
Titolo: I volti della menzogna
Autore: Paul Ekman
Editore: Giunti
Anno: 2011 (1985 I° ed.)
Costo: 13,60 €
Voto:
Difficoltà:
Stai mentendo, te lo leggo in faccia.
Sei bravo a riconoscere le bugie degli altri? Sì? Magari perché hai già letto questo libro, perché in realtà la maggior parte delle persone risponde affermativamente, ma gli studi sembrano dimostrare un’altra verità: mediamente le possibilità che abbiamo di capire se chi ci sta di fronte stia mentendo o meno non sono maggiori di quelle che avremmo affidandoci al lancio di una monetina.
Insomma, occorre ridimensionare le nostre presunte abilità investigative.
Ma come facciamo a migliorare questa capacità?
Forse avrai già sentito parlare di Paul Ekman.
No?
E se ti dico Lie To Me?
Ecco, sì, questo nome potrebbe esserti già più familiare. Si tratta di una serie televisiva investigativa che ha avuto una grande risonanza mediatica, sebbene paradossalmente non un altrettanto grande successo di pubblico (è stata interrotta dopo la terza stagione – causa evidenti carenze nella sceneggiatura, aggiungo io).
Tuttavia Lie To Me ha due aspetti particolari.
Il primo è che al contrario di serie sorelle, come CSI o Law & Order, i protagonisti non risolvono crimini e misfatti affidandosi a tecnologie all’avanguardia o a tradizionali metodi investigativi: semplicemente smascherano i colpevoli… leggendogli la faccia. Detto altrimenti, basandosi su una serie di indicatori comportamentali (per lo più riguardanti le espressioni facciali), capiscono se chi hanno di fronte sta mentendo oppure no.
Il secondo aspetto… è che è tutto vero. O quasi.
La serie infatti parte dagli studi del Dr Paul Ekman, che a noi psicologi è un nome alquanto noto: lo affronti sin dal primo anno di Università, durante l’esame di Psicologia Generale, ritrovandotelo nel capitolo dedicato alle Emozioni. Il Dr Ekman, infatti, ha avuto un ruolo decisivo nello studio dell’espressione emotiva, cioè di come le emozioni vengono espresse nel comportamento non verbale (in particolare nelle espressioni del viso). Nello specifico affermò, studi alla mano, che esistono 7 emozioni universali:
- rabbia
- disgusto
- gioia
- sorpresa
- tristezza
- paura
Negli anni aumentò la lista e in più i suoi studi furono in parte messi in discussione, ma questa è un’altra storia.
Quello che ci interessa, soprattutto parlando del suo libro I volti della menzogna, è che Ekman si è poi dedicato al riconoscimento delle menzogne attraverso l’analisi delle espressioni facciali, tanto da creare persino dei sistemi di codifica (uno dei più noti è il F.A.C.S. – Facial Action Coding Sistem, cioè Sistema di Codifica dell’Espressione Facciale). E proprio da questi studi, e da quelli successivi più centrati sulle microespressioni (espressioni emotive che compaiono per una frazione di secondo sul volto), è partita la serie Lie To Me (di cui Ekman era consulente, tra l’altro).
Ma com’è il libro in sé?
Il Prof. Ricci Bitti, studioso italiano di comunicazione non verbale (tra le altre cose), apre le pagine con una presentazione in cui riconosce il valore di Ekman in questo campo. In effetti, chi si addentra in questo campo non può trascurare gli apporti dell’autore americano.
Ma la domanda, lo so, è un’altra: questo libro mi permette di capire se gli altri mi stanno mentendo?
No. O meglio, non come ti piacerebbe.
Da un lato sarebbe bello leggere un libro e imparare a riconoscere i segni della menzogna ma, diciamocelo, vi sembra realistico? No, tanto che lo stesso Ekman, sicuramente anche per trarre il massimo beneficio dai suoi studi, ha dedicato altri libri all’argomento (come Giù la maschera e Te lo leggo in faccia).
Ma allora questo libro è inutile?
Anche qui, no. Anzi, è decisamente utile per chi vuole approfondire l’argomento e capire proprio perché è così complesso scovare la menzogna – al punto che lo stesso poligrafo, la macchina della verità, è frequentemente soggetto a errori (Ekman dedica addirittura un capitolo all’argomento, mostrando i punti di forza e di debolezza dell’apparecchio e confrontandone la sua capacità di smascherare i bugiardi con quella di chi si affida agli indizi comportamentali). Dopotutto considera che i lavori e le consulenze di Ekman sono usati da forze dell’ordine, agenzie di investigazioni e aziende.
In gioco, infatti, entrano diversi elementi: emotivi, comportamentali, legati al contesto, nonché al carattere e alle disposizioni di mentitore e “investigatore”. Il libro, dunque, risulta interessante e un ottimo punto di inizio per chi vuole cominciare a capire seriamente l’argomento. Il bollino giallo che ho dato al livello di difficoltà è dovuto non tanto al modo in cui è scritto, scorrevole e ricco di esempi, ma al fatto che non si tratta di certo di un libro da supermercato e anche perché a tratti potrebbe risultare un po’ ridondante (in questo libro Ekman, a mio parere con molta onestà, spende molto tempo a dire e ridire che l’analisi della menzogna è difficile e che non esiste un metodo sicuro al 100%).
Tuttavia, se stai cercando un libro serio, di uno dei massimi esperti del campo, e da cui poter iniziare con facilità e senza eccessivi tecnicismi, I volti della menzogna è sicuramente un inizio serio e rigoroso.
Dott. Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Terapia Breve Strategica
e Ipnositerapia