Libri di Terapia Breve: Terapie non comuni

psicoterapia breve roma
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Titolo: Terapie non comuni
Autore: Jay Haley
Editore: Astrolabio
Voto: stellastellastellastellastella

 

Ecco, penso che questo sia il libro che mi ha convinto definitivamente a praticare le terapie brevi.

E penso che sia una lettura piacevole e incredibile per chiunque voglia capire le possibilità di queste forme di terapie, capaci di aiutare le persone a produrre grandi cambiamenti in poche sedute.

In realtà il lettore si trova a leggere 3 libri in uno:

  1. un libro su Milton H. Erickson (un maestro di terapia breve)
  2. un libro sulla psicoterapia strategica (una forma di terapia breve)
  3. un libro sulla persona, la coppia e la famiglia

Un libro su Milton H. Erickson

Se non lo sai, Milton H. Erickson è stato un’ipnotista e uno psicoterapeuta d’avanguardia. Ha rivoluzionato il campo dell’ipnosi e quello della psicoterapia. Ma il bello è che non ha mai scritto un singolo libro, nemmeno uno (ne ha scritto mezzo, una volta). 

A lui, infatti, non interessava scrivere libri: interessava fare progressi nell’ipnosi e nella psicoterapia. Così, al massimo, scriveva articoli scientifici al riguardo (di quelli ne ha prodotti parecchi, oltre 150 se non sbaglio).

A un certo punto della sua vita, quando pensava che di lì a poco sarebbe andato in pensione, fu “scoperto” da Gregory Bateson (un famoso antropologo) che al tempo si interessava di schizofrenia, il quale mandò una serie di suoi collaboratori a studiare le tecniche innovative e del tutto fuori dal comune di Erickson.

Apriti cielo! Quello che Erickson faceva al tempo era rivoluzionario, incredibile.

Così, nel corso degli anni, accaddero 3 cose:

  1. Una nutrita schiera di psicoterapeuti da tutto il mondo (anche dall’Italia) andarono da Erickson per formarsi con lui, in gruppi di studio che ogni giorno si radunavano a casa sua per imparare da lui. Io, quando lui morì, ero a poco più di un anno dal dover nascere, ma mi sono rifatto successivamente studiando l’ipnosi ericksoniana con i migliori maestri italiani.
  2. Alcuni autori (pochi, pochissimi) scrissero dei libri con lui: in pratica loro scrivevano, cercando di desumere il suo modo di lavorare (che lui stesso diceva di non essere in grado di sistematizzare del tutto – d’altronde molto attiene all’esperienza personale, difficile da spiegare nel dettaglio), e lui avallava lo scritto, comparendo giustamente come autore del libro.La maggior parte degli autori, però, scrissero libri su lui: analizzarono il suo lavoro osservandolo direttamente, o dai suoi articoli, o dalle numerose videoregistrazioni, o ancora dagli scritti di altri, scrivendo poi libri con considerazioni personali. Questo è il motivo per cui esistono centinaia di libri su Erickson e per cui, a oltre 36 anni dalla sua morte, continuano a uscire.
  3. Jay Haley scrisse Terapie non comuni. Haley fu il primo degli psicologi inviato a studiare Erickson e ne rimase folgorato. Pubblicò un primo libro su di lui (Le nuove vie dell’ipnosi, una raccolta ragionata di alcuni suoi articoli) e poi, nel 1973, scrisse questo evergreen, che letteralmente fece esplodere la fama di Erickson in tutto il mondo.

Un libro sulla terapia strategica

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Milton H. Erickson. Il fatto che vestisse spesso di viola era dovuto a una grave forma di daltonismo: il viola era l’unico colore che riusciva ad apprezzare.

La terapia strategica è una forma di terapia breve. Così come esistono diversi modi di curare le malattie fisiche, esistono anche diversi modi di guarire i problemi personali. Le terapie brevi, in generale, sono approcci di psicoterapia che hanno l’obiettivo di risolvere un problema in tempi ridotti.

Jay Haley, in questo libro, conia per la prima volta il termine “terapia strategica”. In particolare, l’autore prendeva spunto dall’enorme creatività di Milton Erickson. Questi, infatti, non si limitava a “parlare del passato della persona” (anzi, spesso non ne parlava affatto), ma per ogni singola persona elaborava una strategia di intervento ad hoc, adatta al suo caso specifico.

Piccola nota: Erickson non disse mai di praticare la “terapia strategica”. Lui si riferiva al proprio lavoro semplicemente come “psicoterapia”. Fu appunto Haley che coniò questo nuovo termine, e col tempo la terapia strategica stessa si è evoluta. Ad esempio, io ho scelto di specializzarmi in un approccio noto come Terapia Breve Strategica, sviluppato a Palo Alto (California) ed evoluto proprio qui in Italia.

Ma di cosa parla Terapie non comuni?

Un libro sulla persona, la coppia e la famiglia

Haley, che non per nulla fu un altro grande terapeuta, pensò il libro in due modi.

Prima di tutto è un libro sul Milton Erickson. Questo significa che lungo tutto il libro vengono raccontati decine di casi clinici trattati in modo straordinario da Erickson, il che, già di per sé, è un valore inestimabile. La capacità di Erickson di risolvere problemi anche incredibilmente complessi con poche e semplici indicazioni, che aiutano la persona a ritrovare le proprie risorse e ad acquisirne di nuove, è talmente straordinaria che qualunque lettore rimarrà incollato al testo.

Altra piccola nota: io detesto i presunti guru o sedicenti esperti che sono più abili nel vendere promesse di cure miracolose, che nell’aiutare le persone a risolvere i propri problemi. Uno dei miei aforismi preferiti, l’ho detto tante volte, è: “Di Dio ci fidiamo, tutti gli altri devono presentarci dei dati”, che significa che non mi accontento di leggere un libro dove si raccontano storie di guarigioni apparentemente straordinarie. Voglio i dati, voglio le conferme, voglio le critiche.

Questo per dire che il mio entusiasmo per Erickson fu supportato da un’analisi critica del suo operato, alla ricerca di qualcosa che sconfessasse la sua pratica e mettesse a nudo il Re. Ebbene, non l’ho trovato. O meglio, negli anni ho visto come molte persone abbiano quasi divinizzato il povero Milton (il quale era un vecchietto umile e capace, non interessato al business o ai soldi), ma la sua pratica fu effettivamente innovativa e spesso straordinaria. Ecco perché puoi leggere Terapie non comuni senza paura di star leggendo un fantasioso trattato di un fanatico.

Ho detto che Haley pensò il libro in due modi. Il primo, appunto, lo pone come libro di psicoterapia.

Il secondo modo introduce nel libro il concetto di ciclo vitale della famiglia (di cui ho parlato 5 Momenti Di Crisi In Una Famiglia). È bellissimo: Haley ti spiega i problemi di tutta una vita, partendo dalla coppia, alla famiglia con figli, al giovane adulto, fino alla vecchiaia. Per ciascuna di queste fasi, illustra dei problemi tipici grazie ai casi di Erickson, mostrando la sua abile capacità nel risolverli, e commentandoli saggiamente.

Un libro per tutti

Diffido spesso dei “libri per tutti”: se sono per tutti in generale, significa che non sono per nessuno in particolare. In altre parole, non sono né carne, né pesce. Ma alcune eccezioni, in effetti, ci sono.

È il caso di Terapie non comuni. Non per niente è stato un successo mondiale.

Il fatto è che il libro è stato concepito per gli addetti lavori (psicoterapeuti), che possono trovare nelle sue pagine degli splendidi spunti di riflessione e delle pratiche cliniche ancora attuali. Ma il lettore comune, interessato a capire meglio l’uomo, le sue debolezze e i suoi punti di forza, può comunque leggerlo a un livello più piacevolmente intuitivo, attraversando il ciclo di vita e i suoi problemi pagina dopo pagina, godendo e meravigliandosi delle capacità di Erickson, e potendo contare su un linguaggio – quello usato da Haley – fresco e quasi senza tecnicismi.

L’ho letto la prima volta quando ero ancora studente all’Università, e posso assicurare che chiunque trarrà dei momenti di piacevole intrattenimento dalle sue pagine, oltre a riflessioni utili e pratiche sull’uomo e sul modo in cui affrontare la vita.

Dr Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapia breve strategica
e Ipnosi

Jay Haley – Terapie non comuni (Astrolabio)