“I consigli sono come il sole d’inverno: possono illuminare, ma non riscaldano” mi è capitato di leggere questa frase qualche giorno fa e pensavo ad uno dei dubbi amletici, che spesso attanaglia molti pazienti: “Se lo psicologo non mi dà consigli che ci vado a fare?”.
Molti si rivolgono allo psicologo ritenendolo un esperto, che, in virtù della sua esperienza e dei suoi studi, elargisce fondamentalmente consigli e fornisce le “istruzioni per l’uso” sulle varie situazioni della vita. Praticamente un moderno oracolo, che giudicherà il bene o il male, o se le persone intorno a noi sono giuste o sbagliate.
Quindi forse oggi ti crollerà un mito, ma nessuno psicologo dà consigli. Questo accade anche nelle Terapie Brevi, infatti con esse anche l’intervento terapeutico non è improntato su una teoria a priori assunta dal terapeuta, piuttosto considera rilevante l’obiettivo da raggiungere e le caratteristiche del problema da risolvere. La terapia viene cucita su misura e adattata all’individuo e al suo contesto di vita. Infatti, come suggerisce Erickson, ognuno di noi possiede caratteristiche uniche ed irripetibili, così come è altrettanto originale la nostra interazione con noi stessi, gli altri e il mondo, pertanto sarebbe impossibile adattare una logica universale.
Se lo psicologo fa diagnosi perché non può dare consigli?
Questa domanda è una delle ragioni perché le Terapie Brevi compiono una diagnosi operativa piuttosto che nosografica, quindi una diagnosi che si interessa a “come funziona il problema”. Non sono cioè interessate a categorizzare il problema della persona in una o nell’altra etichetta, rilevando un insieme di segni e sintomi. Preferiscono invece identificare (e far identificare alla persona) quei meccanismi (comportamenti, atteggiamenti, pensieri, rappresentazioni ecc.) che mantengono in vita il problema e/o quelli che possono sbloccarlo. Alcune addirittura non si focalizzano sugli aspetti problematici (pur non negandoli e tenendoli d’occhio, come spiegato nel punto precedente), ponendo la propria attenzione e quella della persona sulle soluzioni.
Anche per questo non si può fare il Terapeuta Breve se si confonde l’idea che essere l’esperto del cambiamento significhi essere l’esperto di ciò che è giusto per il proprio paziente. Non si può aiutare una persona a trovare la sua strada, se a guidare è un’altra persona.
Dare consigli, infatti, inibisce qualsiasi ricerca, qualsiasi impegno, qualsiasi fiducia nelle proprie risorse, perché fornisce una finta soluzione che viene dall’esterno: tutto il contrario del lavoro psicoterapeutico, che deve sollecitare e potenziare le risorse della persona perché possa trovare in se stessa la strada verso nuovi e più soddisfacenti equilibri e, in special modo, verso la propria autonomia.
Ma allora a che servono le tecniche?
Le tecniche, anche chiamate dalle Terapie Brevi “prescrizioni, servono a creare nuovi significati (“Posso tollerare lo sporco”, “So stare senza di lui”, “Questo dolore non mi ucciderà”, “Io mi piaccio”). Ma quei significati assumono un nuovo significato per il paziente non possono essere il significato dello psicologo.
E spesso i significati che emergono dagli apprendimenti che i pazienti fanno mediante la Terapia non necessariamente sono quelli che ha pensato lo psicologo o quelli che dicono le teorie o la società o le vite degli altri.
Solo tu conosci i tuoi significati. Ma allora quali sono i significati che guidano la tua vita? La tua vita stessa, dove lo psicologo potrà accompagnarti, senza però mai mettersi al volante al tuo posto.
Dr Flavio Cannistrà
Co-Fondatore dell’Italian Center for Single Session Therapy
co-Direttore dell’Istituto ICNOS
Terapia Breve
Terapia a Seduta Singola
Ipnosi
Bibliografia
De Shazer, S.(1985) Keys to Solution in Brief Therapy. New York: W. W.
Cannistrà F., Piccirilli F. (2021). Terapia Breve Centrata sulla Soluzione. Principi e pratiche. Roma: EPC editore.
Macdonald, A. (2011) Website of Alasdair Macdonald.
Macdonald, A. (2005) Broef therapy in adult psychiatry: further outcomes. Journal of Family Therapy, 19: 213-222.
O’Connell B., Palmer S. (2014). Manuale di Terapia Centrata sulla Soluzione. Libri Liberi: Firenze.