, magari connesse a stati ansiosi (attacchi di panico, timidezza problematica, ansia da prestazione, stress correlato al lavoro ecc.), all’umore (depressione, difficoltà emotive ecc.), a difficoltà sessuali (per le quali un intervento psicologico è estremamente utile e risolutivo), ecc.
Lo psicoterapeuta
Proseguendo, ci imbattiamo nello psicoterapeuta.
Per diventare psicoterapeuta innanzitutto bisogna essere uno psicologo o un medico, e successivamente formarsi in una scuola di specializzazione in psicoterapia riconosciuta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca): io, ad esempio, sono andato ad Arezzo per specializzarmi in Terapia Breve Strategica, presso il Centro di Terapia Strategica.
In questo modo si acquisiscono teorie e tecniche specifiche, che variano da scuola a scuola, per risolvere problematiche e disturbi di natura psichica. Questo dà allo psicoterapeuta la capacità di gestire situazioni complesse, lavorare con casi anche gravi, possedere competenze aggiuntive per risolvere al meglio i problemi delle persone, semplici o complessi che siano.
Uno psicologo, anche se psicoterapeuta, non può curare con mezzi riservati ai medici (ad es. farmaci); lo stesso vale per un medico psicoterapeuta, che non può curare con mezzi riservati allo psicologo.
Lo psicoanalista
E lo psicoanalista, infine?
Da un punto di vista legislativo, non è nient’altro che uno psicoterapeuta che apprende un’insieme di tecniche specifiche riconducibili, appunto, al metodo psicoanalitico – quello inventato da Sigmund Freud, per capirci. Quindi un medico o uno psicologo possono poi decidere di specializzarsi in una scuola di psicoterapia ad orientamento psicoanalitico.
A questo punto abbiamo familiarizzato un po’ con i termini e con alcune figure professionali. Si apre ora un altro quesito: come scegliere il professionista a noi più adatto? Lo scopriremo la prossima settimana.
Un libro ad hoc
E se volessi saperne ancora di più?
Un buon libro per approfondire l’argomento è “Manuale di sopravvivenza per psicopazienti“, di Giorgio Nardone, semplice e pensato per chi vuole, appunto, capire meglio le differenze tra diversi professionisti. Peraltro vengono qui elencati una serie di categorie che aiutano a comprendere le differenze tra diversi “soggetti”.
Detto questo, se hai altri dubbi puoi anche scrivermi (guarda in basso) e ti risponderò più che volentieri cercando di chiarire ogni domanda.
Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia Seduta Singola
Ipnosi
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