Titolo: Lo studente strategico
Autore: Alessandro Bartoletti
Editore: Ponte alle Grazie
Voto:
Come non farsi bocciare a scuola?
E come gestire l’ansia da esame?
Ed è possibile superare il blocco dello scrittore?
A queste domande e altri problemi connessi allo studio e allo studiare, Alessandro Bartoletti dà una risposta ne Lo studente strategico, dove li osserva, descrive ed affronta nell’ottica della terapia breve strategica.
Per chi arriva per la prima volta su queste pagine, la terapia breve strategica è un approccio noto per la rapidità con cui risolve difficoltà e problemi personali e relazionali (è “breve”) e per l’utilizzo di strategie particolari ma di alta efficacia (è “strategica”).
E così, oggi, Alessandro Bartoletti arriva a scrivere un bel libro di terapia strategica centrato sulle difficoltà di chi, per (scuola dell’) obbligo, scelta o lavoro, deve cimentarsi con lo studio e con le sue difficoltà.
Studiare non è semplice, nel senso che è un’attiva molto complessa, per la quale l’uomo deve mettere in campo tutta una serie di risorse (alcune delle quali apprende solo… studiando!). E non è neanche scontato, studiare. Bartoletti spende diverse righe lungo il libro per ricordare che studiare dovrebbe e potrebbe essere un piacere; che conoscere e apprendere sono attività che arricchiscono l’uomo; che il tempo speso – investito – sui libri non è in funzione di un voto o di un esame, ma della crescita personale.
A vincere però è spesso il contrario di questa realtà: lo studio come dovere, anziché come piacere. E questo può essere il terreno arido in cui non crescono piante da frutto, ma erbacce brutte e insidiose: i problemi legati allo studio. E naturalmente non è tutto qui. Le motivazioni possiamo trovarle, infatti, non solo all’interno dello studente, ma anche all’esterno, in un contesto culturale (scolastico ed “extra-scolastico”) che non incentiva il sorgere di quel tanto agognato piacere dello studio, e anche in un sistema (non solo) scolastico che non aiuta lo studente (e l’universitario poi, e il lavoratore ancora dopo) a capire come si studia, come si organizzano le conoscenze, come si usa, si sfrutta e si fa fruttare l’apprendimento acquisito.
E cosa succede? Succede di tutto, e succedono anche le catastrofi.
Ne Lo studente strategico troviamo una serie di tipologie di studenti bloccati: lo studente incatenato, che si sforza invano di farsi venire la voglia, il piacere, il desiderio di studiare (“Devo studiare!”); quello perfezionista, che sottolinea ogni riga, evidenzia ogni parola, annota ogni pensiero, e infine non conclude alcuno studio; lo studente terrorizzato, vittima delle ansie da esame e dalla sindrome da palcoscenico; e infine quello con forse più difficoltà, lo studente (presunto) incapace, che per incapacità percepita, acquisita o indotta dagli altri (ma in nessuno di questi casi reale) finisce per gettare la spugna e dirsi: “Non ce la posso fare. Se prendo la sufficienza è grasso che cola. Sono più stupido degli altri”.
Il libro dedica largo spazio al concetto di Più Ci Provo, Meno Ci Riesco, caro alla terapia strategica e che illustra i comportamenti e gli atteggiamenti che, messi in atto per reagire o per risolvere un problema, non fanno altro che mantenerlo, peggiorarlo o crearne uno nuovo. Ne identifica una decina in tutto, utili per chi vuole capire dov’è che sta veramente sbagliando (magari solo nella percezione che ha di sé e della situazione).
E tredici sono invece gli stratagemmi terapeutici per sbloccare lo studente, o lo studioso, in crisi. Il libro è pensato principalmente per psicologi e psicoterapeuti, ma il linguaggio accessibile della collana di cui fa parte (Saggi di terapia breve, di Ponte alle Grazie editore) lo rende comprensibile anche a chi voglia capire meglio dov’è che “sbaglia”.
Inoltre l’autore non solo dedica degli spazi al ruolo che genitori e insegnanti hanno in questo gioco (e a come intervenire quando il gioco non diverte affatto), ma anche ad alcuni consigli pratici per un'”igiene dello studio”.
Se poi, infine, si vuol vedere la terapia breve strategica direttamente in azione, la classica nutrita schiera di casi trattati condisce un intero capitolo, mostrando su campo come ci si libera in poco tempo di problemi legati allo studio.
Questo è un ottimo libro di terapia breve strategica, come capita di rado di leggerne. Lo studente, il genitore, l’insegnante e, naturalmente, il terapeuta che dovessero aver bisogno di una guida per capire e intervenire in problemi di studio, troveranno Lo studente strategico una risorsa preziosa.
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia Breve Strategica
e Ipnosi
Alessandro Bartoletti – Lo studente strategico (Ponte alle Grazie)