Sai a cosa potrebbe servirti una scala?

Forse ti starai chiedendo cosa c’entri una scala con la psicologia…Ti tranquillizzo subito: non sono impazzito!

In terapia, specie in terapia breve, la scala è un ottimo strumento per darti degli obiettivi, verificare le risorse che già possiedi e misurare i progressi nel corso del tempo.

Adesso ti spiego come funziona.

Facciamo un passo indietro

In un precedente articolo abbiamo parlato di un altro strumento della Terapia Breve, ovvero la domanda del miracolo.

Rivediamola insieme prima di capire in che modo può esserti utile la scala.

Supponiamo che stanotte accada un miracolo e che i problemi a cui hai pensato poco fa qui siano completamente risolti. Questo accade mentre dormi, quindi non sai quello che è successo. Domattina, al risveglio e nelle ore immediatamente successive come farai a scoprire che è accaduto un miracolo, che cosa sarebbe cambiato da farti dire che c’è stato un miracolo?

L’obiettivo della domanda del miracolo è quello di farti descrivere uno scenario senza il problema.

Più sarai in grado di descrivere in modo dettagliato questo scenario, più aumenteranno le probabilità che lo scenario descritto venga messo in atto.

Quindi, prenditi qualche minuto per pensare, immaginare e descrivere questo scenario oltre il problema

Ora sei pronto/a per usare la scala

Una volta immaginato e descritto il tuo futuro desiderato, oltre i limiti e le difficoltà attuali, voglio che tu risponda a questa domanda:

Su una scala da 0 a 10, dove 10 è il futuro che desideri, lontano dai blocchi attuali, quando il tuo miracolo si sarà finalmente realizzato e avrai ottenuto i tuoi obiettivi, e 0 è l’esatto opposto, su quale gradino della scala ti trovi oggi?”

Focalizzati sul gradino specifico in cui senti di trovarti in questo momento.

Sei a 3? A 5? A 6?

Descrivi nel modo più dettagliato possibile tutto ciò che ti fa dire di trovarti esattamente in quel punto e non in un punto più in basso.

La scala è una visione soggettiva della tua situazione, non è una valutazione scientifica. Ti permette di farti un’idea del modo in cui sei arrivato al punto esatto in cui ti trovi sulla scala.

Focalizzare la tua attenzione sul punto specifico, invece che sul salto verso il 10, ti consente di descrivere più nel dettaglio quelle azioni che, di fatto, mostrano i tuoi successi.

E poi?

Quando senti di aver descritto nel dettaglio tutto ciò che ti fa dire di essere in quel punto preciso della scala, poniti quest’altra domanda:

 “Se fossi un gradino più in su, che cosa noterei di diverso? Cosa farei? Da che cosa me ne accorgerei?”

Se le descrizioni sono molto dettagliate, sono già sufficienti per consentirti di comprendere che cosa potrai fare in seguito per riuscire a salire di un gradino sulla tua scala.

Adesso che hai appreso questo strumento e come usarlo, puoi fare un po’ di pratica applicandolo a specifiche situazioni della tua vita. Avere davanti a te chiaro un obiettivo ed il punto della scala in cui sei, ti permette di avere una mappa degli scalini da fare per raggiungerlo più facilmente e più velocemente possibile.

Se ti va, fammi sapere in che modo hai usato la scala e quali miglioramenti hai ottenuto.

Bibliografia

Cannistrà F., Piccirilli F. (2021). Terapia Breve Centrata sulla Soluzione. Principi e pratiche. Roma: EPC editore.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi

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